Destra di Popolo.net

SCANDALO UBI BANCA: YACHT E AEREI SVENDUTI AGLI AMICI

Maggio 15th, 2014 Riccardo Fucile

INDAGATI ANCHE BAZOLI (INTESA), ZANETTI E PESENTI… I PRIMI DUE HANNO PARTECIPATO A UN “PATTO OCCULTO” PER SPARTIRSI LE NOMINE DELL’ISTITUTO IN BARBA ALLE AUTORITà€

Un patto occulto per spartirsi le nomine in Ubi Banca mai comunicato alle autorità  di controllo.
E aerei, beni di lusso acquistati attraverso Ubi leasing e poi rivenduti ad amici a prezzi ritenuti “irrisori e ridicoli”.
Come lo yacht “Beata of Southampton”, un Alkhir 108 pagato dalla banca 12 milioni di euro e ceduto pochi mesi dopo ad appena 3,5 milioni alla Tuscany charter di Silvia Lucchini, figlia di Italo, noto commercialista bergamasco, consigliere di Ubi e di Italcementi.
Sono questi i due filoni d’indagine che da ieri, su richiesta del pm bergamasco, Fabio Pelosi, vedono indagate 15 persone tra cui Lucchini, il presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, il presidente di Italcementi, Giampiero Pesenti ed Emilio Zanetti, presidente dal 1985 della Banca Popolare di Bergamo, fautore dell’unione con la Banca Lombarda e Piemontese con cui nel 2007 creò Ubi di cui è stato presidente di gestione fino al 2013.
Secondo le indagini condotte dagli uomini del nucleo valutario della Guardia di finanza, guidato dal comandante Giuseppe Bottillo (lo stesso, per capirci, che ha compreso e fatto emergere lo scandalo finanziario del Monte dei Paschi di Siena), prima di unire le due banche Bazoli e Zanetti, che rappresentavano le due realtà  presiedendo le associazioni dei soci, hanno siglato un patto di spartizione delle nomine che si è poi ripetuto fino al 2013.
In pratica decidevano prima delle assemblee dei soci chi doveva insediarsi, con l’obbligo di non indicare altri nomi.
Venendo così meno a quanto previsto dalle norme che invece obbligano ad “autonomia e indipendenza” e impone che i vertici rispondano “a criteri di sana e corretta gestione”.
Ieri gli uomini del Valutario hanno perquisito la sede centrale della banca e sequestrato materiale ritenuto interessante al fine delle indagini.
Il legale di Bazoli ha respinto le accuse, che coinvolgono anche esponenti di vertice della banca (tra cui il ceo Victor Massiah e il presidente della sorveglianza Andrea Moltrasio).
“Gli accordi che hanno dato vita a Ubi” e “tutti i successivi sono stati recepiti negli statuti e in atti ufficiali debitamente comunicati” ha scritto in una nota.
Ma a quanto risulta dalle indagini nè Consob nè Banca d’Italia avevano ricevuto il patto nè altri documenti: alle autorità  di vigilanza Ubi ha comunicato solamente lo statuto.
Già  due esposti, uno presentato dall’Adusbef, uno dai consiglieri di minoranza di Ubi guidati dal professor Resti e presentato a Consob, Banckitalia e in procura, erano indicati termini dell’accordo e omissioni dei vertici dell’istituto di credito. Informazioni cui le indagini della Guardia di finanza hanno trovato riscontro.
Già  lo scorso novembre la Consob aveva compiuto un’ispezione negli uffici di Ubi e gli esiti sono attesi a giorni. Inoltre il prossimo 5 giugno si svolgerà  udienza sulla richiesta di annullamento dell’assemblea eletta nel 2013 su richiesta anche di Giorgio Jannone, ex parlamentare di Forza Italia e oggi presidente e amministratore delegato delle cartiere Pigna in rotta con i vecchi vertici di Ubi Banca.
Passa in secondo piano l’altro filone dell’indagine, in parte già  noto.
Tra gli indagati figura Pesenti: a lui sarebbe infatti arrivato lo yacht, come ha ammesso in prima persona, seppure l’imbarcazione sia in bella mostra sul sito di Lucchina.
Le indagini hanno avuto avvio dall’inchiesta sul fallimento della società  di Lele Mora. L’ormai ex agente dei vip aveva infatti acquistato un aereo Cessna attraverso la Ubi leasing pagando però solamente le prime mensilità .
L’aereo, da 9 posti, del valore di un milione e 800 mila dollari è tornato quindi nelle proprietà  di Ubi leasing ed è stato rivenduto ad appena 60.962 euro a una società  con sede nel Delaware.
Palazzo Koch si è occupata di Ubi leasing già  nel 2012 sanzionando i vertici della società  dopo un’ispezione durata oltre un anno.
Il provvedimento, firmato dal direttore generale di Bankitalia Fabio Panetta, aveva individuato carenze nell’organizzazione, nei controlli interni e nella gestione del credito da parte di componenti ed ex componenti il consiglio di amministrazione; carenze nei controlli da parte dei componenti il collegio sindacale; e carenze nell’organizzazione, nei controlli interni e nella gestione del credito da parte dell’ex direttore generale.
Gli stessi vertici sanzionati un anno fa sono ora indagati dalla Procura di Bergamo per truffa aggravata e riciclaggio.

Davide Vecchi

argomento: Costume, denuncia | Commenta »

INTERVISTA AL DECANO DELL’UFFICIO DEL SENATO: “SAPREMO IN AUTUNNO SE I TECNICI SULLE COPERTURE HANNO SBAGLIATO O MENO”

Maggio 15th, 2014 Riccardo Fucile

JOANNA, L’INCERTEZZA SUGLI 80 EURO RIMANE: “NON C’E’ ACRIMONIA NEI NOSTRI RILIEVI”

Come valuta la polemica che s’è aperta tra governo e uffici del Parlamento chi istituì -con Nino Andreatta- il Servizio di Bilancio del Senato?
E quanto sono attendibili le critiche al taglio Irpef di 80 euro al mese per i ceti medio-bassi?
Il professor Paolo De Ioanna, uno dei maggiori esperti di bilancio dello Stato, stretto collaboratore di Ciampi e Padoa Schioppa e che dunque si è trovato per così dire da entrambi i lati della barricata, dice che «le osservazioni mosse al decreto del governo sono nella media di quanto fa da decenni il Servizio di Bilancio, e ovviamente senza acrimonia». Ieri si è appreso che i tempi di esame del decreto si allungano, con oltre mille emendamenti depositati e una condizione politica non proprio serena, fino ai primi di giugno e dunque scavallando le elezioni europee.
Professore, ma i rilievi mossi sono considerevoli. Quanto sono attendibili questi dubbi?

«I rilievi dei tecnici del Senato mi sembrano sulla stessa linea di quelli della Banca d’Italia. I Servizi di Bilancio ci sono dal 1989-1990, ed è da allora che ci si chiede ciclicamente se il loro lavoro viene poi smentito o meno. Il punto è che in termini contabili ed ex post le coperture poi ci sono, i governi le trovano e il Parlamento come anche in questo caso lavora in direzione contabilmente corretta. Ma non è così in termini di previsioni tendenziali macroeconomiche. In altri termini, se le coperture previste poggiano su stime ottimistiche il risultato finale sarà  fuori asse. Sono almeno vent’anni che ricorriamo a misure correttive, dovremmo chiederci se sono le coperture finanziarie che non vanno o se è sbagliata la qualità  delle politiche economiche».
Ma se è tutto un dejà -vu, perchè tanto clamore? Perchè c’è in ballo un taglio dell’Irpef consistente?
«Il valore del taglio è importante, ma non inedito: anche il secondo governo Prodi, con Padoa-Schioppa e Visco, attuò una revisione Irpef pari a 5 miliardi dell’Irap e quasi altrettanti dell’Irpef. E anche allora vi furono critiche degli uffici tecnici del Parlamento. Oggi, che non vi siano coperture per rendere stabili i tagli lo dice lo stesso governo, e spiega che lo farà , con una tecnica piuttosto sofisticata. Ma sapremo veramente se la manovra annuale si trasformerà  in strutturale solo con la Legge di Stabilità , in settembre. È quello il vero banco di prova, lì si capirà  l’andamento del Pil, come tutti i dati macroeconomici si andranno strutturando nell’arco di tre anni. Al momento, l’effetto sembra quello del barone di Munchausen che si tira fuori dal pantano tirandosi per i capelli…»
Come giudica la risposta del premier, «i tecnici del Senato dicono il falso»? Tra l’altro a breve entrerà  in funzione un’autorità  indipendente, l’Ufficio Tecnico del Bilancio, con il rischio che le polemiche si duplichino.
«Credo che tutti, anche il Parlamento, debbano affrontare la discussione in modo tecnico, distaccato. I governi di solito rispondono alle osservazioni in Commissione: è sempre stato così, e adesso c’è anche una legge che lo impone, prescrivendo che i governi “prendano nota” e “se non intendono conformarsi” lo motivino in Parlamento. Varrà  anche per il nuovo Ufficio».
Basterà  la Legge di Stabilità  per imboccare la via della crescita?
«Quel che occorre è una nuova rotta in Europa, un orizzonte più ambizioso. Riconsiderare il ruolo degli investimenti, ridiscutere il fiscal compact, aiutare la Bce nella politica espansiva. E il bilancio Ue non può essere l’1 per cento del Pil».

Antonella Rampino
(da la “Stampa”)

argomento: Renzi | Commenta »

I SEGRETI DEL VIMINALE NEI DOSSIER DI SCAJOLA

Maggio 15th, 2014 Riccardo Fucile

TRASFERITI GLI AGENTI DELLA SCORTA

È iniziato il lungo lavoro degli inquirenti reggini che dovranno ispezionare i documenti sequestrati a Claudio Scajola giovedì scorso.
Le operazioni sono partite poco dopo le 10 di ieri mattina alla presenza del procuratore Federico Cafiero de Raho e del sostituto della Dda Giuseppe Lombardo.
Le prime valutazioni hanno riguardato il “materiale di scrivania” dell’ex ministro accusato di aver favorito la latitanza di Amedeo Matacena, l’ex parlamentare di FI condannato a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Si tratta di appunti, agende, rubriche e documenti recenti trovati per così dire a portata di mano di Scajola contenuti complessivamente in cinque scatoloni.
Caso a parte è invece quello dell’archivio “storico” del politico, composto da diverse centinaia di faldoni sequestrati in uno stanzone della villa di Imperia, di cui i magistrati reggini prenderanno visione nei prossimi giorni.
Documenti meticolosamente catalogati per argomento: Pdl, incontri e rapporti internazionali, denunce, carte riservate, Ministero dell’Interno.
La vicenda il 4 giugno sarà  oggetto dell’audizione al Copasir di Marco Minniti, delegato dal governo ai servizi segreti, che dovrebbe riferire sui presunti documenti di intelligence in possesso di Scajola (che del Comitato è stato presidente).
Tra l’altro, ieri pomeriggio, il premier Matteo Renzi in visita a Reggio Calabria ha ricevuto i vertici delle forze dell’ordine e della magistratura della città  da cui ha ricevuto delle relazioni scritte sulla situazione calabrese.
La Questura di Imperia, intanto, ha deciso di assegnare ad altri uffici i quattro agenti di scorta di Scajola.
La polizia parla di una “normale aggregazione”, anche se appare evidente che si sta valutando il comportamento dei poliziotti utilizzati dall’ex ministro per spostamenti all’estero non autorizzati. A tener banco sono poi anche i dettagli delle intercettazioni tra Scajola e Chiara Rizzo, moglie di Matacena.
Oltre al “piano” per far spostare il latitante da Dubai a Beirut, sorprende il livello confidenziale e il linguaggio utilizzato tra i due. Il 28 agosto 2013, poche ore prima dell’arresto di Matacena, la Rizzo piange al telefono e chiede a Claudio Scajola di raggiungerla immediatamente a Montecarlo. L’ex ministro non fa una piega e si dimostra accondiscendente.
A gennaio, poi, quando l’ex ministro le intima di fare «delle scelte», i due litigano ed il politico ligure le dice «senti figliola, basta balle e sotterfugi».

Giuseppe Baldessarro
(da “La Repubblica”)

argomento: Giustizia | Commenta »

“ERO PAPERON DE’ BERLUSCONI. ORA NON HO PIÙ SOLDI”

Maggio 15th, 2014 Riccardo Fucile

“NESSUNO CHE MI ABBIA MAI CHIESTO SE AVEVO BISOGNO DI QUALCOSA”

Parla due ore, senza fermarsi, a un comizio in onore per Antonio Tajani, a Roma.
Ma dopo aver scaricato tutta la sua furia per il tormentone del complotto contro di lui, fa un’ammissione per certi versi sbalorditiva: “Per fare la guerra ci vogliono le armi ma anche i soldi, e noi non abbiamo un soldo. Si tratta di un’altra legge contro di me, ma i signori della sinistra ne hanno fatte tante contra personam. I signori della sinistra hanno voluto far finire il finanziamento ai partiti, il Pd ha ancora capacità  di raccolta fondi notevole, ha le cooperative, noi come cooperativa interna abbiamo il signor Silvio Berlusconi, Una volta ero ‘Paperon de’ Berlusconi’, oggi mi ritrovo con una fideiussione di 87 milioni per aver finanziato FI. In 20 anni non mi ricordo che un collega avesse detto ‘hai bisogno di qualcosa?’”.
Poi la rabbia torna sulla “persecuzione giudiziaria”. Berlusconi è consapevole dei rischi, “se attacco i magistrati o Napolitano vado in carcere a San Vittore”, ma non ce la fa a trattenersi con dichiarazioni surreali: “All’interno della magistratura si fece forte una corrente, Magistratura democratica, che si allontanò dall’ortodossia del Partito comunista, sposando le tesi degli estremisti di sinistra che portarono alle Brigate rosse. Questi membri di Magistratura democratica mi sembra nell’89 fecero un colpo magistrale, e fecero creare nel proprio corpo di polizia, la polizia giudiziaria, scelsero tra gli uomini delle forze dell’ordine quelli più vicino a loro. La polizia giudiziaria opera nel massimo della segretezza, quello che fa non lo viene a sapere nè il presidente del Consiglio, nè il ministro dell’Interno, nè il ministro della Giustizia, non lo vengono a sapere i nostri Servizi segreti. Questo dà  una possibilità  di indagine rilevante ai pubblici ministeri, da cui gli uomini della polizia giudiziaria interamente dipendono”.
Al comizio c’era anche un collegamento telefonico con un’altra convention a Napoli, per Raffaele Fitto.

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Berlusconi | Commenta »

GOVERNO RENZI: LE PROMESSE SONO DIVENTATE REALTA’?

Maggio 15th, 2014 Riccardo Fucile

ESAMINIAMO PUNTO PER PUNTO LE PROMESSE FATTE E I RISULTATI OTTENUTI

E’ il 17 febbraio, Matteo Renzi — appena nominato e non ancora in carica — dice: “Entro il mese di febbraio compiremo un lavoro urgente sulle riforme della legge elettorale e istituzionali, nel mese di marzo la riforma del lavoro, in aprile la pubblica amministrazione e in maggio il fisco” (Ansa).
La formula annunciata è questa: portare a compimento una riforma ogni trenta giorni.
L’elenco è lungo: da “entro 15 giorni pagheremo tutti i debiti della P.A.” a “entro il 1° maggio -10% del costo dell’energia per le imprese”, passando per l’edilizia scolastica, il lavoro, i ‘mitici’ 80 euro, il piano casa e le Province.
Ecco l’esame ragionato alla luce dei fatti delle sue dichiarazioni e quello che è successo dopo.
Riforme istituzionali — NON HA RISPETTATO I TEMPI

Il ddl che dovrà  riformare Senato e Titolo V della Costituzione doveva arrivare entro febbraio. Un mese dopo Renzi prende tempo: “Ho illustrato ai ministri un testo di riforma del Senato (…). Diamo 15 giorni e poi si porta in Parlamento” (Ansa, 12 marzo 2014).
Invece il Cdm lo licenzia il 31 marzo e l’8 aprile arriva in Senato.
Il 12 aprile, a Torino, dove inaugura la campagna elettorale del Pd, Renzi la spara grossa: “Entro il 25 maggio dobbiamo arrivare al superamento del bicameralismo” (Ansa, 12 aprile 2014). Sei giorni più tardi si mostra sicuro: “Sono molto ottimista che entro maggio il Senato approvi la Riforma del Senato e del Titolo V e del Cnel” (Ansa, 18 aprile 2014).
Non solo la prima lettura, ma l’intera riforma. Quando il M5S dichiara di appoggiare il testo presentato dalla minoranza Pd, Renzi comincia a spazientirsi: “Lo facciamo entro maggio. Se vogliono perdere la faccia facciamo pure, io no” (Radiocor, 22 aprile 2014).
Passano 5 giorni e, parlando a “In 1/2 ora” sul voto in prima lettura a Palazzo Madama entro il 25 maggio, il premier frena: “Se invece del 25 arriva il 5 giugno, non cambia niente” (Ansa, 27 aprile 2014).
Il 29 aprile il voto slitta al 10 giugno: “Con 15 giorni in più nessuno si scandalizza”. Ma non sarà  facile: il termine ultimo per presentare gli emendamenti in Commissione Affari costituzionali è stato fissato al 23 maggio. Ergo, sulle riforme si tornerà  a lavorare solo dopo le elezioni. La verità , forse, è contenuta nel Documento di Economia e Finanza 2014 presentato l’8 aprile: alla voce “Riforme costituzionali”, a pagina 4, si legge. “Approvazione in Parlamento in prima deliberazione (…) entro settembre 2014“.
Riforma del lavoro — PROMESSE RISPETTATE A META’
“A marzo la riforma del lavoro”, spiegava l’ex sindaco il 17 febbraio: il 12 marzo il dl n. 34 firmato dal ministro Poletti viene approvato dal Cdm e il 20 marzo è pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La promessa è rispettata.
Non si può dire lo stesso dell’annuncio fatto il 24 febbraio in Senato: “Partiremo, entro marzo, con la discussione parlamentare del cosiddetto Piano per il lavoro”, diceva Renzi chiedendo la fiducia.
Invece la discussione inizia solo 2 mesi dopo, il 22 aprile, e il 23 il testo incassa la fiducia alla Camera. Ora il dl è in Senato, ha subito alcune modifiche (in primis, l’obbligo di assunzione per le aziende che sfondano il tetto del 20% del numero di precari viene sostituito da una multa) e la nuova versione è tornata a Montecitorio per l’approvazione definitiva, che dovrà  avvenire entro il 19 maggio, pena la decadenza. Giornali e governo parlano trionfanti dell’approvazione dello Jobs Act, che però è una cosa diversa.
Perchè il dl Lavoro è solo una parte della bozza di riforma presentata da Renzi l’8 gennaio con il nome di Jobs Act: un testo molto complesso contenente provvedimenti che vanno molto al di là  di quanto contenuto nel dl Poletti, che si limita alla “semplificazione delle disposizioni in materia di contratti di lavoro a termine”, come recita il titolo del dl. Non solo: nel Jobs Act   la parola “contratto” compare 2 sole volte: si parla di “Riduzione delle varie forme contrattuali, oltre 40, che hanno prodotto uno spezzatino insostenibile” e di “un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti”.
Nel dl Lavoro non c’è traccia di nessuno dei due.
Riforma della PA — NON CE L’HA FATTA
Doveva arrivare entro fine aprile il testo di legge destinato a riformare la Pubblica amministrazione. Ma mercoledì 30 invece di presentarsi in conferenza stampa a Palazzo Chigi con un dl o un dd, Renzi arriva solo con le linee guida del provvedimento, che sarà  un disegno di legge e non un decreto, e arriverà  in “consiglio dei ministri il 13 giugno” (Ansa, 30 aprile).
Tra due settimane ci sono le europee e, anche se il governo dice di non voler ridurre gli organici, meglio non scontentare nessuno.
“Riforma elettorale entro maggio”. MA IL DEF DICE SETTEMBRE
“Se arriviamo al passaggio del 25 maggio senza aver fatto la legge elettorale — scandiva il premier il 18 dicembre alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa — e, almeno in prima lettura, la riforma costituzionale non andiamo da nessuna parte”.
La prima versione del testo debutta alla Camera il 31 gennaio, ma le trattative con Berlusconi proseguono per tutto febbraio e il 5 marzo alla Camera arriva un testo diverso, da cui è stato stralciato l’articolo 2 relativo al Senato.
Il 12 marzo l’Italicum passa a Montecitorio con 365 sì, 156 no e 40 astenuti. Il giorno dopo, a Porta a Porta Renzi ribadisce: “Entro il 25 maggio dobbiamo riuscire a chiudere la partita della legge elettorale e la prima lettura della riforma del Senato” (Asca, 13 marzo).
La trattativa è bloccata da 2 mesi e domenica 4 maggio il ministro Boschi intervistata dal Messaggero rinviava ancora: “Possiamo approvarlo prima dell’estate”. Che inizia il 21 giugno. Il Def contiene forse la verità : alla voce “Riforma della legge elettorale (pag. 2) si legge: “Approvazione definitiva entro settembre 2014“.
Sblocco totale dei debiti della PA — NON CE L’HA FATTA
E’ il 24 febbraio, Renzi è al Senato per chiedere la fiducia e promette “lo sblocco totale, non parziale, dei debiti della P.A.”.
Il giorno successivo a Ballarò fissa una data: “La Cassa Depositi e Prestiti (…) in 15 giorni permetterà  di sbloccare i 60 miliardi bloccati per i debiti della P.A.” (Ansa, 25 febbraio). Il 10 di marzo, invece, non accade nulla e il 12 marzo Renzi rinvia di nuovo e l’importo cresce: “Sblocco immediato e totale del pagamento dei debiti della P.A. — 22 miliardi pagati — 68 miliardi entro luglio“, si legge su una delle slide (la numero 18) utilizzate dal premier per illustrare le misure economiche in agenda.
Non passa un giorno che la dead line si sposta di 2 mesi: “Il 21 settembre, a San Matteo, se non abbiamo sbloccato tutti i debiti della P.A. — sorride sornione Renzi a Bruno Vespa il 13 marzo su un divanetto bianco di Porta a Porta – lei va in pellegrinaggio a piedi da Firenze a Monte Senario”.
Basta dare un’occhiata al Def e si scoprono cifre e scadenze diverse: a pagina 10 si parla di “ulteriori 13 miliardi per accelerare il pagamento dei debiti arretrati (già  avviato nel 2013-2014 con il pagamento di più di 47 miliardi ai fornitori della P.A.)”. I tempi? “Ottobre 2014″.
80 euro in busta paga — CE L’HA FATTA MA I TECNICI BOCCIANO LE COPERTURE
“Entro un mese diamo il percorso preciso su quanto e dove prendiamo i soldi per la riduzione di due cifre percentuali del cuneo fiscale”. E’ il 25 febbraio e Renzi parla così a Ballarò. La prima scadenza, quindi, è il 25 marzo.
Invece lunedì 10 il premier gioca d’anticipo: “Mercoledì per la prima volta si abbassano le tasse. Non ci crede nessuno? Lo vediamo” (Ansa, 10 marzo). Avevano ragione gli scettici, perchè il 12 Renzi si presenta in Cdm con una relazione e non con un testo di legge e in conferenza stampa fa una nuova promessa mostrando la slide: “+1000 euro netto all’anno a chi ne guadagna meno di 1500 al mese – Dal 1° maggio“. Dopo un tira e molla infinito per trovare le coperture, il 18 aprile il Cdm approva il decreto Irpef.
Ma i guai non sono finiti, perchè i tecnici del Servizio Bilancio del Senato, che analizzano il testo prima del passaggio in Aula, il 2 maggio evidenziano diverse criticità : l’aumento della tassazione sulle quote Bankitalia, utilizzato come copertura, pone dubbi di costituzionalità ; il minor gettito derivante dal taglio dell’Irap potrebbe essere maggiore dei 2 miliardi previsti; il testo prevede l’utilizzo di risorse attese dalla lotta all’evasione, ma “non è stata fornita alcuna informazione in ordine a eventuali strumenti o metodologie che si ipotizza di utilizzare per il raggiungimento dell’obiettivo” (Ansa, 2 maggio). Tradotto: “Le coperture non ci sono”.
E scatta la polemica con il presidente di Palazzo Madama Pietro Grasso. “I burocrati del Senato dicono il falso” accusa Renzi, con l’ex pm antimafia che risponde a tono: “Non discuta sulla nostra serietà ”.
Il carico ce lo mettono Forza Italia e Lega, che minacciano di querelare il premier. Ma il numero uno del Senato chiude la polemica: “Per me la lite con Renzi è finita lì”.
Taglio dell’Irap — TEMPI RISPETTATI, MA I TECNICI LO BOCCIANO
”Irap -10% per le aziende – Dal 1° maggio“, si legge sulla slide numero 24 mostrata in conferenza stampa il 12 marzo. Il 18 aprile il Cdm licenza il decreto Irpef: “Riduciamo anche l’Irap del 10% attraverso misure strutturali per le aziende private”, spiega Renzi (Agi, 18 aprile 2014), ma il taglio sarà  pienamente operativo solo dal 2015. Ma per i tecnici del Servizio Bilancio del Senato il minor gettito calcolato dal taglio dell’imposta, 2 miliardi, potrebbe essere sottostimato.
“1,5 miliardi per la tutela del territorio” — NON CE L’HA FATTA
12 marzo, Slide numero 21: “1,5 miliardi per la tutela del territorio – Dal 1° aprile“. Dell’argomento si parla nel Def, che è un documento di programmazione triennale, è vincolante per il governo ma non ha valore di legge e può essere modificato.
Ma per ora è solo un annuncio: il 22 aprile lo conferma il presidente della Commissione Ambiente, Ermete Realacci, che parla dello “sblocco di 1,5 miliardi già  stanziati per contrastare il dissesto idrogeologico annunciato dal governo” (Ansa, 22 aprile).
“3,5 miliardi per la sicurezza nelle scuole” — NON CE L’HA FATTA
”Un piano per le scuole — 3,5 miliardi — unità  di missione — per rendere la scuole più sicure e rilanciare l’edilizia”, si legge nella slide numero 20.
E’ il 12 marzo. Il 27, parlando ai parlamentari del Pd, fissa una data: “I cantieri partiranno a giugno e i 3,5 miliardi ci sono”.
Due settimane dopo, il premier è ancora più preciso: “Dal 15 giugno devono partire i cantieri in tutti i comuni” (Asca, 12 aprile). Qualche giorno dopo ribadisce: “Abbiamo tolto dal patto di stabilità ” questi interventi, “saranno 3,5 miliardi di euro” (Radiocor, 23 aprile).
Nel Def, tuttavia, i fondi scendono a quota 2 miliardi, come si legge a pagina 30. Se poi si va a guardare nel testo del decreto Irpef si scopre che per ora le risorse stanziate dall’articolo 48 (Edilizia Scolastica) non vanno oltre i 122 milioni per il 2014 e gli altrettanti del 2015. In tutto 244 milioni, non 3,5 miliardi.
Energia meno costosa per le imprese — NON CE L’HA FATTA
“Dal 1° maggio vi sarà  un taglio dei costi dell’energia del 10% per le pmi attraverso una rimodulazione del paniere della bolletta energetica” (Adnkronos, 12 marzo), prometteva il premier, mostrando la slide n. 25.
Di testi di legge non se ne sono ancora visti e del taglio dei costi si parla solo nel Def: “Riduzione di almeno il 10% del costo dell’energia delle imprese”, si legge a pagina 23 dove sono indicati anche i tempi: “Settembre 2014“.
“Il piano è a buon punto”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo, Federica Guidi: un decreto da 1,5 miliardi che, insieme a circolari ministeriali e atti di indirizzo per l’Autorità  dell’energia, dovrebbe arrivare entro maggio. L’entrata a regime del quadro normativo potrebbe arrivare in estate, ma “gli effetti si avranno entro fine 2015″ (Ansa, 30 aprile).
Auto blu all’asta — PROMESSA RISPETTATA A META’ E C’E’ CONFUSIONE SUI NUMERI
“100 auto blu all’asta dal 26 marzo al 16 aprile”, si legge nella slide 16 mostrata il 12 marzo. Il 26 marzo il governo parla “della vendita di 151 auto blu”.
Ma i numeri non tornano: nell’avviso di vendita del ministero dell’Interno si parla dell’alienazione di 70 vetture; in quello della Difesa le auto sono 52; 8 quelle dei Vigili del fuoco. Il totale fa 130. Non tornano a tal punto che il 25 aprile il governo annuncia: “Si conferma che tutte e 52 le vetture finora messe all’asta su Ebay sono state regolarmente aggiudicate”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.
Quindi a finire all’asta sono state finora 52 auto e non 100, nè 151. Poi il 28 aprile su eBay sono arrivate 9 Maserati blindate, per le quali all’8 maggio non era arrivata nessuna offerta. La notizia faceva il giro dei siti di informazione e il 9 maggio le 9 auto non erano nemmeno più sul sito di aste online.
Piano casa — IL DL E’ AL SENATO, MA LA COMMISSIONE BILANCIO HA DUBBI SULLE COPERTURE
Ne aveva parlato il 12 marzo: “Una casa per tutti — Sblocco del piano casa”, recitava la slide numero 23, senza indicare una data. Il 28 marzo il decreto legge numero 47 veniva pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Ma in Senato la Commissione Bilancio avanza numerosi dubbi sulle coperture: “Si va dalle norme che prevedono un taglio al fondo anti Tasi per finanziare il bonus affitti (la riduzione al 4xmille per il 2014 per gli immobili affittati a canone concordato e per quelli nei comuni con emergenza abitativa) a quelle relative alla lotta agli affitti in nero passando per la cedolare secca per i canoni concordati” (Ansa, 8 maggio).
Garanzie per i giovani — IL PIANO E’ PARTITO MA “IL RISCHIO PARALISI E’ ALTISSIMO”
“1,7 miliardi per garantire ai giovani (18/29 anni) entro 4 mesi dal titolo di studio il lavoro o il proseguimento degli studi — Dal 1° maggio”, recita la slide 28. Si tratta del programma Youth Guarantee — Garanzia Giovani dell’Ue.
Il piano è partito il 1° maggio, ma non mancano le difficoltà . Per metterlo in atto le Regioni devono firmare una convenzione con il ministero del Lavoro, ma in poche lo hanno fatto: ”Ad oggi sono state firmate quelle con Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Sardegna, mentre sono già  pervenute quelle di Toscana e Veneto, che saranno firmate nei prossimi giorni”, annunciava il 27 aprile il ministro Poletti (Asca, 27 aprile).
Cinque su 20. “Il rischio paralisi è altissimo”, spiegano i ricercatori dell’osservatorio Adapt: “Il sito web nazionale messo a punto per aderire al programma — si legge nel bollettino 155/maggio 2014 — non è ancora pienamente attivo, la campagna di comunicazione per la diffusione del piano non è ancora stata avviata e solo poche Regioni hanno firmato una Convenzione con il Ministero del lavoro“.
Eppure molte delle risorse a disposizione sono già  state spese per la messa a punto del portale”. Non solo: se Renzi parlava di 1,7 miliardi, i fondi sono di meno: il sito del ministero parla di “1,5 miliardi“.
Riforma delle Province — APPROVATA, MA AUMENTANO LE POLTRONE
Le Province sono state riformate (e non abolite) il 3 aprile con l’ok definitivo della Camera ddl Del Rio.
La riforma non porta la firma di Matteo Renzi (il testo era stato presentato il 20 agosto 2013 dal governo Letta), che tuttavia il giorno del sì del Senato sparava: “Tremila posti in meno per i politici” (Asca, 26 marzo).
Non è così, perchè il testo approvato aumenta le poltrone nei comuni: “Per i comuni con popolazione fino a 3.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da dieci consiglieri e il numero massimo degli assessori è stabilito in due; per i comuni con popolazione superiore a 3.000 e fino a 10.000 abitanti, il consiglio comunale è composto, oltre che dal sindaco, da dodici consiglieri e il numero massimo di assessori è stabilito in quattro”, si legge. In pratica a fronte del taglio di 2.159 poltrone con la riforma delle Province, aumentano i seggi per i consiglieri (pari a 26.096) e i posti da assessore (+5.036) dei Comuni fino a 10 mila abitanti.

Marco Quarantelli
(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: governo, Renzi | Commenta »

FORZA ITALIA, LA DE MARTINI ATTACCA LA RONZULLI: “SEI IN LISTA PERCHE’ ORGANIZZAVI LE FESTE DI BERLUSCONI, L’EUROPA TI SERVE PER L’IMMUNITA’ PARLAMENTARE”

Maggio 15th, 2014 Riccardo Fucile

DE MARTINI: “LA RONZULLI MI HA MINACCIATA, RICATTA BERLUSCONI ALTRIMENTI NON SAREBBE IN LISTA”… RONZULLI: “MI STAI SPUTTANANDO, TI QUERELO”

Nemmeno il tempo di archiviare la querelle barese tra la D’Addario e la Montereale o quella napoletana tra la Criscuolo cosentinian-scajoliana e la Pascale (la Criscuolo: “Io sono più femmina della Pascale”), che grazie alla Zanzara radiofonica di Radio 24 si apre un fronte clamoroso tra due candidate azzurre per le Europee, entrambi parlamentari uscenti di Strasburgo: Susy De Martini e Licia Ronzulli.
La prima è un medico genovese che ha ripudiato il Ppe a favore del gruppo conservatore di Cameron.
La seconda fu indicata dalla già  citata Montereale come addetta allo smistamento delle ragazze durante le feste del Drago malato di satiriasi (l’ex moglie Veronica dixit).
E proprio il riferimento a quest’ultimo dettaglio ha scatenato la De Martini: “Dentro Forza Italia sono un ufo, non appartengo al cerchio magico e non sono nemmeno figa. Il partito appoggia persone diversamente meritevoli come Licia Ronzulli che non ha un curriculum e organizzava feste a Villa Certosa, ma in Europa non ci sono feste da organizzare. Ho ricevuto una telefonata dalla Ronzulli. Era incazzata come una biglia, mi ha insultato e ha detto che è molto vicina al Dottore, così chiama Berlusconi, e per questo avrei avuto delle conseguenze pesanti. Ma io non mi faccio certo minacciare dalla signora Ronzulli”.
Di qui l’accusa pesantissima, che di striscio colpisce anche Lara Comi: “I coordinatori locali del partito appoggiano queste ragazze belle e giovani che non hanno merito, la Ronzulli e anche Lara Comi. Ci vorrebbero gli osservatori internazionali. La Ronzulli è stata messa in lista per avere l’immunità  parlamentare perchè è coinvolta nel processo Ruby. Persone del genere non possono rappresentare il nostro Paese, in questi cinque anni non ha fatto nulla, non pervenutat.Tirata in ballo la Ronzulli si fa viva in diretta   alla radio e tenta di frenare la rivale interna nella corsa alle preferenze, circoscrizione del nord-ovest: “Stiamo offrendo un pessimo spettacolo, non ti ho insultato e fino all’altro giorno andavamo a braccetto. E non ho bisogno dell’immunità  parlamentare. Io non sputtano i colleghi come fai tu”. La De Martini non deflette: “E allora perchè mi hai telefonato? La Ronzulli organizzava le feste a Villa Certosa come la Minetti ad Arcore, sentitevi le intercettazioni. Io non voglio persone impreparate in Europa”.
Il gioco si fa durissimo. Ribatte la Ronzulli: “Se continua così il passo successivo è la querela, mi stai sputtanando. Io il nome di Berlusconi non l’ho mai utilizzato, non sono indagata e non ho un processo. Il merito lo decidono gli elettori, vai a cercare i tuoi elettori”. La De Martini se ne esce con un’accusa gravissima: “Ronzulli ricatta Berlusconi, altrimenti non capisco come possa essere candidata. Lei, Comi e Matera erano tra quelle che Veronica Lario chiamò ciarpame senza pudore. Molte furono tolte dalle liste, loro sono rimaste

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Forza Italia | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.794)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (34.976)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Ottobre 2025 (272)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Maggio 2014
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Apr   Giu »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • MELONI VOLA SUL NUOVO GULFSTREAM, IL JET DA VIP DA 77 MILIONI DI EURO
    • I CONCORSI TRUCCATI, IL PRIMARIO CHE GIOCA A GOLF, LA DIRIGENTE CHE VA DALL’ESTETISTA
    • “REPUBBLICA” VERSO LA VENDITA AI GRECI DEL GRUPPO KYRIAKOU?
    • IL MINISTRO SCHILLACI NOMINA IL PARISI SBAGLIATO ALLA COMMISSIONE ANTIDOPING
    • IL BUSINESS DELLA PRESUNTA DIFFAMAZIONE ONLINE: “MI HAI DATO DEL CRETINO, PAGA 2.500 EURO”
    • LA GRANDE SCONFITTA DELLA LEGA IN TOSCANA: “VANNACCI HA DISTRUTTO IL PARTITO”
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA