SERIAL KILLER, CANCELLIERI: “CARCERE CONOSCEVA INTERO PERCORSO DI GAGLIANO”
IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA SMENTISCE IL DIRETTORE DEL CARCERE DI MARASSI
“Tutti erano a conoscenza del percorso di Gagliano”, ha detto il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, riferendo in Parlamento sul caso di Bartolomeo Gagliano, il serial killer di cui si sono perse le tracce dopo un permesso premio dal carcere di Marassi. Il detenuto è ancora in fuga.
Un episodio che, a pochi giorni dal via libera al decreto ‘Svuota carceri’, ha fatto scattare una polemica.
Intanto anche un pentito di camorra, detenuto a Pescara, è evaso il 15 dicembre scorso, dopo un permesso.
“Ho disposto che venga predisposta un’indagine completa conoscitiva”, ha dichiarato il ministro della Giustizia.
“Una circostanza che intendo chiarire subito è che sia il magistrato di sorveglianza che il carcere di Genova erano a conoscenza dell’intero percorso giudiziario del detenuto”, ha detto Cancellieri, nel corso dell’informativa nell’aula della Camera.
“Il giudice di sorveglianza ha concesso il permesso sulla base di tutte le informazioni”, ha aggiunto il ministro.
Il ministro si è poi soffermato sulla funzione delle misure alternative al carcere, in particolare dei permessi premio che garantiscono “più sicurezza, non meno”, perchè sono “strumenti necessari e irrinunciabili per il reinserimento dei detenuti in base all’articolo 27 della Costituzione”.
“Servono – ha ricordato il ministro – a far riprendere ai detenuti i contatti con la famiglia e il territorio per evitare che, una volta scontata la pena, riprendano le condotte per cui erano stati condannati”.
Anche perchè, ha detto il ministro, la percentuale di violazione dei permessi è molto bassa.
“Nel 2010 sono stati concessi 19.662 permessi e solo in 38 casi vi è stato un mancato rientro. Nel 2011 sono stati concessi 21.923 permessi con 48 mancati rientri e nel 2012 sono stati 25.275 permessi con 52 mancati rientri ed analoghi sono i dati del 2013. Si tratta di una percentuale di violazione dei percentuale di molto inferiore all’1% di violazione”, ha detto Cancellieri.
(da “La Repubblica“)
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