REGIONE MOLISE, VICEPRESIDENTE INDAGATO: 6.000 EURO PER ORZO, ACQUA E CAFFE’
NEL MIRINO ANCHE L’ACQUISTO DI 300 LIBRI SU SANT’AGOSTINO
Seimila euro per bevande, cialde di caffè, orzo e acqua: era un tipo generoso, l’ex presidente del Consiglio regionale del Molise, Michele Picciano, indagato per peculato e abuso d’ufficio dalla procura di Campobasso.
Nel periodo in cui è stato al vertice di Palazzo Moffa, tra il giugno del 2009 e il dicembre del 2011, l’esponente politico dell’allora Pdl, secondo la ricostruzione fatta dal sostituto procuratore Fabio Papa, si è appropriato di ingenti somme di denaro e ha speso i soldi pubblici utilizzando carte di credito di rappresentanza e istituzionali, per circa 75 mila euro, facendone un uso «direttamente e indirettamente personale».
Nelle carte dell’indagine ci sono lunghissime e dettagliate liste di pranzi a ristorante, più di 60, e di acquisti di ogni genere.
Picciano era stato assolto a giugno dell’anno scorso dai giudici del tribunale di Campobasso dall’accusa di concussione.
Secondo l’accusa della Procura, sei anni prima, quando era assessore regionale, avrebbe concesso 75 borse di studio da 8.600 euro di sei mesi rinnovabili cercando in cambio un appoggio per la campagna elettorale del 2006.
Ma il tribunale lo ha assolto perchè «il fatto non sussiste». Imputato anche per voto di scambio, era stato assolto perchè il reato era prescritto.
I BUFFET DI AUGURI A CINQUEMILA EURO
L’elenco delle spese folli del politico, giustificate come spese istituzionali e quindi messe sul libro paga del Consiglio regionale, è incredibile: nel 2009, per un buffet organizzato per gli auguri di Natale, ha speso quasi 5 mila euro.
L’anno dopo, sempre in occasione del Natale, i buffet di auguri diventano tre: uno per i consiglieri regionali, uno per i dipendenti e uno per i giornalisti.
I pranzi al ristorante si sprecano: più di sessanta.
Per non parlare dei libri comprati , «in alcun modo pertinenti a finalità istituzionali», presumibilmente – scrive la Procura- «regalie a fini presumibilmente elettorali considerato anche che spesso gli acquisti effettuati risultavano essere stati richiesti dagli stessi soggetti interessati».
Tra questi 300 copie di «Sant’Agostino: discorsi sul Natale e l’Epifania», 100 copie di «Semplice-Spazio,tempo, poesia», 71 copie di «Tetralogia», 120 del «Sorriso del sole» e 83 di «Dal salotto al ring televisivo».
Non mancano pure i «contributi a pioggia». Sono quelli concessi «esaudendo le richieste» di varie associazioni, anche private (come la Fidapa). «Contributi – si legge nelle carte della procura – per iniziative del tutto prive di significato concreto sia pure solo per l’immagine della Regione» (c’è per esempio un contributo da 3.500 euro ad un convegno organizzato a Isernia da una compagnia di assicurazioni).
L’AIUTINO AL SEGRETARIO PERSONALE
Tra le spese contestate dalla procura di Campobasso all’ex presidente del Consiglio regionale, Michele Picciano, ci sono l’acquisto di arredamenti per il suo ufficio, come una lampada da tavolo da 936 euro e un tappeto color prugna da 2.160 euro, e diversi quadri: un’opera di Aldo Falso (3.240 euro), sei di Goffredo Luciani (4mila euro) e una di Giuseppe Eliseo (mille euro). Infine a Picciano vengono contestati episodi che coinvolgono il suo segretario personale al quale avrebbe procurato «ingiusto vantaggio» concedendo somme di denaro ad uso personale. In particolare si parla di un contributo da 6 mila euro ad una associazione onlus, un «Centro di carità », di cui era presidente proprio il suo segretario personale.
Per giunta le spese dell’associazione risultavano essere anche «gonfiate» rispetto alle somme realmente spese, con compensi corrisposti anche allo stesso presidente della onlus e ai suoi familiari.
(da “il Corriere della Sera“)
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