“PUTIN HA UN GROSSO VANTAGGIO: L’IGNORANZA DI TRUMP , ROOSEVELT A YALTA AVEVA WINSTON CHURCHILL DALLA SUA PARTE, EPPURE STALIN OTTENNE COMUNQUE CIÒ CHE VOLEVA. TRUMP HA WITKOFF. L’INVIATO DI TRUMP NON SAPEVA QUALI OBLAST UCRAINI PUTIN RIVENDICASSE COME PROPRI. CINQUE MESI DOPO, SEMBRA ANCORA CONFUSO”
TRUMP STA PARLANDO A VOCE ALTA E BRANDENDO UNO SPAGHETTO. PUTIN HA BUONE RAGIONI PER ESSERE OTTIMISTA VENERDÌ
Ci sono due elementi a favore di Putin che rappresentano una preoccupazione esistenziale per l’Ucraina. Il primo è il fatto che Trump vuole un accordo molto più di quanto lo voglia Putin
La Russia ha subito in Ucraina più morti che in tutte le guerre sovietiche e russe combinate dal 1945 a oggi. Sebbene la Russia abbia perso parte del territorio ucraino conquistato dopo l’invasione del febbraio 2022, Putin è convinto che il tempo giochi a suo favore.
Se dovesse sfruttare il desiderio di Trump di raggiungere un accordo per ottenere territori che l’Ucraina ha difeso a costo di tanto sangue, la reazione sarebbe furiosa. Volodymyr Zelensky verrebbe estromesso dall’incarico se accettasse scambi di territorio ineguali. Il celebre rimprovero di Trump a Zelensky nel loro incontro alla Casa Bianca di febbraio è stato un momento di verità. «Non hai le carte in mano», gli disse Trump.
Il secondo vantaggio di Putin è l’ignoranza di Trump. Oltre a Winston Churchill, Franklin Roosevelt aveva Harry Hopkins a Yalta, eppure Joseph Stalin ottenne comunque ciò che voleva. Trump ha Witkoff. Dopo il primo incontro di Witkoff con Putin, a marzo, l’inviato di Trump non sapeva quali oblast ucraini Putin rivendicasse come propri. Cinque mesi dopo, Witkoff sembra ancora confuso. La spacconeria da affarista non è un sostituto della conoscenza. Theodore Roosevelt disse celebremente che i
presidenti USA dovrebbero parlare a bassa voce e portare un grosso bastone. Trump sta parlando a voce alta e brandendo un noodle. Putin ha buone ragioni per essere ottimista venerdì.
(da agenzie)
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