Gennaio 15th, 2009 Riccardo Fucile
CHIEDENDO IL VOTO DI FIDUCIA SUL DECRETO ANTICRISI, SONO SALTATI GLI EMENDAMENTI CORRETTIVI… SVANITA LA SPERANZA DI MODIFICARE GLI STUDI DI SETTORE, BEFFATI ARTIGIANI E COMMERCIANTI… NIENTE REVISIONE DI STUDI E NESSUNA INVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVA… ECCO COME LA LEGA DIFENDE GLI INTERESSI DEL NORD
La prossima settimana al Senato alcuni deputati del Pdl avrebbero presentato un emendamento per mettere nero su bianco l’inversione dell’onere della prova negli accertamenti relativi agli studi di settore.
La fiducia posta alla Camera dal governo sul decreto legge anticrisi si è tramutata nella pietra tombale dei consensi del popolo delle partite Iva a Lega e Pdl.
Le speranze di una revisione sostanziale del “redditometro” voluto da Visco, promessa a parole (come al solito), viene meno. Non solo mancano i tempi tecnici ormai, ma soprattutto viene meno la volontà politica.
L’emendamento che avrebbe previsto l’inversione dell’onere della prova che oggi grava sulle spalle del soggetto “non congruo” e non sull’amministrazione finanziaria che gli contesta cifra d’affari e imponibile, sostenuto da Lega e Pdl, al momento del redde rationem è rimasto nella penna dei firmatari e non è nemmeno mai arrivato alla resa dei conti.
Dimenticato, secondo la versione ufficiale, nei meandri della burocrazia camerale.
Erano state raccolte migliaia di firme a sostegno di un intervento del Governo sugli studi di settore, per renderli compatibili con una situazione di crisi economica che ormai troppi artigiani e commercianti stanno attraversando. Continua »
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Gennaio 15th, 2009 Riccardo Fucile
FORMIGONI, MORATTI E LEGA SE LA PRENDONO CON LA OPZIONE ROMANOCENTRICA MA LA SCELTA ANTIMALPENSA E’ STATA PRESA A POCHI METRI DA PIAZZA DEL DUOMO… IL RUOLO DETERMINANTE DI MEDIOBANCA E DEL SUO PARTNER TRADIZIONALE, LA BANCA FRANCESE LAZARD, SPONSOR DI AIR FRANCE
Da giorni la Lega, con il soccorso interessato di Formigoni, Moratti e Penati, porta
avanti il “motivetto che gli piace tanto”, ovvero il solito ritornello dei politici romani che avrebbero tramato contro lo scalo milanese della Malpensa per favorire la scelta come hub di Fiumicino, a danno della causa nordista, dell’Expo universale di Milano e dell’economia lombarda in generale.
Una trama romanocentrica che ora depaupera scientificamente i voli da Malpensa e che ha come braccio armato Air France, scelta al posto di Lufthansa che invece avrebbe optato per lo scalo milanese come hub.
Ascoltiamo in questi giorni dichiarazioni indignate, prese di posizioni sulla “questione settentrionale” veementi, ma soprattutto enormi bluff, come quello di sostenere un reale interessamento della compagnia tedesca che in realtà non ha mai fatto una reale offerta a Cai per entrare in società , nonostante il suo massimo esponente sia andato tre volte a pranzo con Gianni Letta.
In fondo la strategia di Lufthansa è un inserimento graduale e soft nel mercato italiano: è stata sicuramente più nominata da altri ad arte che realmente interessata. Continua »
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Gennaio 15th, 2009 Riccardo Fucile
A TALE CIFRA AMMONTANO I DEBITI CHE LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE HA NEL SUO COMPLESSO VERSO LE IMPRESE ITALIANE.…. LO STATO INCASSA SPESSO IN ANTICIPO, MA E’ UN PESSIMO PAGATORE.…. IN ATTESA DEL DOVUTO, IL PRIVATO PAGA INTERESSI PASSIVI ALLE BANCHE…. LA RIFORMA DOVREBBE INIZIARE DAL VERO, PRIMO FANULLONE: LO STATO
Ci sono tante piccole e medie aziende in Italia che stanno facendo i conti con la crisi economica mondiale, molte costrette a non confermare precari, altre a chiedere la cassa integrazione, altre ancora a licenziare o chiudere, la maggioranza a far fronte ai problemi di liquidità e di investimenti bussando alla porta degli sportelli bancari per sentirsi negare il più delle volte un fido o per essere costrette ad accettare condizioni capestro, con elevati interessi passivi.
Molte di queste aziende lavorano, direttamente o indirettamente, anche con lo Stato e con le Pubbliche Amministrazioni, dai Ministeri centrali ai decentrati Enti locali sparsi per la penisola.
Ora fate mente locale e immaginate un cumulo di denaro, pensate a cosa siano 70 miliardi di euro, 140.000 miliardi delle vecchie lire. Continua »
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