POLTRONA VIVA: NEANCHE LA TELEFONATA DI RENZI CHE LE CHIEDE DI RINUNCIARE CONVINCE LA BAFFI A MOLLARE LA CADREGA
LA NEOELETTA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE D’INCHIESTA SUL COVID DICE CHE, ESSENDO DI CODOGNO, NESSUNO MEGLIO DI LEI PUO’ ASSOLVERE A QUEL COMPITO: SIAMO ALL’AVANSPETTACOLO
Quell’incarico non intende mollarlo. Patrizia Baffi, neoeletta presidente della Commissione d’inchiesta lombarda su Covid-19, vuole resistere anche alla telefonata di Matteo Renzi, che le ha chiesto di ritirarsi dopo la sollevazione di Pd e M5S contro la sua nomina, decisa con una forzatura dalla maggioranza, una protesta che è arrivata fino all’abbandono dei lavori della Commissione.
“Voglio convincere Pd e M5s a partecipare ai lavori. È la prima commissione d’inchiesta di tutta Europa sul coronavirus” spiega in un’intervista al Corriere della Sera.
“Mi ha chiamata anche Matteo Renzi chiedendomi di ripensarci. Ma io credo troppo in questa Commissione: è l’opportunità di fare una diagnosi delle cose che non sono andate e di trovare una cura per la sanità lombarda”
Baffi chiarisce che “non ci sono stati trucchetti politici, nè tatticismi” e di sentirsi “la coscienza a posto”. Renzi le ha detto che “il Pd sta strumentalizzando questa storia e che la mia elezione ci metteva in difficoltà . Mi ha chiesto di pensarci su”. Però “il ruolo istituzionale viene sempre prima. Io non c’entro niente con questo mondo qua. Perchè mi dovrei piegare a questi giochetti di palazzo?”.
“Io sono di Codogno e in una Rsa ci lavoro. So di cosa parlo: le residenze sono state abbandonate a se stesse, senza dispositivi di sicurezza nè protocolli. E io ho contrastato quella delibera, presentando anche diversi emendamenti. Ma con onestà intellettuale bisogna dire che non è stato quel provvedimento a causare tutti quei morti”.
C’è una foto su Facebook che la ritrae con Fontana e la scritta “Noi ci fidiamo di te”. Baffi replica che “la foto è di due anni fa, quando il governatore venne a Lodi per una rassegna gastronomica. L’ho ripresa a inizio pandemia allegando quella frase”
“La mia candidatura ha preso forza perchè io da esponente della minoranza non ho partecipato al voto per sfiduciare Gallera. E sa perchè non ho partecipato a quel voto? Perchè io credevo nella necessità di questa commissione d’inchiesta. E quel voto contro l’assessore alla sanità disconosceva quel percorso”, spiega.
(da agenzie)
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