VERGOGNA TAVECCHIO: ATTACCATO ALLA POLTRONA UMILIA L’ITALIA
LA FIFA COMMISSARIA IL CALCIO ITALIANO, IL CONI E’ SCAVALCATO PER INETTITUDINE… NEGLI USA DONALD STERLING PER UN CASO ANALOGO E’ STATO RADIATO A VITA
L’intervento della Fifa sul caso Tavecchio e gli “extracomunitari mangiabanane” – richiesta ufficiale di un’inchiesta con obbligo di riferirne alla Fifa stessa — è umiliante per il calcio e per lo sport italiano.
Umiliante perchè in presenza di una grave affermazione di impronta razzista di un candidato alla Federcalcio, tutto il calcio (Federcalcio stessa, Leghe di club che ne fanno parte, organi di giustizia “indipendenti”, si fa per dire) ha fatto il pesce in barile e orecchie da mercante.
Il vuoto di potere dopo le dimissioni del precedente presidente Abete, ha fatto un gran comodo.
Nessuno ha chiesto di render conto a nessuno.
Persino la Ue ha espresso meraviglia e stupore per quello che è successo.
A parte poche e rarissime eccezioni, come quelle di Fiorentina, Sampdoria e Cesena, che hanno ritirato ufficialmente il loro appoggio al candidato sotto accusa, nessuno è andato a disturbare il “probabile” prossimo presidente della Federcalcio.
E’ questo che è ancora più vergognoso.
Lo stesso ha fatto il Coni, organo supervisore e responsabile, nascondendosi dietro un incredibile silenzio e la passività totale: il presidente Malagò — c’è, è in ferie, esiste, governa? — non ha preso alcuna posizione pubblica, è rimasto — codardamente, si può dire? — muto.
Probabilmente perchè semplicemente non sa cosa fare, e questo è preoccupante per una presidenza che si sperava fosse un sasso nelle acque stagnanti (e adesso pure maleodoranti) dello sport.
E’ purtroppo questo un altro segno del decadimento etico e amministrativo del nostro sport.
Non è stato il Coni a commissariare la Federcalcio, ma clamorosamente la Fifa di Blatter.
Quello che le nostre “autorità ”, sportive e politiche, non hanno capito è che non solo le frasi di Tavecchio sono gravissime.
Ma è ancor più grave questo vergognoso menefreghismo, questa inaccettabile capacità di agire e reagire per non pestarsi i piedi, per non disturbarsi, questo clima di inciucio perenne e di difesa dei propri interessi di bottega, da cui siamo circondati. Commissariati e umiliati, questo purtroppo siamo oggi.
Negli Stati Uniti per una frase pesantissima il patron dei Clippers Donald Sterling (“Non mi portare dei negri al campo” disse alla fidanzata) è stato squalificato a vita dalla Nba e multato per 2,5 milioni di dollari.
Forse per “Optì Pobà prima mangia banane e adesso gioca nella Lazio” è davvero un po’ eccessivo, ma il ritiro della candidatura — chiesto ad esempio a gran voce su tutti i social network — sarebbe quantomeno opportuno.
Se non vogliamo portarci nel mondo il timbro, la condanna, di tanto becerume.
Del resto se anche pervicacemente, testardamente e vergognosamente Carlo Tavecchio non si fermasse per farsi eleggere davvero n.1 del calcio italiano, non potrà mai prendere un provvedimento in tema antirazzismo, senza che gli venga giustamente rinfacciata la storia degli extracomunitari “mangia-banane”.
Ma dai, parli proprio tu?, falla finita…
Stando così le cose, e avendo il personaggio in questione faccia tosta, non credo proprio che Tavecchio si dimetterà , non avendo percepito la gravità di quanto ha detto.
E avendo già avvertito il piacere di sistemarsi sulla poltrona che aspettava da anni. Però ad esempio — se non fossimo in un mondo paralizzato e ormai quasi dall’enecefalogramma piatto — qualcuno potrebbe obbligarlo alle dimissioni
Fabrizio Bocca
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