TUTTI IN PIAZZA CONTRO IL GELATAIO: POLIZIOTTI, STATALI, METALMECCANICI, STUDENTI
TUTTI GLI APPUNTAMENTI DELL’AUTUNNO CALDO
Forza di polizia, pubblico impiego, studenti, centri sociali, metalmeccanici. In vista del varo della legge di stabilità , e delle scelte dolorose che tradizionalmente la accompagnano, Matteo Renzi deve cominciare a fare i conti con un autunno che si delinea come molto caldo.
Ironie a parte — “I sindacati vogliono un autunno caldo? Facciano pure, tanto l’estate non è stata un granchè”, aveva detto un mese fa — il premier è consapevole di avere di fronte settimane non facili.
Ancora oggi, il presidente del Consiglio ha alzato i toni dello scontro: “A quei sindacati che vogliono contestarci” io “chiedo: dove eravate in questi anni quando si è prodotta la più grande ingiustizia, tra chi il lavoro ce l’ha e chi no, tra chi ce l’ha a tempo indeterminato e chi precario” perchè “si è pensato a difendere solo le battaglie ideologiche e non i problemi concreti della gente”.
Sarebbe interessante che qualcuno gli ricordasse dove era lui: da Mike Bongiorno? A colloquio con de Mita? O con Andreotti ? O con Buttiglione?
O forse a spiegare come si puo’ miracolosamente passare in 24 ore da co.co.co a 14.000 euro l’anno a dirigente dell’azienda paterna per farsi pagare migliaia di euro di contributi dallo Stato?
O forse a studiare come può arrivare la medesima azienda a una bancarotta fraudolenta?
Le parole sconce del premier hanno ricompattato l mondo del lavoro, e non solo, che è già sul piede di guerra.
L’ultimo annuncio è arrivato oggi dal segretario della Fiom Maurizio Landini, che ha anticipato la manifestazione della categoria al prossimo 18 ottobre.
Complice, con ogni probabilità , l’accelerazione impressa sul Jobs Act dall’esecutivo, che punta a dare un prima via libera in autunno prima che la legge di stabilità venga spedita all’Europa.
Una data non casuale quella del 18 ottobre, che arriva al termine di una settimana che si profila incandescente.
Dopo l'”assedio” programmato per il prossimo 2 ottobre promesso dai centri sociali in vista della riunione del Consiglio direttivo dell’Eurotower, il 10 ottobre partirà la mobilitazione della scuola e degli studenti.
Dal 12 al 18 sarà la volta dell’iniziativa europea “Take the City” al cui interno, il 16, è previsto in Italia lo sciopero del comparto logistica.
Acque non tranquille anche a novembre.
Dal 7 con una giornata in cui sono previste azioni in tutte le città e l’8, quando scenderanno in piazza tutte le sigle del pubblico impiego, per protestare contro il blocco degli stipendi annunciato dal governo.
E proprio sul pubblico impiego il governo ha da fronteggiare un’altra questione incombente: la minaccia delle forze di polizia, arrivate nei giorni scorsi a un passo dallo sciopero, poi scongiurato dopo le rassicurazioni che verranno trovate le risorse per garantire al comparto sicurezza almeno 900 milioni per garantire lo sblocco degli stipendi.
Rassicurazioni che non sono bastate però al Sindacato autonomo di Polizia che il prossimo 23 settembre organizzerà uno “sciopero bianco”: un’astensione dal lavoro dalle 11 alle 14 con autoconvocazioni in assemblee sindacali.
“Non abbiamo aderito all’accordo raggiunto nei giorni scorsi perchè vogliamo ricevere rassicurazioni direttamente dal premier, ci aspettiamo che sia il premier a convocarci per farci vedere le carte”, spiegano dal sindacato.
“Abbiamo due preoccupazioni in particolare. La prima è che occorre scongiurare da subito la possibilità che le risorse messe a disposizione arrivino da altri tagli, in un comparto che è già stato martoriato. E poi pare di capire che le risorse messe sul piatto dal governo possano coprire soltanto un terzo del personale. Se si vuole garantire davvero lo sblocco dei contratti occorre trovare almeno il doppio delle risorse”.
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