PER IL LEGHISTA RIZZI 50.000 EURO E IL PAGAMENTO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE: NELLE CARTE LA DINAMICA DELLE MAZZETTE
IL CONSIGLIERE REGIONALE DELLA LEGA, BRACCIO DESTRO DI MARONI E’ L’AUTORE DELLA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA
Gli arresti effettuati dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Milano in esecuzione di una misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Monza, su richiesta della Procura, riguardano 21 persone ritenute responsabili dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, turbata libertà degli incanti e riciclaggio.
L’indagine “Smile” ha consentito di ricostruire come un gruppo imprenditoriale abbia turbato in proprio favore l’aggiudicazione di una serie di appalti pubblici – banditi da diverse Aziende Ospedaliere per la gestione, in outsourcing, di servizi odontoiatrici – corrompendo i funzionari preposti alla gestione delle gare.
E’ proprio Rizzi l’uomo chiave della maxi inchiesta di carabinieri e procura di Monza che ha scoperchiato un sistema di tangenti e appalti truccati in Sanità .
Sarebbero stati infatti Rizzi e Mario Longo – un uomo del suo staff con poteri nel settore dell’odontoiatria- ad aver garantito la copertura politica alla società Odontoquality, che negli anni ha praticamente acquisito il monopolio nella gestione degli ambulatori odontoiatrici esternalizzati dalle aziende sanitarie lombarde.
Erano Rizzi e Longo a indurre, secondo i magistrati, i funzionari delle aziende a favorire questo gruppo imprenditoriale, capitanato da Maria Paola Canegrati, nelle gare d’appalto che puntualmente vinceva.
Cosa hanno ottenuto in cambio?
La Odontoquality ha finanziato la campagna elettorale per le Regionali del febbraio 2013 e dato loro denaro, tra cui una tangente da 50.000 Euro (pagata in contanti grazie all’intermediazione di un soggetto accusato di riciclaggio).
La Odontoquality ricopriva poi di soldi la moglie di Longo, a cui versava 5mila euro in cambio di finte consulenze.
Le indagini hanno appurato che a Rizzi e Longo venivano ‘girate’ anche le quote di una società creata per istituire alcuni ambulatori odontoiatrici in strutture private e, per il futuro, gli erano stati promessi incarichi privati e altri soldi.
Sul ruolo di Rizzi, l’ordinanza del gip Emanuela Corbetta di Monza parla chiaro: Rizzi e Longo “inducevano i funzionari pubblici preposti alla gestione dei servizi di odontoiatria e alle forniture odontoiatriche dell’aziende ospedaliere della Regione, nonchè gli amministratori delle strutture private e private convenzionate, a favorire nell’indizione delle gare d’appalto le società riconducibili a Canegrati”.
Nell’ordinanza c’è anche un (lungo) elenco dei ‘favori’ garantiti da Rizzi e Longo all’imprenditrice Canegrati: l’avrebbero favorita nelle due gare d’appalto delle aziende ospedaliere “istituti clinici di perfezionamento” (del 2015, da 45 milioni di euro) e “ospedale di circolo di Busto Arsizio” (del 2014, da 10 milioni di euro).
L’hanno poi ‘aiutata’, ricostruisce l’ordinanza, nei rapporti economici intrattenuti con la clinica San Pio X, istituto stomatologico italiano e con il San Raffaele, due ‘big’ della sanità privata lombarda: lo scopo del loro intervento era farle ottenere nuove commesse o evitare che i due istituti tagliassero contratti già in essere con le aziende della donna.
Ancora: Rizzi e Longo, secondo quanto ricostruito dalla indagini, hanno supportato Canegrati nei progetti d’espansione della stessa anche in altre regioni d’Italia, in particolare intercedendo sulle decisioni di un altro grosso gruppo (che gestisce servizi in alcune strutture toscane), che Rizzi e Longo hanno favorito nel progetto che prevedeva la costruzione dell’ospedale pediatrico ‘Gemello’ del Buzzi in Brasile.
Il gip, oltre all’arresto, ha disposto il sequestro (ai fini della confisca per equivalente) della somma di 50.000 Euro a carico di Longo e Rizzo (ne rispondono in solido tra loro) e di altri 38.000 Per il solo longo: è questa la cifra identificata come profitto della corruzione.
Chi è Fabio Rizzi.
Fabio Rizzi è stato uno dei registi della riforma del sistema sociosanitario lombardo che in questi mesi sta diventando realtà . Tanto che la prima bozza, il testo che ha fatto da base per il dibattito sulla nuova legge, portava il suo nome.
Rizzi, 49 anni, nato a Cittiglio (Varese) il 19 novembre 1966, iscritto alla Lega Nord dal 1992, è presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale dal 16 aprile 2013.
Ma il sistema sanitario di questa regione lo conosceva già bene per via del suo lavoro. Laureato in Medicina e chirurgia all’università degli Studi di Pavia nel 1991, è medico anestesista e rianimatore. Fra gli ospedali in cui ha lavorato il Sant’Anna di Como (dirigente medico di I livello di Anestesia, rianimazione ed elisoccorso-118 tra il 1997 e il 2000), l’ospedale Civile di Sondrio (2000-2001), l’Istituto clinico Mater Domini di Castellanza, in provincia di Varese (2001-2008), gli istituti clinici Iseni di Lonate Pozzolo, sempre in provincia di Varese (dal 2008).
Nel suo passato politico, una parentesi da sindaco di Besozzo (Varese) dal 2007 al 2012, preceduta dall’attività come consigliere comunale e vicesindaco sempre a Besozzo.
Del Carroccio è stato anche segretario provinciale dal 2006 al 2008, anno in cui è stato anche eletto in Senato. Nel 2013 era tornato in Regione Lombardia, dove era già stato consigliere dal 16 ottobre 2007 al 26 gennaio 2008 quando si è dimesso per incompatibilità con la carica di sindaco.
(da “Huffingtonpost”)
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