SGOMBERATO A MANGANELLATE UN CENTRO SOCIALE CHE SVOLGEVA ATTIVITA’ APPREZZATA NEL QUARTIERE: CI VOLEVA IL COMMISSARIO DEL POPOLO PD PER ORDINARE QUESTA EROICA OPERAZIONE
I RESIDENTI: “MA CHE FASTIDIO DAVANO? UN LUTTO PER IL QUARTIERE”… C’ERA UN DORMITORIO SOCIALE, ORTI E MERCATO BIOLOGICO”… LA BECERODESTRA ESULTA, FINO A QUANDO NON TOCCHERA’ A LORO
La polizia invade via Orfeo, nel cuore di Bologna, in una mattina di agosto. E l’ex caserma
Masini è sotto sgombero.
Sono cominciate alle sette le operazioni per liberare l’immobile occupato cinque anni fa, nel novembre del 2012 dal collettivo Là bas.
Una trentina di attivisti si è schierata davanti al cancello d’ingresso, tutti seduti per terra e con in mano caschi da cantiere. C’erano anche delle rotoballe a difesa dell’ingresso principale di via Orfeo.
Gli agenti hanno prima provato a trascinare via gli attivisti, poi hanno usato i manganelli.
Sono partite le cariche mentre si sprigionava del fumo all’interno, perchè nel cortile gli esponenti del collettivo avevano dato alle fiamme alcune balle di paglia.
La zona è stata tutta bloccata, in via Castiglione i vigili della municipale non hanno fatto passare le auto per alcune ore, sono arrivati i vigili del fuoco.
Alcuni residenti sono scesi in strada sgomenti per lo sgombero: “Ma che fastidio davano?”. Altri, svegliati in mattinata dai lacrimogeni, scuotono la testa: “E’ un lutto, il quartiere perde una realtà sociale unica”. Un altro attivista: “Il Comune ora dovrà risponderne”.
I tafferugli sono proseguiti nella vicina piazza del Baraccano. Intanto a Bologna è stato eseguito un secondo sgombero, che riguarda un altro centro sociale, il laboratorio Crash di via della Cooperazione, nella periferia.
Nella struttura sono stati posti i sigilli, al momento dell’intervento non c’era nessuno. “Gravissimo: la procura ordina la questura esegue. Stanno sgomberando ora il lab Crash!”, la reazione del collettivo via Facebook.
L’ex caserma, di proprietà della Cassa depositi e prestiti, era già stata sgomberata alla fine del 2012 e poi subito rioccupata dai ragazzi del centro sociale legato al Tpo.
Nel dicembre del 2015 il Pm Antonello Gustapane ha emesso un decreto di sequestro per l’ex caserma Masini, dando il via libera allo sgombero.
In questi anni l’edificio è diventato un punto di riferimento per molti residenti del quartiere e non solo.
Al suo interno è stato creato un dormitorio sociale autogestito, “Accoglienza Degna”, con 15 posti letto, tanti laboratori tra cui “Labimbi”, pensato per i più piccoli, la scuola di italiano per immigrati, una pizzeria biologica.
Ogni mercoledì si teneva il mercato biologico di “Campi Aperti”.
Gli attivisti di Là bas hanno riqualificato gli spazi della caserma, abbandonata per tanti anni, con campagne di finanziamento popolari.
Lo scorso anno in occasione di un convegno sull’edilizia sociale la proprietà dell’immobile si era detta disponibile a incontrare i ragazzi del collettivo per discutere del futuro della caserma. La giunta comunale, per bocca dell’assessore Riccardo Malagoli si era detta “piacevolmente stupita” dell’apertura di Cdp.
(da agenzie)
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