NON SOLO FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE, ANCHE L’AD DI UNICREDIT ANDREA ORCEL E’ STATO SPIATO CON IL SOFTWARE “GRAPHITE” DI PARAGON
IL TUTTO MENTRE IL BANCHIERE ERA AL CENTRO DEL RISIKO BANCARIO, IMPEGNATO NELL’OFFERTA SU BANCO BPM E IN PARALLELO NELLA SCALATA NEL CAPITALE DELLA TEDESCA COMMERZBANK, DUE OPERAZIONI AVVERSATE DAI RISPETTIVI GOVERNI.. I MANDANTI NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SERVIZI DI SPIONAGGIO SOLO AD AUTORITÀ STATALI
Anche Andrea Orcel, amministratore delegato di Unicredit, è stato “attenzionato” con il software spia Graphite di Paragon. Il tutto mentre il banchiere era una delle figure centrali del risiko bancario, impegnato nell’offerta su Banco Bpm e in parallelo nella scalata nel capitale della tedesca Commerzbank, due operazioni avversate dai rispettivi governi.
Secondo quanto ha potuto verificare un’inchiesta de La Stampa e IrpiMedia, la scorsa primavera Apple ha notificato la possibile compromissione del dispositivo di Orcel. Il suo nome si aggiunge a quello di Francesco Gaetano Caltagirone, a sua volta attaccato tramite il software spia prodotto dall’azienda di Tel Aviv e nella esclusiva disponibilità delle agenzie di intelligence di diversi Paesi, tra i quali l’Italia.ù
Se finora lo scandalo Paragon è stato prevalentemente legato al mondo del giornalismo e dell’attivismo, con vittime tra i giornalisti di Fanpage e i membri della Ong Mediterranea, il coinvolgimento di Orcel e Caltagirone nell’elenco dei bersagli toglie ogni dubbio sul fatto che lo strumento cibernetico – col quale è possibile ottenere l’accesso da remoto al dispositivo di un bersaglio – sia stato usato anche per controllare la finanza italiana. Per di più in una fase cruciale della sua storia, con un complesso riassetto avvenuto sotto l’egida del governo destinato a cambiare il potere finanziario del Paese.
Non risulta che la Germania abbia un contratto con Paragon.
Alle 14 del 29 aprile 2025, il colosso di Cupertino ha inviato il medesimo messaggio a un numero imprecisato di utenti in tutto il mondo: «Notifica di minaccia. Apple ha rilevato l’attacco di uno spyware mercenario mirato contro il tuo iPhone». Secondo quanto appreso da IrpiMedia è questo il messaggio ricevuto da Orcel e che ha messo in allarme i vertici di Piazza Gae Aulenti
La medesima comunicazione era arrivata anche al giornalista italiano Ciro Pellegrino, che ha subito denunciato l’accaduto sulla propria testata, Fanpage.
A fine novembre 2024, Unicredit ha lanciato un’offerta su Banco Bpm. Una operazione da 10 miliardi di euro, per la quale il governo ha fin da subito manifestato la propria contrarietà.
Nel settembre precedente, la stessa Unicredit aveva acquistato azioni Commerzbank durante un collocamento e annunciato l’intenzione di salire ulteriormente. Causando in questo caso l’ira di Berlino. In gennaio, nel governo si inizia a concretizzare l’ipotesi dell’utilizzo del Golden power che verrà varato il 18 aprile. In parallelo, si sono sviluppate le altre operazioni del risiko.
Ad aprile, la banca guidata da Orcel è arrivata a detenere il 6,7% del capitale di Generali, sostenendo all’assemblea la lista presentata da Caltagirone e marcando un cambio di direzione rispetto alla linea di non intervento, sostenendo di fatto la cordata contraria a Mediobanca.
In estate, un pacchetto di azioni Mediobanca della stessa Unicredit viene conferito all’offerta di Mps. A gennaio, un allarme simile ma questa volta proveniente da Whatsapp, era stato ricevuto da Caltagirone, dal direttore di Fanpage Francesco Cancellato e da altri. L’analisi tecnica svolta sul dispositivo di Pellegrino, eseguita dagli esperti del Citizen Lab di Toronto, permette di rilevare tracce di Graphite
Tra i suoi utilizzatori anche il governo italiano che, a seguito di un’indagine del Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, incaricato di monitorare il comportamento dell’intelligence nazionale) aveva dovuto ammettere di aver utilizzato proprio Graphite per tenere sotto controllo alcuni membri della Ong Mediterranea, Beppe Caccia e Luca Casarini. Tuttavia, il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha la delega ai servizi, aveva respinto l’accusa di aver spiato anche i giornalisti. Di tale attività non sono effettivamente emerse tracce durante l’indagine del Copasir.
Di tutte le vittime di Graphite si conoscono solo quelle che hanno dichiarato pubblicamente di aver ricevuto la notifica. Caccia, Casarini, Cancellato e Pellegrino in primis, ma anche Roberto D’Agostino e Eva Vlaardingerbroek. I casi di Orcel e Caltagirone segnano un ennesimo salto in avanti nella vicenda di Paragon, dove le domande senza risposta e i punti oscuri restano ancora troppi.
(da Fanpage)
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