MAFIA, VITO NICASTRI CONDANNATO A 9 ANNI: “HA FINANZIATO LA LATITANZA DI MESSINA DENARO”
IL RE DELL’EOLICO IN AFFARI CON PAOLO ARATA, L’EX CONSULENTE DI SALVINI
Il “re” dell’eolico, Vito Nicastri, l’imprenditore di Alcamo in affari con Paolo Arata, l’ex consulente di Matteo Salvini, è stato condannato oggi pomeriggio a nove anni di carcere dal gup di Palermo Filippo Lo Presti. Per concorso esterno in associazione mafiosa.
Il pubblico ministero Gianluca De Leo gli contestava di aver intrattenuto rapporti spregiudicati con esponenti delle cosche di Trapani, quelli più vicini al superlatitante Matteo Messina Denaro.
Per Nicastri, accusato di intestazione fittizia e corruzione nell’ambito del caso Arata, è la prima condanna per mafia. Nonostante già negli anni scorsi avesse subito una maxi confisca di beni. Da maggio, dopo l’arresto per la vicenda Arata, l’imprenditore collabora con i magistrati della procura di Palermo, ha svelato alcuni episodi di corruzione di pubblici funzionari, chiamando in causa il suo socio coculto Arata, ma ha sempre negato di avere avuto rapporti con esponenti mafiosi. Ora, questa sentenza lo smentisce.
E’ stato il pentito Lorenzo Cimarosa, cugino di Messina Denaro, a svelare che Nicastri avrebbe fatto avere “una borsa piena di soldi” agli uomini legati al latitante.
(da agenzie)
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