RIMINI, LA BANDA DEI VIGILI: BOTTE, TRUFFE E FURTI A PRESUNTI SPACCIATORI
ARRESTATI QUATTRO AGENTI, OTTO INDAGATI PER PECULATO, ABUSO D’UFFICIO, VIOLENZA PRIVATA
Perquisizioni arbitrarie di extracomunitari sospettati di spaccio, percosse a chi si ribellava, verbali falsi, denaro contante intascato senza mai dichiararne il sequestro. Sono alcune delle condotte contestate dalla Procura di Rimini a quattro agenti della polizia Municipale, finiti ai domiciliari nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza chiamata ‘Old Frank’.
Rispondono di abuso d’ufficio, rifiuto di atti d’ufficio, favoreggiamento personale, falso in atto pubblico, distruzione e occultamento di atti, percosse, perquisizioni e ispezioni personali arbitrarie, oltre che di violenza privata.
“Dalle indagini – scrive il Gip Sonia Pasini, che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare – emerge un modus operandi poco professionale, una certa faciloneria” che ha portato alla commissione di reati “approfittando della delicata funzione pubblica rivestita”, e “una mancanza di remore” nel compromettere “la credibilità dell’amministrazione di apparenza”.
L’inchiesta, nei confronti degli agenti dell’ex nucleo ambientale, sciolto due anni fa dal comando, è stata condotta dalla polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle. L’amministrazione comunale, dando “sostegno e piena fiducia” alla magistratura, annuncia che per gli arrestati scatterà la sospensione dal servizio.
Sono otto gli indagati, su 12 che componevano il nucleo: in mattinata sono scattate anche perquisizioni con sequestro di armi di servizio e pistole sportive regolarmente detenute. Uno dei quattro destinatari di misura cautelare è in Messico, ma ha annunciato che intende rientrare e costituirsi.
Secondo il Gip la misura cautelare si è resa necessaria nonostante i fatti contestati risalgano agli anni 2012-2016, perchè “nonostante gli agenti fossero da tempo trasferiti ad altri servizi continuavano a svolgere identificazioni e perquisizioni, soprattutto di persone extracomunitarie e i cosiddetti ‘pallinari’ (i truffatori del gioco delle tre carte, ndr) svolgendo un servizio diverso da quello comandato”
Le indagini, coordinate dal pm Davide Ercolani, sono partite da una denuncia, a gennaio 2016 da parte di un agente della stessa Municipale sui comportamenti al limite della legalità dei colleghi.
Tra gli episodi contestati c’è una perquisizione domiciliare eseguita dagli indagati in una casa dove, trovando 2.700 euro, non li avrebbero dichiarati nel verbale e, secondo l’accusa, se ne sarebbero impossessati. Un altro episodio denunciato da un giovane straniero racconta di una perquisizione personale condotta in strada, durante la quale fu costretto a denudarsi
Il giovane aveva protestato e, secondo la denuncia, era stato picchiato. Si parla anche del danneggiamento di un’auto di servizio: alcuni agenti, sapendo di essere indagati ed intercettati, avrebbero smantellato la vettura per rimuovere i microfoni.
Il Comune dovrà anche disporre la sospensione cautelare dal servizio degli agenti.
(da “La Repubblica“)
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