Dicembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
UTILIZZATA COME “LEGITTIMO IMPEDIMENTO” AL PROCESSO MILLS, LA RICHIESTA ERA STATA RESPINTA DAI GIUDICI…A QUEL PUNTO NON C’ERA PIU’ MOTIVO DI ANDARCI… MANDA MATTEOLI CHE ARRIVA CON QUASI TRE ORE DI RITARDO: IL VESCOVO NON LO ASPETTA E SE NE VA
A fine scorsa settimana, era prevista, alle ore 11, l’inaugurazione di una nuova galleria sulla A3, la Salerno-Reggio Calabria.
Al taglio del nastro avrebbe dovuto presenziare il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: nella sperduta località di montagna, a un’ora d’auto da Reggio, numerose autorità , maestranze e cittadini hanno atteso per ore sotto la pioggia e nel fango della galleria qualcuno che non si sarebbe mai visto. Sono rimasti anche loro vittime del “legittimo impedimento” e hanno abbandonato delusi la postazione.
Eppure avevano preparato le cose per bene: sotto un tendone adorno di alberi di limone e stelle di Natale, vi era un ricchiussimo buffet.
Prima l’annuncio che il premier era solo in ritardo di qualche minuto, poi che “stava per partire”, alla fine la certezza che non sarebbe mai arrivato, passate le due ore senza vederne traccia.
Nel frattempo il vescovo di Oppido-Palmi ne ha le scatole piene, celebra la benedizione e, seccato per il ritardo, se ne va tra il fango, senza aspettare nessun rappresentante del governo.
Con due ore e mezzo di ritardo alla fine arriva il ministro Matteoli, catapultato in Calabria da solo per rappresentare il governo previa telefonata di servizio.
Matteoli spiega solo che il premier “aveva da lavorare” e arriva anche un comunicato da Palazzo Chigi che annuncia che “il Consiglio dei Ministri si era prolungato più del previsto e il premier, per non fare attendere le persone in Calabria, ha preferito farsi sostituire dal ministro Matteoli che era uscito prima dal Consiglio dei ministri”. Continua »
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Dicembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
E IN COMMISSIONE VOLANO LE SEDIE… I GIORNI DELL’IRA(P): “VOI DELLA LEGA SIETE DEI RAGAZZINI, NON SIETE IN GRADO DI GOVERNARE IL PAESE, MI AVETE ROTTO” REPLICA TREMONTI….E LA BRAMBILLA SCOPPIA IN LACRIME
Per la Finanziaria, in esame in queste ore in Parlamento non saranno i giorni
dell’Irap, di cui il premier poche settimane fa aveva promesso prima l’abolizione e poi la riduzione, salvo essere smentito dai “fatti” che ci ricorda spesso come caratteristica del suo governo, ma certamente saranno ricordati come i giorni dell’ira.
Prima la contromanovra di Baldassarre, bocciata anch’essa, poi le polemiche con i ministri che volevano più quattrini.
Alla fine qualche giorno fa una lite furibonda, svelata da pochi e mai smentita dagli interessati, emblematica dei rapporti interni al governo.
Il luogo “del delitto” è la sala della Commissioni Esteri, vicina al luogo dove si stava discutendo la manovra finanziaria.
Tremonti sbotta, di fronte alle continue richieste di integrazione, alle ore 22, in Comissione Bilancio della Camera: “Siamo agli ultimi giorni di Pompei, ci vuole attenzione, altrimenti saltano i conti e i governo”.
Il presidente leghista della Commissione, Giancarlo Giorgetti alza la voce: “Tu devi fare gli interesse della Lega, non ti puoi opporre alle nostre richieste, altrimenti lo dico a Bossi”.
Motivo del contendere la solita marchetta leghista di 50 milioni a favore questa volta di Finmeccanica.
Tremonti esplode: “Voi della Lega siete proprio dei ragazzini, glielo dico a Bossi che non siete in grado di governare questo Paese. Mi avete rotto…, mi dimetto subito e faccio cadere tutto”. Continua »
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Dicembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
CONDANNATA PER TRUFFA ALLA REGIONE LOMBARDIA LA MOGLIE DI GIORGETTI, SEGR. NAZ. DELLA LEGA NORD…. 400.000 EURO PER CORSI FANTASMA DI EQUITAZIONE CON FIRME FALSE …. MA I VERTICI DELLA LEGA CONFERMANO GIORGETTI IN PARLAMENTO…
Laura Ferrari Giorgetti, moglie del parlamentare leghista Giancarlo Giorgetti, ha patteggiato davanti al Gup del tribunale di Busto Arsizio, Chiara Venturi, 2 mesi e 10 giorni di reclusione per truffa ad enti pubblici. La pena detentiva è stata convertita in pecuniaria: la signora Giorgetti dovrà pagare 3.240 euro di multa. A cui si aggiungono i 25mila euro che ha già versato a titolo di risarcimento danno alla regione Lombardia.
Laura Ferrari Giorgetti era titolare di corsi di equitazione in una onlus, società che per ottenere 400mila euro di finanziamenti dal Pirellone, aveva “gonfiato” il numero degli allievi che frequentavano i corsi di formazione. Oltre alla signora, hanno patteggiato davanti al Gup anche Giuseppe Landucci ( presidente dell’ente di formazione Forma Moda che fece i corsi) 1 anno e 4 mesi. Altri due coimputati, Massimo e Rita Leo, saranno giudicati in seguito, a causa di un problema di mancata notifica. L’accusa, sostenuta dal pm Giovanni Polizzi, era di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Secondo la procura, in due corsi per diventare istruttori di ippica per disabili, finanziati dalla UE tramite la regione Lombardia, erano state falsificate le firme di alcuni partecipanti per raggiungere un numero sufficiente ad ottenere i fondi. Continua »
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Dicembre 7th, 2009 Riccardo Fucile
LE DONNE OCCUPATE NEL PUBBLICO IMPIEGO FANNO PIU’ FIGLI DELLE DONNE CHE LAVORANO NEL PRIVATO ( + 30%)….IN FONDO ALLA CLASSIFICA LE LAVORATRICI PART-TIME E CON CONTRATTI ATIPICI… UNA GENERAZIONE DI GIOVANI SENZA POTER PROGETTARE IL FUTURO
Le donne italiane che lavorano nel settore pubblico fanno figli con maggiore probabilità
(+30%) delle donne impiegate nel privato.
E’ quanto emerge da un’indagine svolta presso l’università di Oxford.
Hanno meno chance di diventare mamme le italiane libere professioniste. In fondo alla classifica, ci sono le lavoratrici part-time o con contratti atipici.
I numeri non fanno altro che confermare ciò che molti giovani vivono sulla loro pelle: in Italia spesso i “contrattini” non permettono progetti per il futuro, men che meno la possibilità di formare una famiglia.
Al contrario, secondo la ricerca, il pubblico impiego aumenta per le donne “la probabilità di concepire un figlio, forse perchè è un lavoro più sicuro, con scatti di carriera decisi per anzianità e perchè ha orari più flessibili e compatibili con gli impegni familiari”.
Per lo studio sono stati utilizzati dati su coppie in età fertile, inglesi e italiane. Analizzando i fattori che possono influenzare la scelta di fare figli e di entrare o uscire dall’impiego retribuito, è emerso che mentre il tipo di lavoro dell’uomo non influenza tale scelta all’interno della coppia, quello della donna lo fa. Continua »
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