RANIERI (BLU PER L’ITALIA): “CHI FA POLITICA NON DEVE CERCARE PRIVILEGI, MA ‘SENTIRSI PRIVILEGIATO’ DI POTER SERVIRE I PROPRI CONCITTADINI”
DOPO IL CASO DELL’ASSESSORE CHE CHIEDEVA PRESTAZIONI SESSUALI ALLA SEGRETARIA, A PESCARA SI APRE LA QUESTIONE MORALE: “SI RITORNI ALLA POLITICA COME SERVIZIO”
E’ chiaro ed è evidente che la questione ormai, a Pescara, come in altre parti d’Italia, è più morale che politica.
La vicenda dell’ex assessore De Fanis è peraltro solo l’ultimo caso in Abruzzo: basti pensare come già questa estate un Assessore della Giunta Comunale di Chieti, Ivo D’Agostino, è stato arrestato per presunte richieste di prestazioni sessuali in cambio dell’assegnazione di alloggi popolari.
La questione sta diventando seria, e non a caso i protagonisti di queste storie sono in primis i politici, ovvero proprio coloro che ci rappresentano e che dovrebbero pensare al bene comune.
E non pensare di utilizzare la loro posizione “privilegiata” solo ed esclusivamente per propri tornaconti, ora persino per ottenere un contratto d’amore.
Ma non tutti coloro che fanno politica sono così: molti si pongono al servizio della propria comunità e fanno molteplici rinunce, dagli affetti familiari al proprio lavoro.
Eppure, caso strano, costoro non fanno notizia sui media e finiscono così per essere le prime vittime di questi vergogonosi fatti,
Sappiamo quanto sia facile liquidare la “Casta” in un “tutti a casa”.
Tutti ladri e ora pure tutti mostri del sesso e pervertiti .
Chi deve tutelarci? I Partiti prendendo posizioni nette e chiare, senza se e senza ma.
In Abruzzo invece, ma credo accada anche a livello nazionale, tutti in silenzio, nessuno parla, nessuno si esprime o condanna l’accaduto.
Pare che la questione non riguardi la politica, ma qualcuno le avrà pure fatte le liste dei candidati, qualcuno avrà pur presentato le candidature, qualcuno avrà pure deciso chi doveva fare l’Assessore e chi il Consigliere, o no?
Sono i veri responsabili coloro che dovrebbero dimostrare che questi sono episodi isolati, fatti da cui la politica è lontana, ma i presupposti del silenzio già fanno venir la pelle d’oca.
A Pescara, per esempio, come consigliere comunale avevo presentato una proposta di Codice Etico, a simboleggiare la promessa solenne di chi si occupa del bene comune, perchè rappresentante del popolo, a esercitare il proprio mandato nel rispetto più totale delle regole etiche e morali.
Ebbene, l’allora PdL (Capogruppo Foschi) dichiarò di essere contrario, tant’è che ad oggi non so in quale cassetto del Palazzo giaccia la mia proposta .
Il vero scandalo va ricercato nel sistema dei partiti, perchè oltre al mancato coraggio di assumersi le proprie responsabilità , scelgono la classe degli amministratori o politici locali solo se questi rispondono o meno a certe logiche.
Quindi non per merito, per capacità , per appartenenza al territorio: persone del genere potrebbero non rispondere più a losche logiche partitiche, quelle da cui, invece, i vari De Fanis sicuramente dipendevano.
Fino a quando i partiti saranno guidati dai soliti noti, non possiamo meravigliarci di nulla.
Il Paese è allo sbando e nessuno si rende conto che la politica non ha più il tempo per rigenerarsi agli occhi della gente.
A scegliere devono tornare ad essere i cittadini. non le conventicole di partito.
Renato Ranieri
Consigliere comunale Pescara – Gruppo Blu per l’Italia
Presidente Commissione Finanze Comune di Pescara
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