QUARTO, IL SINDACO PIANGEVA AL TELEFONO: “NON VADO IN GALERA PER COLPA DI ALTRI”
“MA FICO HA DETTO DI ANDARE AVANTI”
Era impaurita. E consapevole del ricatto in atto. Voleva dimettersi. Ma Roberto Fico le scrisse “vai avanti”.
Rosa Capuozzo, sindaco M5s di Quarto, piange disperata al telefono. E’ il 16 dicembre 2015, una settimana prima delle perquisizioni che riveleranno l’inchiesta sul voto di scambio camorristico e sulla tentata estorsione ai suoi danni dell’ex consigliere grillino Giovanni De Robbio.
La Capuozzo (non indagata) è intercettata al telefono con il consigliere comunale grillino Alessandro Nicolais.
L’intercettazione è agli atti dell’inchiesta del pm Henry John Woodcock, che stamane ha disposto la perquisizione dell’abitazione del sindaco.
Nicolais: Mi ha risposto Fico
Capuozzo: E’ tardi perchè domani vado via
N: dove vai?
C. Me ne vado non ce la faccio più (…) è finita è finita
N. Cosa è successo?
C. Io posso reggere qualsiasi cosa ma non finire in galera per colpa di quell’altro … è inaccettabile (piange dalla disperazione)
N. Ma che cazzo sta succedendo?
C. Alessandro è inaccettabile … o prendiamo una posizione interna o io non riesco a reggere una cosa del genere… non ce la faccio…
N. Ma è uscito fuori altro? Altre cose?
C. no.. no.. è quello è quello .. a me basta e avanza … quello non esce fuori perchè lui.. (De Robbio, ndr) è un uomo della Capitaneria di Porto… non esce l’avviso di garanzia… hai capito? Che cosa devo aspettare io? Cosa devo discutere?
N. Ma io non lo so… quello mi ha risposto Fico dieci minuti fa …e ha scritto: andate avanti tranquilli quanto prima verrò.
Vincenzo Iurillo
(da “il Fatto Quotidiano”)
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