UNIONI CIVILI, LITE IN FORZA ITALIA: E BERLUSCONI FRENA I CONTRARI
IPOTESI LIBERTA’ DI COSCIENZA, IN CANTIERE DUE PROPOSTE DI LEGGE DI SEGNO OPPOSTO
Se sull’opposizione al governo accelera, sulle unioni civili – dossier in cui aveva recentemente tentato di portare Forza Italia su posizioni più aperturiste rispetto al passato – Berlusconi valuta lo schema della «libertà di coscienza» anche se non vuole schierarsi contro, essendosi già pronunciato a favore in passato
Il primo capitolo del derby azzurro tra laici e cattolici si è consumato lunedì sera, nella riunione congiunta dei gruppi di Camera e Senato convocata proprio sulle unioni di fatto. Si presentano in una quarantina al massimo.
E gli unici a esprimersi per un voto favorevole al ddl Cirinnà , alla fine, saranno di fatto Giorgio Lainati, Stefania Prestigiacomo e – anche se non del tutto – Augusto Minzolini.
Gli altri iscritti a parlare – dai capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta fino a Daniela Santanchè, passando per Maurizio Gasparri, Lucio Malan e Mariastella Gelmini – parlano contro l’ipotesi di aprire alle adozioni gay.
Dal dibattito vengono fuori addirittura due proposte di legge.
Una di Mara Carfagna, che riguarda le unioni civili tra omosessuali. E una presentata da Giacomo Caliendo, praticamente di segno opposto
E così, anche lo schema della «libertà di coscienza» come punto di partenza entra in crisi. «La maggioranza di noi è contraria a qualsiasi estremizzazione che vada nella direzione di equiparare le coppie omosessuali a quelle etero», è l’analisi di Gasparri.
Secondo il quale «Forza Italia deve avere una sua linea rispetto alla quale, a quel punto, ciascuno potrà muoversi seguendo la propria coscienza».
Il secondo passaggio, quello in cui gli azzurri dovranno votare sul punto, è rinviato di qualche settimana. E Berlusconi, che vuole evitare ulteriori spaccature interne al suo partito, riesce così a portare a casa almeno l’obiettivo minimo.
Quello di riuscire a prendere tempo.
(da “il Corriere della Sera”)
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