“REGOLE VIOLATE, RAPPORTI A RISCHIO, NON ACCETTIAMO LA VERSIONE FRANCESE”
UNA SERIE DI DOCUMENTI PROVA CHE I GENDARMI FRANCESI SAPEVANO CHE NON POTEVANO ENTRARE NELLA STRUTTURA A SEGUITO DI COMUNICAZIONI SCRITTE TRA FERROVIE DELLO STATO E DOGANA FRANCESE… L’ACCORDO DI CHAMBERY ESCLUDE INOLTRE CHE LA FRANCIA POSSA IMPORRE CONTROLLI SANITARI SUL NOSTRO TERRITORIO
L’Irruzione degli agenti francesi nel centro migranti di Bardonecchia suscita sdegno e rabbia e assume le caratteristiche di un incidente internazionale.
A seguito dell’incontro con l’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset, convocato alla Farnesina, il ministero ha emesso un duro comunicato: “A seguito di quanto accaduto a Bardonecchia nella serata di venerdì 30 marzo, il Ministero degli affari esteri ha immediatamente chiesto spiegazioni alle autorità francesi, sia tramite l’ambasciata di Francia a Roma, sia tramite la nostra ambasciata a Parigi. Non avendo ricevuto alcuna giustificazione per il grave atto (considerato del tutto al di fuori della cornice della collaborazione tra Stati frontalieri), si è deciso di convocare oggi pomeriggio, alla Farnesina, l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset. In tale occasione, il Direttore Generale per l’Unione Europea, Giuseppe Buccino Grimaldi, ha rappresentato all’ambasciatore la ferma protesta del Governo italiano per la condotta degli agenti doganali francesi, ritenuta inaccettabile e ha manifestato, al contempo, disappunto per l’assenza di risposte alle nostre richieste di spiegazioni. Il Direttore Generale Buccino ha altresì mostrato all’ambasciatore Masset lo scambio di comunicazioni intervenuto nel corrente mese tra Ferrovie dello Stato italiane e Dogane francesi, da cui emerge chiaramente come queste ultime fossero al corrente che i locali della stazione di Bardonecchia precedentemente accessibili ai loro agenti non lo sono più, essendo adesso occupati da una organizzazione non governativa a scopo umanitario. Peraltro, proprio per discutere insieme della questione, i due Paesi avevano deciso di incontrarsi presso la Prefettura di Torino il prossimo 16 aprile a livello tecnico.Quanto avvenuto mette oggettivamente in discussione, con conseguenti e immediati effetti operativi, il concreto funzionamento della sinora eccellente collaborazione frontaliera.”
“VIOLATO UN PRESIDIO SANITARIO”
«L’accordo italo francese sulla cooperazione transfrontaliera in materia di polizia e dogana in vigore è quello firmato a Chambery il 3 ottobre 1997 e non prevede l’imposizione di analisi mediche e accertamenti sanitari come quelli svolti ieri sera a Bardonecchia», hanno riferito all’Ans fonti legali vicine alle ong. È stata una «grave ingerenza nell’operato delle Ong e delle istituzioni italiane», si legge in una nota diffusa da Rainbow4Africa, che ricorda: «un presidio sanitario è un luogo neutro, rispettato anche nei luoghi di guerra».
E il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato: «Non avevano alcun diritto di introdursi lì dentro. Non si permettano mai più. Quella è una stanza gestita dal Comune con dei mediatori: i volontari di Raimbow4Africa, come altre realtà , collaborano con il progetto. L’accesso alla sala è possibile solo agli operatori autorizzati”
(da agenzie)
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