PER LE PRECARIE LA FAMIGLIA RIMANE UN’UTOPIA
LE DONNE OCCUPATE NEL PUBBLICO IMPIEGO FANNO PIU’ FIGLI DELLE DONNE CHE LAVORANO NEL PRIVATO ( + 30%)….IN FONDO ALLA CLASSIFICA LE LAVORATRICI PART-TIME E CON CONTRATTI ATIPICI… UNA GENERAZIONE DI GIOVANI SENZA POTER PROGETTARE IL FUTURO
Le donne italiane che lavorano nel settore pubblico fanno figli con maggiore probabilità (+30%) delle donne impiegate nel privato.
E’ quanto emerge da un’indagine svolta presso l’università di Oxford.
Hanno meno chance di diventare mamme le italiane libere professioniste. In fondo alla classifica, ci sono le lavoratrici part-time o con contratti atipici.
I numeri non fanno altro che confermare ciò che molti giovani vivono sulla loro pelle: in Italia spesso i “contrattini” non permettono progetti per il futuro, men che meno la possibilità di formare una famiglia.
Al contrario, secondo la ricerca, il pubblico impiego aumenta per le donne “la probabilità di concepire un figlio, forse perchè è un lavoro più sicuro, con scatti di carriera decisi per anzianità e perchè ha orari più flessibili e compatibili con gli impegni familiari”.
Per lo studio sono stati utilizzati dati su coppie in età fertile, inglesi e italiane. Analizzando i fattori che possono influenzare la scelta di fare figli e di entrare o uscire dall’impiego retribuito, è emerso che mentre il tipo di lavoro dell’uomo non influenza tale scelta all’interno della coppia, quello della donna lo fa.
Le donne italiane (che hanno un tasso di fecondità di 1,3 figli per donna di media) hanno circa il 30% in più di probabilità di fare un figlio se sono occupate nel pubblico.
Scenario completamente diverso in Gran Bretagna dove le donne che lavorano nel part-time hanno il 40% in più di chance di fare figli se impiegate part-time o se lavoratrici autonome.
Sia in Inghilterra che in Italia “sembrano però esserci più barriere alla maternità nel privato, perchè le donne hanno meno tutele e garanzie delle impiegate nel pubblico”.
In Italia inoltre le donne del Sud hanno più probabilità di concepire e meno di entrare nel mondo del lavoro rispetto alle donne che vivono nel Centro-nord. In Italia le donne che hanno fatto un figlio, o tendono a rientrare al lavoro il prima possibile, o non rientrano affatto.
In Inghilterra il rientro nel mercato del lavoro è più facile e avviene spesso quando il figlio ha superato i due anni di età .
Questi risultati, secondo i ricercatori, dimostrano che in Italia le donne nel settore privato e le lavoratrici autonome sono meno tutelate e che in entrambi i Paesi esiste ancora una divisione tradizionale di genere, per cui solo le carriere femminili continuano a influenzare le scelte di maternità .
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