M5S LACERATO, L’AREA FICO: “NIENTE SCUDI A SALVINI O IL MOVIMENTO E’ FINITO”
MA CI SONO QUELLI CHE NON VOGLIONO PERDERE LA POLTRONA E SI INVENTANO LA “DECISIONE COLLEGIALE DEL GOVERNO” CHE NON C’E’ MAI STATA
Il Movimento 5 stelle naviga in acque agitate sul caso Diciotti. Votare Sì o No all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini è una decisione che porta con sè conseguenze politiche rilevanti dentro il Movimento.
Lo chiariscono alcune interviste sui quotidiani oggi in edicola, che mostrano le preoccupazioni degli ortodossi, l’area che fa capo a Roberto Fico, sul mancato rispetto dei principi base dell’azione politica di M5S, ma anche il realismo di molti, che ritengono invece necessario preservare l’alleato e il Governo.
Luigi Gallo è considerato uno dei parlamentari più vicini a Roberto Fico.
Parla al Quotidiano Nazionale dei rischi che questa decisione porta con sè: “Se i senatori 5 stelle votassero No all’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini in Giunta, non esisterebbe più il M5S” afferma il deputato, presidente della Commissione Cultura a Montecitorio.
“Salvini deve essere processato – aggiunge – noi siamo sempre stati contro i privilegi della Casta … Non è che possiamo votare Sì per sei anni di fila e poi No quando ci troviamo di fronte a un membro del Governo”.
Una posizione analoga a quella espressa ieri dalla senatrice Paola Nugnes, tra i parlamentari più critici della linea tenuta da M5S su diversi fronti, che si è detta pronta a lasciare il Movimento nel caso venisse salvato Salvini.
Chi ha in questa fase gli occhi puntati addosso è Mario Giarrusso, membro M5S in Giunta per le immunità al Senato.
In un’intervista al Corriere della Sera il senatore chiarisce che siamo di fronte a un caso inedito, “non stiamo parlando di singoli, gruppi o partiti. Stiamo valutando l’azione di governo, non quella di Salvini. Dobbiamo prima esaminare gli atti che ci invieranno sia il premier sia il ministro dell’Interno. Poi valuteremo insieme a Luigi Di Maio”.
Giarrusso sposta quindi l’asse decisionale sul capo politico dei 5 stelle, chiamato a una difficile mediazione interna.
C’è poi chi ammette che “votare a favore del processo per il ministro sarà complicato”, ma respinge con stizza il pressing che arriva dall’esterno. È Elvira Lucia Evangelista, anche lei membro M5S in Giunta per le immunità al Senato. Anche lei parla di caso inedito e di una decisione che è “posizione tecnico-giuridica sull’azione di governo”.
Ma critica le recenti dichiarazioni di Alessandro Di Battista, che chiede il Sì al processo a Salvini: “Lui non è neppure parlamentare”.
(da “Huffingtonpost”)
Leave a Reply