OMICIDIO ANZIANA A GENOVA, L’ASSASSINO E’ IL TIZIO CHE AVEVA INCOLPATO “UNO STRANIERO DI COLORE”
L’ EFFERATO DELITTO IN UN QUARTIERE POPOLARE: E’ STATO IL FIGLIO TOSSICODIPENDENTE DELLA VICINA DI CASA PER 30 EURO E TRE ANELLI
Una donna di 86 anni , Anna Carla Arecco, scomparsa da tre giorni, è stata trovata priva di vita all’interno dell’abitazione dei vicini di casa in via del Lagaccio 2 : il corpo della pensionata era nascosto sotto il letto e presentava una vistosa ferita alla testa, inferta molto probabilmente con un corpo contundente.
Sull’accaduto indagano i carabinieri, che hanno rintracciato il figlio della proprietaria della casa e lo hanno portato in caserma.
L’uomo è stato interrogato tutta la notte dai militari del nucleo Investigativo: si chiama Pierluigi Bonfiglio, ha 34 anni, ed è un genovese di professione cuoco. È stato fermato per il reato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Bonfiglio, un ex cuoco disoccupato, per spiegare il ritrovamento del cadavere della donna sotto il letto della sua camera aveva detto che era stata uccisa da uno straniero di colore, senza però riuscire a fornire notizie utili ad identificarlo.
Nella notte l’uomo ha confessato il delitto: «L’ho fatto perchè avevo bisogno di comprarmi la droga»; accusato anche di rapina, Bonfiglio ha raccontato che «l’ho attirata con una scusa e poi l’ho uccisa con un oggetto. Quindi ho nascosto e dormito con il cadavere tre giorni perchè in camera mia non entrava mai nessuno»; l’uomo è ora in carcere a Marassi.
Questa mattina Bonfiglio ha parzialmente modificato la sua versione dei fatti durante l’interrogatorio davanti al magistrato alla presenza del suo avvocato, Alessandro Sola, dicendo che «venerdì sera (l’omicidio sarebbe avvenuto intorno alle 19, ndr) sono salito in casa della signora con uno spacciatore. Mi sono fatto aprire la porta con una scusa. Il pusher l’ha portata in casa mia e io sono rimasto nell’appartamento per rubare perchè dovevo pagarmi la droga».
Bonfiglio ha detto di avere preso 30-40 euro e tre anelli, di cui «uno l’ho dato al pusher e gli altri due li ho rivenduti a un “compra oro” di via Balbi. Dopo ho nascosto il corpo sotto al letto, non sapevo cosa fare. Ho cercato di ripulire in fretta per non far trovare le tracce di sangue a mia madre al suo ritorno a casa».
Gli investigatori stanno vagliando il racconto dell’uomo e sono alla ricerca dell’arma del delitto, oltre che del presunto complice e delle chiavi di casa della vittima: secondo gli inquirenti sarebbero sparite e qualcuno sarebbe tornato nell’appartamento della pensionata dopo l’omicidio, visto che sono stati trovati i mobili spostati.
A scoprire il corpo senza vita dell’anziana è stata la madre di Bonfiglio, che subito dopo ha accusato un malore: l’uomo era già noto alle forze dell’ordine per questioni legate alla droga.
(da “Il Secolo XIX”)
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