“VERGOGNA, NON SI TRATTA CON I CRIMINALI”: BERLUSCONI ACCOLTO DAL LANCIO DI UOVA AL NAZARENO
INIZIATO IL FACCIA A FACCIA CON RENZI NELLA SEDE DEL PD
Ore 16: Silvio Berlusconi è arrivato, puntualissimo, nella sede del Pd, in via del Nazareno, per l’incontro co n il segretario Matteo Renzi.
Il Cavaliere è arrivato in auto da Palazzo Grazioli ed è entrato da un ingresso secondario seguito dal pulmino della scorta.
Accoglienza caratterizzata da una contestazione. Alcun hanno gridato «vergogna, vergogna». E po: «non si tratta con i criminali». Lanciate anche uova finite sul cofano.
RENZI, GLI INCONTRI DELLA MATTINA
In mattinata il sindaco ha i incontrato il segretario di Scelta civica, Stefania Giannini, e il segretario del Psi, Riccardo Nencini.
Renzi è poi partito per Roma dove, nella sede del Pd alle 16, è partito il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
«NO SENSAZIONI ROTTURA»
«Non ho avuto alcuna sensazione di rottura». Lo ha detto Giannini dopo l’incontro con Renzi. «Abbiamo discusso del ruolo del Senato, del titolo V della Costituzione e della legge elettorale», ha aggiunto.
«Si va con un accordo di maggioranza perchè Renzi sta dialogando con il Nuovo centrodestra, quindi credo che ci sia la base per potersi confrontare. Se invece Renzi trovasse un’intesa con Berlusconi sul modello spagnolo, sarebbe un tavolo parallelo e allora credo che ci sarebbero problemi.Ma non mi sembra di aver colto questa volontà ».
NENCINI
«È giusto che Renzi incontri Berlusconi», ha detto Nencini dopo aver incontrato il sindaco di Firenze. «Sulle regole del gioco non va escluso il dialogo con l’opposizione», ha aggiunto il segretario del Psi.
«È possibile trovare l’accordo di maggioranza che tenga dentro anche la parte più rilevante delle opposizioni. Renzi ha ben presente che c’è un governo e che ci sono le opposizioni. La legge elettorale è una parte della riforma complessiva che vede la trasformazione del Senato e la riforma del titolo V».
CICCHITTO: COME PATTO RIBBENTROP-MOLOTOV
Paragone storico da parte di Fabrizio Cicchitto. «Se quanto leggiamo corrispondesse al vero, significherebbe che Renzi e Berlusconi stanno firmando il patto Molotov-Ribbentrop che portò alla spartizione della Polonia tra Stalin e Hitler».
Così in un’intervista al Quotidiano Nazionale l’esponente dell’Ncd, secondo il quale «sarebbe un’operazione aberrante e noi non ci stiamo».
Secondo il collega di partito Maurizio Lupi «quello che non sarebbe comprensibile è un accordo tra Pd e Forza Italia sulla legge elettorale senza che parte della maggioranza venga coinvolta», dice il ministro delle Infrastrutture in un’intervista al Messaggero.
«Se vogliamo confrontarci siamo più che disponibili, a condizione che non ci si chieda di accettare una legge elettorale che spinge al bipartitismo, eliminando tutte le sensibilità diverse».
MARONI: «INCONTRO INTERESSANTE»
Il presidente della Regione Lombardia giudica «interessante» l’incontro Renzi-Berlusconi, «che può segnare la fine del governo Letta. La mia impressione», ha detto Roberto Maroni, «è che Renzi voglia andare a elezioni anticipate, come Berlusconi, a maggio. Oggi vedremo, ma mi pare una strada segnata».
CASINI: «MODERATI PROPOSITIVI»
«Renzi non ha il monopolio del dialogo con Berlusconi. I moderati italiani devono essere propositivi e non devono farsi attanagliare dalla paura», è l’opinione di Pier Ferdinando Casini.
«Ben venga l’incontro tra Renzi e Berlusconi: non precipitiamo le cose, aspettiamo e vediamo cosa accade, non è il caso di fare proclami. Nessuno ha il monopolio della verità , basti pensare alle critiche in Spagna al loro sistema elettorale», ha detto il leader dell’Udc. «Auspico che anche noi moderati parliamo con Forza Italia e e le altre componenti dell’opposizione per individuare una possibile soluzione».
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