RETROMARCIA DEI CINQUESTELLE, “LA RAI NON SI PRIVATIZZA PIU’: COME SEMPRE IN RAI FINISCE UNO CHE NON CI CAPISCE “UN FICO”
IL NEO PRESIDENTE DELLA VIGILANZA ORA VUOLE NON SOLO MANTENERLA COSI’, MA PURE RIFINANZIARLA … CATRICALA’ PENSA AL CANONE E ROSSI A TUTELARE LE EMITTENTI PRIVATE
Crolla un punto-chiave della battaglia del Movimento 5Stelle.
Nessuna privatizzazione della Rai, a dirlo è il presidente della commissione di Vigilanza, il grillino Roberto Fico.
«In questo momento vendere la Rai significherebbe svenderla: e la Rai non si svende. E non si può vendere qualche canale Rai se prima non facciamo una legge seria su conflitto d’interessi e antitrust».
Se il problema è recuperare risorse e se è vero che Viale Mazzini vale 2 miliardi secondo un recente studio di Mediobanca, Fico propone un’altra soluzione: «Due miliardi: non è neanche la metà dei soldi che abbiamo programmato di spendere per gli F35. Un’assurdità . Andrei piuttosto a tagliare gli F35 e a rifinanziare la Rai per permetterle degli investimenti ».
I lavori della commissione comincianola prossima settimanacon l’audizione del presidente Anna Maria Tarantola e del direttore generale Luigi Gubitosi.
Verrà sentito nei prossimi giorni anche il viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà che proprio ieri davanti alla commissione Cultura ella Camera ha annunciato l’inizio di un’istruttoria per la scadenza della concessione alla Rai. Nel 2016 bisognerà rinnovare o sospendere il contratto tra lo Stato e il servizio pubblico. «Sono due le scadenze da affrontare – spiega il viceministro– . La prima è quella del contratto di servizio, che è già avvenuta e su cui stiamo lavorando. Poi a maggio 2016 sarà la volta della concessione. Cosa accadrà dopo, lo deciderà chi sarà in Parlamento e al Governo in quel momento. Noi però abbiamo ildovere di preparare il terreno e predisporre fin da ora le carte per quel momento».
La Rai, ha spiegato Catricalà in sintonia con Fico, «non va smantellata, anzi vogliamo costruire. E non c’è un pericolo Grecia, nè ora nè mai. La Rai è un asset strategico per il governo, al quale per ora non è arrivata nessuna ipotesi di vendita o di dismissioni». Sul canone poi Catricalà ha sottolineato l’importanza di recuperare «la ormai insostenibile evasione».
Ma il senatore di Scelta Civica Maurizio Rossi ha insistito sul costo dell’abbonamento: «In vista del rinnovo per 15 anni, con un impegno del valore di circa 35 miliardi di euro abbiamo il dovere di definire innanzitutto cosa si debba intendere per servizio pubblico, e quanto debba pesare sulle tasche dei cittadini».
Il presidente della commissione Trasporti e Telecomunicazioni Michele Meta (Pd) rilancia la riforma della legge Gasparri: «La priorità per il servizio pubblico è la riforma dei meccanismi di governance».
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