PRESI PER I FONDELLI DA SALVINI, STORACE SI DIMETTE DAL MOVIMENTO SOVRANISTA, ALEMANNO DICE “COLPA MIA”, MA RESTA AD APRIRE LA PORTA
NELLE COMPOSIZIONE DELLE LISTE DELLA LEGA, I CANDIDATI INDICATI DAL MSN NON HANNO OTTENUTO POSTI DI RILIEVO, COME ERA PREVEDIBILE… E’ IL DESTINO DELLE “RUOTE DI SCORTA”
“Caro Alemanno, grazie per questa bella avventura del Movimento Nazionale per la sovranità . Abbiamo deciso di sostenere la Lega di Salvini e ho condiviso la scelta, anche perchè non mi interessa la conta reducistica degli ex An candidati – li rappresenta con dignità anche Fratelli d’Italia e in numero cospicuo – ma sapere quanti in questo Paese sono interessati ad un autentico progetto sovranista. Torno a scrivere senza più bisogno di impegnare la presidenza del tuo partito, di cui puoi disporre tranquillamente”.
Con queste righe Francesco Storace dichiara chiusa la sua esperienza con il Mns, nato come Azione Nazionale in contrasto con Fdi e approdato a fare da ruota di scorta della Lega in cerca di appoggi al Centrosud.
L’accusa di Storace è sintetizzabile nel concetto “Alemanno ha sistemato in posizioni subordinate con curiose “trattative” via WhatsApp un po’ di gente proveniente da Azione Nazionale. Sono schifato dal mercato e dal disprezzo verso chi la politica l’ha vissuta con passione”.
E ancora: “Mns non è riuscito ad incidere e non è il massimo della vita rimanere alla presidenza di un movimento costretto a battagliare per l’eternità con Giorgia Meloni. Grazie a Dio nella vita si può fare di meglio.”
Gianni Alemanno ha replicato:”Purtroppo la fase di definizione delle liste è stata particolarmente convulsa e caotica, sono molti i delusi e li capisco. Ma purtroppo questa vicenda delle candidature ha fatto tanti morti e feriti in tutte le liste elettorali, sono responsabilità che mi assumo tutte. Saranno gli organi del Movimento a giudicare sul mio operato, ma dopo le elezioni. Ora la nostra priorità è quella di far vincere il centrodestra e, al suo interno, la Lega di Salvini”.
La morale: Storace si è dimesso dall’officina leghista, Alemanno resta ancora a stendere il grasso sui giunti, non si sa mai che ci esca un’auto di seconda mano.
(da agenzie)
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