NEL REGOLAMENTO DELLE RONDE ORA MARONI FA SPARIRE LA PREFERENZA PER GLI EX POLIZIOTTI
NESSUNO VUOLE LE RONDE: ASPRE CRITICHE DA SINDACI SIA DI SINISTRA CHE DI DESTRA, DALLE FORZE DELL’ORDINE, DA ASSOCIAZIONI DI CITTADINI.… MARONI ACCELERA SUL REGOLAMENTO DOVE FA SPARIRE LA PRIORITA’ PER GLI EX FUNZIONARI DI POLIZIA….E LE FORZE DELL’ORDINE VENGONO LASCIATE SENZA FONDI
Il regolamento sulle ronde dovrebbe essere varato in tutta fretta il prossimo 8 agosto e pubblicato immediatamente sulla Gazzetta Ufficiale, in modo da renderlo operativo: così a ferragosto qualche pirla che soffre di insonnia potrà farsi una passeggiata in compagnia, sentendosi Charles Bronson, novello “giustiziere della notte”, fino a che qualcuno non ci rimetterà la pelle.
Incurante delle richieste di Napolitano di rivedere le norme, degli appelli al buon senso di Fini, delle proteste delle forze dell’ordine, il sassofonista Maroni accelera la messa in onda del suo ultimo insuccesso.
“Le ronde non servono a nulla nel contrasto alla criminalità , ma aggravano il nostro lavoro” dicono a chiare lettere i rappresentanti di tutti i sindacati di Polizia.
Gli stessi sindaci, che dovranno avere l’ultima parola nell’istituzione delle ronde, sono o nettamente contrari ( quelli di sinistra) o imbarazzati e perplessi (quelli di centrodestra).
Lo stesso Berlusconi lo ha detto chiaramente giorni fa: “Per le ronde, sono stato costretto dalla Lega”. Abbiamo così scoperto che non è la D’Addario la vera ricattatrice del premier, ma un altro genere di zoccole.
A giorni, oltre a quelle che stazionano nei viali, assisteremo alla sfilata, in fila per tre col resto di due, delle milizie private di un Governo incapace da solo di garantire la sicurezza e che quindi la subappalta a sceriffi privati.
Peccato che sulla poltrona di Ministro degli Interni posi le chiappe proprio un esponente che ha favorito l’abdicazione dello Stato, per incapacità a tutelare l’ordine.
Una contraddizione che in qualsiasi Paese al mondo porterebbe a immediate dimissioni, di fronte a un autogol del genere: ma come, direbbero nei Paesi civili, proprio colui che, rappresentando lo Stato, dovrebbe garantire la sicurezza, ammette la resa del medesimo di fronte alla criminalità e affida la tutela dei cittadini a dei privati?
Ma siamo in Italia o forse nella padagna del magna magna e quindi tutto è normale.
Persino che, da quanto risulta dal testo che circola nelle redazioni dei giornali, il Maroni abbia cancellato la norma che stabiliva la priorità e preferenza nella formazione delle ronde agli ex funzionari di polizia in pensione e agli ex carabinieri in congedo, come annunciato a suo tempo. Fatto grave, se fosse confermato, ma significativo dell’andazzo.
Ridicola poi l’assicurazione che non vi potranno fare parte nè iscritti a partiti politici o appartenenti a tifoserie organizzate: ma come si prova che uno non sia iscritto alla Lega? Con un’autocertificazione ?
Per verificare il credo calcistico saranno vietati anche i braccialettini con i colori della squadra del cuore?
Stiamo sprofondando nel ridicolo e lo certifica anche il sindacato di polizia Silp che a Genova denuncia: “Ribadiamo la nostra assoluta contrarietà a un modello di sicurezza basato su strumenti demagogici che, come nel caso delle ronde, complicano ancora di più il nostro lavoro. Non ci sono fondi per le trasferte, da febbraio sono finiti i soldi per le missioni fuori Genova dello Sci e dell’Antiterrorismo, con gravi rischi per le indagini. L’ufficio immigrazione della Questura non riesce nemmeno a smaltire le pratiche, Polizia stradale e Polmare sono sottoorganico, la Polfer è ridotta all’osso, la Polizia Postale aspetta da mesi una collocazione logistica, il reparto mobile, sotto organico, è impiegato senza sosta per servizi di ordine pubblico. Abbiamo solo 3 volanti sul territorio genovese e qualcuno come risposta crea le ronde?”.
La contraddizione è evidente: il governo taglia di 3 miliardi di euro i fondi alle forze dell’ordine, paga gli stipendi in ritardo e gli straordinari dopo mesi, e poi crea le ronde, così i pirla sono contenti di vedere tre catarifrangenti all’itterizia che arrancano con la pila in mano.
Almeno portassero il cane a fare i bisogni si renderebbero utili a qualcosa, ma il regolamento lo vieta.
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