SALVINI HA TROVATO QUALCUNO CHE LO PREMIA: UN GOVERNO CRIMINALE
IL SOVRANISTA RICEVE IL PREMIO FEDELTA’ DA ISRAELE, LUI SI SUPERA “ISRAELE REALTA’ PACIFICA”… LE OPPOSIZIONI: “COMPLICE DEL GENOCIDIO DEL POPOLO PALESTINESE”
Matteo Salvini ha trovato qualcuno che lo premia. Certo, lasciamo perdere chi: anzi, parliamone. Ieri la Camera ha concesso per un’intera giornata le stanze di vicolo Valdina, location di pregio per un convegno in cui esponenti di spicco della Lega si sono mescolati a generali, ambasciatori e lobbisti legati al governo di Netanyahu.
Tra questi anche rappresentanti dell’Idsf (Israel Defense and Security Forum), il think tank israeliano di estrema destra che sostiene l’espansione delle colonie illegali e la deportazione dei palestinesi da Gaza.
Il capogruppo della Lega Molinari ha chiesto e ottenuto di poterli ospitare alla Camera. Anche perché il cuore dell’evento, poche ore dopo che i carri armati dell’Idf avevano fatto strage sparando sulle tende degli sfollati a Gaza, era la premiazione del vicepremier nonché ministro leghista Salvini. Che ha subito festeggiato, con un’ironia inversamente proporzionale a quella degli italiani in attesa dei treni: “Grazie a questo premio avrò ancora migliore stampa rispetto a quanto già dicono e scrivono di me. Ormai mi resta lo spaccio di droga, come fattispecie a me imputabile…”. Per poi aggiungere, restando serio: “Il cessate il fuoco dipende solo da Hamas. Israele è una realtà democratica pacifica”. Manna dal cielo per l’ambasciatore di Israele in Italia (e San Marino), Jonathan Peled: “Se c’è una persona che merita
di veder riconosciuto il suo sforzo nell’impegno per i legami strategici tra Italia e Israele, quella persona è proprio Matteo Salvini, la sua amicizia è qualcosa che ci onora e di cui gli siamo riconoscenti”. Prosit.
Purtroppo però all’intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele, che conta un’ottantina di parlamentari, è toccato guastare la festa con una lettera al presidente leghista della Camera, Lorenzo Fontana: “L’impegno di Salvini nel rafforzare le relazioni tra Italia e Israele coincide con il sostegno incondizionato a un governo che continua a violare sistematicamente il diritto internazionale e i diritti umani del popolo palestinese. Il vicepremier non ha esitato a stringere la mano insanguinata di Netanyahu, ritenuto responsabile di crimini di guerra e gravi abusi. Ricevere un premio in questo contesto non è un merito, ma una vergogna. Ed è molto grave che ciò avvenga in una sala della Camera”.
Nel pomeriggio, la nota di Montecitorio: “Per quanto riguarda la gestione delle sale, da sempre, la Camera non risponde dei contenuti e degli ospiti delle iniziative richieste da gruppi o deputati”. Tradotto: non ci coinvolgete. Ma il caso è lontano dall’essere chiuso. Così se il ministro degli Esteri Antonio Tajani si smarca – “non commento i premi a Salvini, la posizione del governo è chiara” – a Montecitorio Pd, M5S e Avs chiedono che il governo riferisca in aula.
(da Il Fatto Quotidiano)
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