MELONI VERSIONE “DUAL USE”: PRIMA ADDITA, POI PERDONA
PER LA SERIE “QUANTO E’ UMANA LEI”
Per la serie “come è umana lei”, Giorgia Meloni fa sapere che incontrerà l’incauto professor Addeo, che su Fb aveva augurato a sua figlia “la fine della ragazza di Afragola”.
Il riferimento era alla giovane vittima di femminicidio Martina Carbonaro. Una frase raccapricciante letta da quattro gatti, che l’account ufficiale di FdI si era precipitato ad amplificare: “clima di odio contro Meloni e il suo governo”. Probabilmente io sono un ministro del governo Meloni e non lo so, perché di commenti simili, forse peggiori, me ne arrivano quotidianamente (così come a qualsiasi personaggio esposto), ma sorvoliamo. Meloni – che non ha
minacce di guerre mondiali o altre priorità a cui pensare – ha subito ripreso sui suoi social il commento definendolo frutto di “odio ideologico”, e così Arianna Meloni, Piantedosi, Gasparri, Roccella e pure Tajani solidale “da padre e da nonno” (viene l’atroce dubbio che da “zio” sia solidale col prof). Il docente, nel giro di due ore, riceve dal governo più cazziatoni che Netanyahu in due anni. Perfino Mattarella telefona alla premier per esprimerle solidarietà. “Ad avvisare la presidente del Consiglio del commento del prof è stata l’intelligence”, racconta il Messaggero. Addirittura. Ecco perché Giorgia faccia la gnorri su Gaza, Iran e più o meno tutto ciò che richiederebbe un suo intervento deciso: non si finge morta, ma è al telefono con l’intelligence che la aggiorna minuto per minuto sui commenti social di Ciccio78.
La stampa parla di “minaccia” alla premier e il ministro Valditara, anziché preoccuparsi dell’analfabetismo funzionale del Paese che impedisce di distinguere una “minaccia” da un “augurio”, fa sospendere il prof dall’insegnamento. Ovviamente scatta anche l’indagine per accertare tutti i reati del docente, inclusi l’abigeato e la pirateria lacustre. A quel punto il pericoloso criminale chiede scusa, poi tenta il suicidio, ma si salva. Ed è una vera fortuna perché la sua sopravvivenza consente di mostrare alla Nazione quanto tollerante, generosa, caritatevole sia la nostra premier. Che prima fa lapidare il docente dai suoi scagnozzi di FdI, poi lo crocifigge in sala mensa e infine, quando è ormai agonizzante, lo riceve come fosse il papa. Potremmo dire che il prof – per Meloni – è dual use come l’atomica: prima l’ha usato a scopo bellico, per far scoppiare la solita bomba vittimistica; poi l’ha sfruttato a scopo civile, per dimostrare alla società la sua magnanimità. Lei invece è come l’uranio: quando vede che il consenso si impoverisce, lo arricchisce con una bella lezione morale al Paese. Il solito genio.
(da ilfattoquotidiano)
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