PROBLEMI SENILI: GHEDDAFI A ROMA FA LEZIONE DI CORANO A 250 HOSTESS PAGATE 50 EURO
MENTRE IL VERTICE FAO DISCUTE SULLA FAME NEL MONDO, IL LEADER LIBICO, CUI L’ITALIA HA REGALATO 5 MILIARDI, SI DILETTA LA SERA ALL’AMBASCIATA LIBICA A RICEVERE 250 RAGAZZE…MA DEVONO ESSERE ALTE NON SOTTO L’1,70, TACCO DI ALMENO 7 CM, BELLE, TAGLIA 42-44, UNDER 35, ELEGANTI… SELEZIONATE DA UN’AGENZIA DI HOSTESS E PAGATE 50 EURO NETTI…CORANO IN OMAGGIO E MISERO SPUNTINO
Altro che cene a Palazzo Grazioli, dove almeno il servizio era di prim’ordine e tra una portata e l’altra il premier intratteneva l’uditorio femminile con barzellette e canzoni napoletane, dove si entrava e usciva in limousine e nella peggiore delle ipotesi si tornava a casa con la tartarughina d’oro in omaggio. Quella che sta andando in scena a Roma in questi giorni è una pessima pieces teatrale, più precisamente una farsa con problematiche senili.
Mentre il vertice Fao discute della fame nel mondo, dividendosi come sempre tra impegni di facciata e sostanziale indifferenza a garantire a milioni di bambini una reale possibilità di sopravvivenza, il buon Gheddafi, cui l’Italia ha appena regalato 5 miliardi di euro per presunti “danni di guerra” che gli abbiamo già pagato tre volte in venti anni, si diletta la sera a organizzare conferenze all’ambasciata libica a Roma, per promuovere la lettura del Corano.
Poco cibo, poca acqua e molta dottrina.
Uno si immagina che il pubblico della conferenza sia composto da studiosi dell’islamismo o da rappresentanti delle istituzioni e della società civile? Sbagliato.
Si tratta di 200 hostess a sera, reclutate dall’agenzia Hostessweb: appuntamento alle 19.45 in via Veneto, sede dell’agenzia e poi alle 21 si parte.
Ma se il tema è “convertitevi all’Islam”, appare chiare che non tutte le donne sono all’altezza di un tale passo.
Infatti per essere ammesse a udire il verbo di Gheddafi occorre essere alte almeno 1,70 (precisato senza tacchi), alte, belle, magre, taglia 42-44, vestito elegante, tacco di almeno 7 cm. e under 35.
Non solo: non devono parlare con i giornalisti e devono segnalare le colleghe che fanno troppe domande.
Non si sa mai che ci scappi un’altra D’Addario, meglio tenere tutte sotto controllo.
Per le più volenterose poi è d’obbligo “prepararsi una domanda a carattere religioso da proporre a Gheddafi” e avere la pazienza di ascoltare il predicozzo del leader libico.
La prima sera non c’è stato neanche la cena e l’agenzia la seconda sera ha assicurato “uno spuntino” durante il trasferimento.
E le ragazze sono pagate 60 euro lordi, ovvero 50 netti.
Un po’ pitocchi questi libici….
Ha ragione la deputata italiana di origine marocchina Souad Sbai a dire: “Gheddafi pensa di dare lezioni di teologia che umiliano l’identità culturale italiana e utilizza il Corano per promuovere festicciole, quando, con le enormi possibilità economiche che ha, potrebbe sfamare con un solo gesto metà del continente africano, senza la necessità di dover convertire nessuno”.
Se a Gheddafi fa piacere avere una pantomima di harem intorno, non c’è bisogno di inventarsi cause nobili e non a caso i primi a indignarsi dovrebbero essere proprio i musulmani.
La cosa triste è che per 50 euro ci siano pure ragazze italiane che lo vanno ad ascoltare.
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