REGIME DI POLIZIA: MASCHERARSI DA ZORRO DIVENTA REATO, LA DIGOS A BARI HA IDENTIFICATO TUTTI I MANIFESTANTI
LA SCUSA RIDICOLA: “RENDE DIFFICILE IL RICONOSCIMENTO”…AL PROSSIMO CARNEVALE FINIRA’ CHE DENUNCIANO DECINE DI MIGLIAIA DI BAMBINI
Ormai sembriamo la Turchia di Erdogan. Messo in discussione anche il Carnevale. Infatti sono stati identificati gli Zorro che a Bari due sere fa hanno inscenato la protesta contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Lo racconta su Repubblica Bari, Chiara Spagnolo. La scelta di manifestare goliardicamente con le maschere ha portato decine di persone al limite dell’illecito penale, considerato che partecipare a un corteo con il volto coperto, “in modo da rendere difficoltoso il riconoscimento “, è reato.
Se scatteranno le denunce è presto per dirlo, perchè l’ondata di proteste contro il vicepremier che sta attraversando l’Italia e martedì ha toccato anche la Puglia (oltre a Bari, gli Zorro si sono presentati anche a Lecce, Ostuni e Gioia del Colle) ha assunto il giustiziere mascherato come propria icona e una pioggia di denunce contro chi si maschera surriscalderebbe ulteriormente un clima già teso.
Per ora, di sicuro c’è che saranno denunciati coloro che nei cortei hanno alzato manifesti o appeso striscioni offensivi.
La Digos di Bari li ha identificati uno per uno e lo stesso è accaduto nelle altre città , compresa Putignano, dove il vicepremier ha concluso ieri la due giorni pugliese.
Tutte le scritte sono state fotografate e ora sono al vaglio dei poliziotti, che dovranno decidere in quali casi si configura il reato di oltraggio.
Fra le questioni da sciogliere c’è quella delle frasi in dialetto, che non sono mancate a Bari come a Lecce, e in alcuni casi hanno utilizzato parole non proprio gentili delle vulgate locali.
(da Globalist)
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