PER SALVINI “RIXI RESTA AL SUO POSTO ANCHE IN CASO DI CONDANNA”, PER IL M5S NON SE NE PARLA: “DEVE DIMETTERSI COME PREVISTO DAL CONTRATTO”
GIOVEDI’ LA SENTENZA, CHIESTI 3 ANNI E 4 MESI PER PECULATO… PER SALVINI SE IL 34% HA VOTATO LEGA NON CONTANO I REATI, VOGLIONO ESSERE RAPPRESENTATI DA UN CONDANNATO… IN QUEL CASO I SUOI ELETTORI SONO DEGNI DI LUI
La sentenza sulle “spese pazze”? “Intanto ci auguriamo qualcosa di positivo, dovesse arrivare qualcosa di diverso abbiamo già detto che Rixi sta al suo posto. La Lega ha deciso”.
Lo afferma il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo uscendo da Palazzo Chigi, assieme al sottosegretario ai Trasporti Edoardo Rixi, dopo la riunione sullo sblocca-cantieri.
L’ultima udienza in programma persso il tribunale di Genova, quella che a meno di imprevisti si chiuderà con la sentenza, era stata fissata al prossimo 30 maggio per evitare eventuali polemiche se fosse stata fatta prima delle elezioni europee.
Il procuratore aggiunto di Genova Francesco Pinto ha chiesto una pena di 3 anni e 4 mesi per Rixi.
C’è poi un altro leghista coinvolto nel processo, il senatore Francesco Bruzzone ( chiesti 2 anni e 3 mesi), e Matteo Rosso, eletto con Forza Italia e oggi dentro Fratelli d’Italia ( 3 anni e 6 mesi).
Tutti gli imputati sono accusati di peculato.
Secondo gli inquirenti, gli ex consiglieri regionali si sono fatti rimborsare con soldi pubblici, spacciandole per spese istituzionali, cene, viaggi, gite al luna park, birre, gratta e vinci, ostriche, fiori e biscottini.
In alcuni casi, sempre secondo l’accusa, venivano consegnate ricevute che erano state dimenticate da ignari avventori. In altri venivano modificati gli importi a mano. Per un ammontare di diverse centinaia di migliaia di euro.
Nelle ultime udienze i legali di alcuni imputati hanno chiesto, in via subordinata ad una assoluzione, la riformulazione del reato da peculato a indebita percezione di erogazioni o fondi pubblici. Proprio su questo tipo di reato è stata appena introdotta una modifica. subito sorpannominata “Salva Rixi”, che garantirebbe pene ridotte rispetto a una condanna per peculato, e soprattutto la prescrizione di sette anni e mezzo.
“Deve lasciare. Come fa a restare al suo posto se il Contratto di Governo dice altro?”, si chiede il capogruppo M5s alla Camera, Francesco D’Uva.
Anche Stefano Buffagni alza un muro: “Sono da sempre garantista e mi auguro che Rixi venga assolto. Se, però, questo non dovesse accadere voglio ricordare ai nostri alleati che c’è un contratto di Governo da rispettare dove c’è scritto chiaramente cosa si deve fare. Se non lo vogliono rispettare e farlo saltare lo dicano chiaramente e se ne assumano la piena responsabilità ”.
Il contratto dice che nessun membro del governo può restare dov’è con una condanna in primo grado su una serie di reati previsti dalla legge Severino, tra cui quello di peculato. Sarà questo il primo banco di prova del Governo gialloverde del post voto Europee. Nel mezzo c’è una questione, quella giudiziaria che riguarda i condannati, che da sempre è stata per i 5Stelle un suo tratto identitario. Cedere all’alleato significa arrendersi.
A Rixi il procuratore aggiunto Francesco Pinto e i militari della guardia di finanza contestano spese proprie non congrue per oltre 56 mila euro di spese tra bar, ristoranti, viaggi e spostamenti, oltre che per viaggi di cui avrebbero beneficiato terze persone.
Rispetto ad altre spese, rispettivamente per 19 mila e 49 mila euro Rixi sarebbe imputato in concorso per il suo ruolo di capogruppo per il fatto di non verificato la congruenza delle spese effettuate dagli altri consiglieri Maurizio Torterolo (che ha già patteggiato due anni) e Francesco Bruzzone.
(da agenzie)
Leave a Reply