TRENI INSICURI: FU MARONI A TAGLIARE LA POLFER E ORA VUOLE L’ESERCITO, NON VI E’ LIMITE ALL’INDECENZA PADAGNA
QUANDO ERA MINISTRO DEGLI INTERNI AVALLO’ TAGLI PER OLTRE 2 MILIARDI AL COMPARTO SICUREZZA E ORA HA ANCORA IL CORAGGIO DI PARLARE… ECCO I DOCUMENTI DI DENUNCIA DI ALLORA
Era il 10 dicmbre 2010.
Sui bollettini dei vari sindacati di polizia si poteva leggere quanto segue.
“I Sindacati di Polizia hanno protestato ieri in tutta Italia (ed anche ad Arcore all’esterno della residenza del Premier) contro i tagli alla sicurezza.Nelle ultime finanziarie i tagli sono stati di oltre due miliardi di euro e siamo al collasso. Oltre alla mancanza di personale dobbiamo anche fare i conti con il blocco degli stipendi. Vuol dire che se sono necessari straordinari per far fronte alla mancanza di personale, questi non vengono pagati. Il parco veicolare da tempo non viene rinnovato, le macchine spesso non sono in condizione con il risultato che i pattugliamenti vengono svolti a piedi. Abbiamo serie problematiche legate al controllo del territorio. Solo in Lombardia, c’è un ammanco di 1.300 persone.”
Nel documento unitario si snocciolavano i dati:
“Nella polizia postale manca l’80% del personale, nella stradale il 45%, un altro 45% alla Polfer”.
Maroni oggi alza la voce chiedendo a polizia e militari di sorvegliare maggiormente le stazioni e perfino di sparare se necessario.
Ma quand’era ministro dell’Interno non mostrò lo stesso impeto per evitare ingenti tagli di risorse alle forze dell’ordine e in particolare alla polizia ferroviaria.
Oggi si parla di eliminare 15 treni perchè non si è in grado di garantirne la sicurezza.
Siamo l’unico Stato civile in cui invece di assicurare la presenza della polizia ferroviaria sui convogli a rischio preferiamo tagliare le corse, roba da farci ridere dietro da mezza Europa.
E il capocomico fa il presidente della regione Lombardia: lui è abituato a far assumere le segretarie, non gli agenti.
Leave a Reply