ORNELLA VANONI, IL RICORDO DI GINO PAOLI E UN AMORE SENZA FINE
IL POST CON L’IMMAGINE ACCOMPAGNATA DA UN SOLO CUORE NERO… UNA VOCE UNICA E LA SENSIBILITA’ DEL CANTAUTORE HANNO DATO VITA A UN CONNUBIO ARTISTICO CHE HA INFLUENZATO GENERAZIONI
Ha scelto la potenza di un’immagine in bianco e nero, l’icona del cuore nero, e nient’altro, Gino Paoli, per omaggiare sui social Ornella Vanoni, scomparsa a Milano all’età di 91 anni. Il cantautore ha postato una foto che li ritrae giovanissimi al pianoforte, con lui che suona e Vanoni appoggiata sullo strumento con indosso una collana di perle. Negli anni ’60 i due vissero una relazione intensa e tormentata, che ispirò canzoni immortali come Senza fine e Che cosa c’è. Pur separandosi, sono stati legati da stima e affetto per tutta la vita.
La storia d’amore
La storia d’amore tra Ornella Vanoni e Gino Paoli è una delle più emblematiche e articolate della canzone italiana: un legame tanto tormentato quanto fertile, capace di trasformare la passione privata in musica eterna. Il loro incontro risale al 1960, quando entrambi erano legati all’etichetta Ricordi: da quel momento nasce non solo una collaborazione professionale, ma anche una relazione sentimentale intensa.
Paoli, già sposato in quel periodo, scrive per Ornella alcuni dei suoi brani più importanti, come “Senza fine” e “Che cosa c’è”, che rimangono tra i pilastri del repertorio della Vanoni. Secondo Vanoni, la relazione fu dolorosa e controversa: «Quando è scoppiato l’amore con Gino Paoli, lui era sposato e io mi sono sposata poco dopo. Una sofferenza tremenda, altro che scandalo» ha raccontato in varie interviste.
Nonostante la complessità sentimentale, il loro rapporto ha generato una delle canzoni più eleganti e delicate della musica italiana: Senza fine, scritta da Paoli, è una ballata romantica dallo stile quasi valzer, e si chiude con un delicato fade‑out, simbolo di un amore che sembra non finire mai. Anche “Che cosa c’è”, un altro valzer sentimentale, è nato dal loro legame: il testo, intriso di tenerezza e malinconia, sembra riflettere proprio la complessità della loro unione.
Da Strehler a Gino Paoli, e poi il matrimonio con Lucio Ardenzi: i grandi amori di Ornella Vanoni
Nel 1961, Ornella Vanoni pubblica il suo primo album, che contiene “Cercami”, brano che diventa il suo primo grande
successo commerciale. Questo pezzo, dedicato idealmente a Paoli, segna una svolta nella carriera della cantante, consolidando la sua voce come una delle più intense e sofisticate del panorama italiano. La loro collaborazione professionale non si esaurisce con la fine della relazione sentimentale. N
egli anni a seguire, Paoli e Vanoni continuano a duettare ea esibirsi insieme: un esempio è l’album live “Insieme”, pubblicato nel 1985, che raccoglie molti dei loro pezzi più famosi, come “Senza fine”, “Che cosa c’è”, “L’appuntamento” e “Non andare via”.
Nonostante la sofferenza vissuta, Ornella ha dichiarato che il legame con Paoli non è mai davvero svanito: nel corso degli anni, i due hanno costruito un rapporto di amicizia e stima reciproca che durava ancora oggi. Quando nel 2024 hanno festeggiato i 90 anni (lei il 22 settembre, lui il 23 settembre), il loro scambio di auguri ha commosso il pubblico: due artisti che, pur avendo vissuto un amore tempestoso, restano indissolubilmente legati nella memoria della musica italiana. Quel periodo d’oro (gli anni Sessanta) con Paoli è entrato nel cuore del pubblico non solo per il romanticismo della loro love story, ma anche perché ha generato alcune delle canzoni più belle e durature del repertorio italiano.
Ornella, con la sua voce unica e sofisticata, e Gino, con la sua sensibilità da cantautore, hanno dato vita a un connubio artistico che ha influenzato generazioni.
(da La Stampa)
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