ROMA, PASSEGGERI ACCALCATI SUI BUS SENZA RISPETTO DEL DISTANZIAMENTO
UNA DOMENICA BESTIALE, METRO FERME E NAVETTE CHE NON RIESCONO NEMMENO A CHIUDERE LE PORTE… NON PREOCCUPATEVI, IL MEDICO DI BERLUSCONI HA DETTO CHE IL VIRUS NON C’E’ PIU’
Domenica di delirio per gli utenti del trasporto pubblico a Roma.
Non solo le metro A e B bloccate. Ma navette sostitutive piene fino a scoppiare, alla faccia del distanziamento sociale, prescritto dai protocolli regionali e dai decreti del premier Giuseppe Conte.
Sulla Tuscolana, a Ottaviano, da tutti gli snodi strategici delle metropolitane andate in tilt, gli sventurati passeggeri, ligi all’obbligo della mascherina, hanno inviato foto di viaggiatori accalcati alle porte dei bus che non riuscivano a chiudersi, di mani e braccia disperatamente ancorate ai passamano, di visi che si sfiorano nell’inutile tentativo di guadagnare un po’ di distanza.
“Siamo tornati alla normalità del nostro trasporto – denuncia Carlo Andrea Tortorelli, di Odissea quotidiana – Atac, già incapace in epoca pre Covid di assicurare un trasporto adeguato, ora mette addirittura a rischio i suoi utenti esponendoli al pericolo del contagio”
“Attesa l’unica navetta circolante per 40 minuti a Flaminio, nessuna navetta incontrata sul lato opposto, persone sul bus che dicevano di aver aspettato oltre un’ora, vettura strapiena, ho contato almeno 35 persone a bordo in barba a qualsiasi misura anti Covid. Vergogna!”, è la testimonianza di Claudio Giacomini.
“Atac e il distanziamento sociale”, scrive Martino Grassi postando su Twitter una foto scattata alle 18.30 di domenica sulla Tuscolana, all’altezza di Furio Camillo, di una navetta che non riesce a chiudere le porte per la folla all’interno della vettura.
(da agenzie)
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