RIVOLTA DELLA BASE PD CONTRO ORFINI: “E’ LUI CHE DOVREBBE ANDARE A CASA, NON MARINO”
NEI CIRCOLI ROMANI SI CERTIFICA LO SFASCIO DEL PARTITO: APPENA 3.000 TESSERATI
Tutti contro Matteo Orfini, nei circoli del Pd monta la protesta contro il commissario del partito romano visto come l’assassino della giunta Marino, mandante Matteo Renzi.
“E’ lui che dovrebbe andare a casa, il sindaco resti” dicono in un’assemblea al circolo Donna Olimpia, quartiere residenziale di Monteverde.
La base contesta i nove mesi del suo commissariamento: “Una gestione fallimentare che ha prodotto una frattura enorme tra la dirigenza e gli elettori, e ha creato questo impasse”.
Flop del tesseramento (dai circoli filtra di appena 3mila), circoli chiusi, un sindaco dimissionario senza una consultazione con la base, sono tanti secondo gli iscritti i sintomi di un Pd “malaticcio, in condizioni peggiori rispetto alla partenza”.
“Il rischio che le prossime primarie vadano deserte c’è” dice Marco Miccoli, il deputato Pd, ex segretario romano, uno dei principali dissidenti verso le scelte dei vertici del Pd.
“Orfini chi? Quello che lo sosteneva Marino o quello che lo ha scaricato?”, chiede un iscritto confuso per la giravolta del commissario.
“Si regala la città alla destra o ai ‘fascistelli’ come Di Battista” dicono altri.
Si difende il diretto interessato dalla sede del Pd di Largo del Nazareno. “Alcuni di quelli che attaccano il commissariamento fanno parte delle correnti interne al Pd, erano anche in piazza a sostegno di Marino”.
“Alcune correnti stanno cavalcando la protesta per interessi di bottega, ma il dissenso c’è, i malumori ci sono, Orfini e altri farebbero bene a non semplificare” spiega il segretario del circolo Alberone, storica sede in zona San Giovanni
(da “il Fatto Quotidiano“)
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