“PARLAMENTARIE” GRILLINE: “IL SOFTWARE UTILIZZATO NON GARANTISCE DAGLI ABUSI”
LA MANCANZA DI TRASPARENZA NELLE OPERAZIONI DI VOTI A CINQUE STELLE
La mancanza di trasparenza nelle operazioni di voto a 5 stelle apre il campo a diversi interrogativi sulla validità delle elezioni.
Raoul Chiesa, presidente dell’azienda di sicurezza informatica Cyberdefcon, collaboratore Onu e figura storica della scena hacker italiana, spiega perchè – per avere elezioni sicure – bisognava agire diversamente.
Le elezioni web del M5S sono affidabili da un punto di vista del risultato e della sicurezza dei dati?
«L’esperienza insegna che se un software è aperto, ci sono molte più possibilità che sia sicuro, se è chiuso no».
Nel caso delle “Parlamentarie” si è votato su una piattaforma elettronica proprietaria, appartenente al “Non Partito” di Grillo. Quali rischi ci sono?
«Il problema è che se la piattaforma è chiusa, ovvero il codice con cui è realizzata non è accessibile da altri che non siano gli sviluppatori, non si può affermare che sia sicura o che sia priva di difetti o bachi».
Nel sistema realizzato da Grillo e Casaleggio la sicurezza del voto appare non certificabile in nessun modo. Bisogna fidarsi e basta?
«Se chi utilizza la piattaforma non invia all’esterno i dati a chi può verificarne la sicurezza, non si può affermare che il dato elettorale non sia abusabile».
(da “la Repubblica“)
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