Destra di Popolo.net

MAGALLI, L’UOMO DEL NAZARENO AL QUIRINALE

Gennaio 23rd, 2015 Riccardo Fucile

NELLA REPUBBLICA DEL CAZZEGGIO LA SUA CANDIDATURA DIVENTA CREDIBILE, VISTO CHI SAREBBERO I NOMI “ACCREDITATI”

Cosa spinge migliaia di italiani a volere Giancarlo Magalli al Quirinale?
Nascono pagine di Facebook a sostegno della sua candidatura. E la consultazione lanciata tra i lettori di un importante giornale di opposizione per individuare un Presidente da scagliare tra i piedi della Casta non vede al primo posto i giuristi Rodotà  e Zagrebelsky, ma il presentatore per famiglie.
Dai «Fatti Vostri» al «Fatto Quotidiano».
Di Magalli si ignorano le opinioni politiche. E la sua ironia bonaria, in un Paese che pratica l’estremismo anche nella comicità , gli ha impedito di diventare personaggio. La scalata al Colle nasce come scherzo goliardico, alimentato da un video satirico dove il candidato coniava il tormentone «turbofregna».
Ma oramai il meccanismo pare sfuggito di mano e Magalli è diventato un pretesto o addirittura un simbolo.
Tanto più provocatorio quanto meno lo è la sua immagine pubblica, con quel sorriso e quel colletto entrambi sempre perfettamente stirati.
Lui è l’italiano medio, dentro gli schemi ma fuori dai giochi.
E in una fase di disgusto generalizzato per l’establishment, la sua carenza di requisiti finisce per fare curriculum.
Si è pure scoperto che al liceo era in classe con Draghi e Montezemolo.
Venne bocciato (sembra che Draghi non passasse i compiti), ma recuperò l’anno in una scuola privata del Nazareno, nelle stanze in cui Renzi e Berlusconi hanno sottoscritto l’omonimo patto.
Come ogni cosa, in questa Repubblica fondata sul cazzeggio, col passare dei giorni l’ipotesi di una presidenza Magalli comincia ad apparire plausibile o comunque non scandalosa, specie quando si leggono certi altri nomi.

Massimo Gramellini
(da “La Stampa”)

argomento: Costume | Commenta »

GIUSTIZIA PER GREEN HILL, TRE CONDANNE: “NELL’ALLEVAMENTO MORIRONO 6023 BEAGLE”

Gennaio 23rd, 2015 Riccardo Fucile

UN ANNO E SEI MESI A GHISLANE RONDOT, CO-GESTORE DELLA MARSHALL E A RENZO GRAZIOSI, VETERINARIO, UN ANNO AL DIRETTORE ROBERTO BRAVI

La prima sezione penale del tribunale di Brescia ha condannato tre dei quattro imputati nel processo Green Hill, l’allevamento di cani beagle destinati alla sperimentazione scientifica, chiuso a Montichiari nell’estate 2012.
Condannati ad un anno e sei mesi Ghislane Rondot, co-gestore di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group, e Renzo Graziosi, veterinario. Un anno al direttore Roberto Bravi.
Gli imputati erano accusati di maltrattamento e uccisione di animale.
Il 12 gennaio il pm Ambrogio Cassiani aveva chiesto la condanna dei quattro imputati: tre anni per Rondot e due per Bernard Gotti (oggi assolto), co-gestori di Green Hill 2001 della Marshall Bioresources e della Marshall Farms Group.
La pubblica accusa poi aveva chiesto una condanna di due anni per Roberto Bravi e di tre anni e sei mesi per Renzo Graziosi, rispettivamente direttore e veterinario dell’allevamento
“All’interno di Green Hill c’era una strategia precisa — aveva detto il pm Cassiani nel corso della sua requisitoria — non c’era alcun interesse a curare i cani malati. Le cure avrebbero potuto alterare i parametri per la sperimentazione. I cani andavano quindi sacrificati“.
Secondo l’accusa sarebbero stati 6.023 i cani beagle morti all’interno di Green Hill dal 2008 al 2012 contro i 98 morti successivamente al sequestro dell’allevamento. Quando il 12 novembre scorso si era aperto il processo fuori dal tribunale si erano ritrovate alcune famiglie che hanno adottato i cani.
Il Tribunale non aveva ammesso come parti civili Legambiente nazionale e Legambiente Lombardia oltre a Oipa e associazione Vita da cani, mentre era state ammesse Lav, Leal, Lega nazionale difesa del cane ed Enpa.
“La sentenza di condanna di Green Hill è un riconoscimento a tutte e tutti coloro che in tanti anni hanno partecipato a manifestazioni a Montichiari e in tante altre parti d’Italia e del mondo, hanno digiunato, firmato petizioni, realizzato inchieste giornalistiche, presentato denunce, scavalcato barriere fisiche e ideologiche che difendevano l’indifendibile” dice Così Gianluca Felicetti, presidente di Lav.
Il tribunale ha disposto un risarcimento di trentamila euro per la Lav disponendo anche il divieto per i condannati di allevare cani per i prossimi due anni.

(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: Giustizia | Commenta »

VIAGGI E OSTRICHE NEGLI SCONTRINI DELLA LEGA: IPOTIZZATO IL REATO DI PECULATO PER IL VICE DI SALVINI

Gennaio 23rd, 2015 Riccardo Fucile

CONTESTATE GITE NEI GIORNI FESTIVI E UN CENONE DI CAPODANNO AI TRE CONSIGLIERI REGIONALI DELA LIGURIA

Giustificate come rimborsi legati all’attività  istituzionale ci sono viaggi in montagna, una mangiata di ostriche al Cafè de Turin di Nizza e numerose gite fuori porta, nei weekend, a Pasqua, il 25 aprile e il Primo Maggio.
Lavoravano senza guardare il calendario i consiglieri della Lega Nord, come parrebbe suggerire anche un cenone di Capodanno, pagato con soldi dei contribuenti.
A far luce sui bilanci del Carroccio è la relazione che la Guardia di Finanza ha inviato alla Procura alcuni giorni fa.
Nel calderone dei conti leghisti c’è più di uno scontrino difficile da spiegare, per lo più pasti e soggiorni (spesso nei fine settimana o in giornate festive) in Italia e all’estero.
La relazione ora mette nei guai anche i rappresentanti del partito del Nord in Regione, Francesco Bruzzone, il nuovo capogruppo Maurizio Torterolo ed Edoardo Rixi, capogruppo nel periodo sotto esame, nonchè vicesegretario nazionale del movimento e scelto da Matteo Salvini come candidato governatore alle prossime elezioni liguri.
Le Fiamme Gialle li ha denunciati nell’ambito dell’inchiesta sulle spese pazze per peculato. In un caso viene ipotizzato anche il reato di falso, per la modifica di alcune ricevute.
La gestione contestata va dal 2010 al 2012.
L’elenco di voci sospette è lungo.
Si va dai pernottamenti in località  montane come Courmayeur, in Valle D’Aosta, e Limone, in Piemonte, a un agriturismo per due a Cogne, passando per alberghi in città  d’arte come Venezia e Pisa.
Ad attirare l’attenzione dei militari sono soprattutto le date delle ricevute, che spesso collocano i viaggi al sabato e domenica.
Nel budget regionale sono finiti anche 84 scontrini in uno stesso ristorante di Savona, cene a Mondovì, menù per bambini, pranzi a Pasqua, Epifania e Ferragosto, e una notte passata in un motel di Broni, in Provincia di Pavia.
Altro capitolo invece riguarda i regali di Natale, altra questione che aveva già  pesato su altri partiti coinvolti nella stessa indagine: agende, libri, grappe e bottiglie di spumante sono state pagate dai cittadini.
Gli acquisti vanno dalle poche centinaia di euro fino ad oltre 10mila euro.
La linea fin qui adottata dalla Procura ha quasi sempre messo nel mirino i capigruppo titolari della rendicontazione nelle annualità  in cui c’erano spese «anomale» (Rixi è stato uno di questi,enon va dimenticato che la Lega alterna con una certa regolarità  l’incarico): l’ultimo, in ordine di tempo, era stato Antonino Miceli del Partito democratico, chiamato a rispondere di peculato poichè le uscite dal tesoretto dem alimentato con fondi pubblici non erano “tracciabili” singolarmente.
Ancora: nell’aprile di quest’anno già  la Corte dei conti- branca contabile della magistratura – aveva stigmatizzato il comportamento della Lega Nord in materia di rimborsi.
Il Carroccio ha restituito buona parte dei denari dopo le prime contestazioni, ma potrebbe non essere sufficiente sul piano penale
Fino a questo momento sono 17 (di cui 14 fra consiglieri, o ex, regionali) le persone indagate nell’affaire spese pazze.

(da “il Secolo XIX“)

argomento: LegaNord | Commenta »

LA LOBBY DELLE ASSICURAZIONI HA UN NUOVO AMICO: MATTEO

Gennaio 23rd, 2015 Riccardo Fucile

MENO RISARCIMENTI E NORME CHE FAVORISCONO E COMPAGNIE

Il 20 febbraio arriveranno in Consiglio dei ministri un bel po’ di leggi e decreti.
Lo ha promesso martedì Matteo Renzi citando — tra gli altri — il ddl Concorrenza scritto da Federica Guidi. E qui c’è un problema.
A giudicare dalla bozza in possesso del Fatto Quotidiano, infatti, al ministero dello Sviluppo hanno svuotato i cassetti di vecchie norme già  respinte dal Parlamento: ci si riferisce, in particolare, a quelle in materia di Rc Auto, che al solito sembrano uscite dalla penna di un funzionario dell’Ania, la Confindustria delle assicurazioni.
Diminuire i risarcimenti: l’ossessione di un decennio
Anche nel disegno di legge di Renzi c’è una norma che Ania tenta di far approvare almeno dall’ultimo governo Berlusconi: un taglio drastico sui risarcimenti per i macrodanni (cosette permanenti come la perdita di un arto o la morte).
Un breve riassunto: il Codice delle assicurazioni entrato in vigore nel 2006 delegava il governo a stilare tabelle nazionali con i valori del risarcimento entro 24 mesi (la delega scadeva a gennaio 2008).
Quelle per i microdanni (da 1 a 9 punti) arrivarono quasi subito, le altre (da 10 a 100 punti) finirono disperse: a delega già  morta ci provò nell’agosto 2011 l’ex Cavaliere e all’inizio del 2012 Mario Monti con un apposito Dpr su tabelle elaborate dai tecnici del ministero dello Sviluppo.
Il motivo di questo improvviso risveglio è semplice: proprio nel 2011 la Cassazione aveva stabilito che le tabelle nazionali già  esistono e sono quelle — compilate in maniera scientificamente impeccabile — dal Tribunale di Milano.
Solo che alle assicurazioni non piacciono: con quelle si paga troppo e infatti quelle del ministero tagliano i risarcimenti fino al 50%.
Ora il ddl Guidi-Renzi riprova laddove fallirono i padri e, pur di fare un favore alle assicurazioni, in tre righe tenta di resuscitare una delega al governo scaduta da sei anni.
Il colpo di frusta: quando una parola è di troppo
In principio fu Monti, ma ora Renzi supera e corregge il maestro: nessuno dovrà  mai risarcire un “colpo di frustra”.
È andata così. Quando inizia la crisi le assicurazioni vanno in sofferenza, poi tornano agli utili con una cura semplice: aumento dei prezzi e abbattimento dei risarcimenti.
A quest’ultima parte ci ha pensato il governo tecnico, che a inizio 2012 stabilì che i danni di lieve entità  vanno risarciti solo se in presenza di un “accertamento clinico strumentale obiettivo”.
Che significa? I medici legali delle compagnie non riconoscono mai i piccoli danni tipo il “colpo di frusta” e all’assicurato resta l’unica scelta di fare esami assai costosi per un risarcimento che potrebbe persino non coprirli.
Risultato: quel capitolo è passato dal costare alle compagnie 2,7 miliardi l’anno a poco più di uno.
E che facevano, nel frattempo, i costi per gli utenti? Ovviamente aumentavano.
La legge di Monti, però, lasciava ancora qualche spazio all’autonoma scelta del medico e qui arriva il ddl di Renzi: nessuno spazio alla constatazione “visiva” del danno.
O fai gli esami clinici o niente soldi.
Gli avanzi di Letta: quando i renziani erano contro
Altre norme presenti nel ddl Concorrenza vengono dritte dritte da un decreto del governo di Enrico Letta: all’epoca i renziani in Parlamento (assai meno di oggi) provvidero a far stralciare quelle norme, oggi il loro capo si appresta a ripresentarle.
L’impianto propagandistico è lo stesso: vi faremo risparmiare il 25%.
Poi magari non sarà  proprio così, intanto le assicurazioni si prendono i loro vantaggi. Le compagnie — dice il testo — devono applicare “sconti significativi” a chi ad esempio fa montare la scatola nera sulla sua auto (peccato che i costi di installazione e funzionamento siano a carico del cliente).
Altro cavallo di battaglia dell’Ania presente nel nuovo testo è il cosiddetto “risarcimento in forma specifica” (si fa riparare la macchina da un carrozziere scelto dall’assicurazione): questo — oltre a far diventare i 15 mila carrozzieri italiani dei terzisti delle compagnie — lascia all’assicurazione la scelta sulle modalità  di riparazione. Tradotto: tra due soluzioni tecniche, il carrozziere convenzionato sceglierà  sempre quella meno costosa per i suoi datori di lavoro.
E c’è pure lo sconto se si accetta il divieto di cessione del diritto al risarcimento: quando cioè il carrozziere ripara la macchina e poi è lui a vedersela con la compagnia (anche qui il problema è la qualità  tecnica delle riparazioni e la valutazione del costo del lavoro dell’artigiano).
Un mercato inefficiente, che verrà  lasciato com’è
Dalla liberalizzazione di metà  anni Novanta al 2012 i sinistri sono diminuiti del 40%, mentre i costi per l’utente — dice uno studio Adusbef — aumentavano del 245% (da 391 a 1.350 euro).
Risultato: il 10% del parco auto circolante non ha l’assicurazione. Secondo la stessa Ania, l’indice dei sinistri è calato dal 15% di vent’anni fa al 6,3% del 2013.
Com ’è possibile allora che le polizze siano sempre salite?
Le truffe c’entra poco.
Spiega l’Antitrust: “Il settore della Rc Auto in Italia è un mercato con debole tensione competitiva”, in cui “le inefficienze vengono trasferite sui premi, con le imprese più efficienti che preferiscono realizzare margini più elevati anzichè competere”.
E infatti, laddove in Francia una quarantina di compagnie si contendono i clienti, in Italia i primi tre gruppi — Unipol/Fon-sai, Allianz e Generali — si dividono oltre i 2/3 del mercato.
Di questo, ovviamente, il ddl Concorrenza non si occupa.

Marco Palombi
(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: denuncia | Commenta »

SE IN CINA IL PRESIDENTE GUADAGNA 1.600 EURO

Gennaio 23rd, 2015 Riccardo Fucile

XI JINPING ROMPE IL SILENZIO SUL SUO STIPENDIO E LO RITOCCA DEL 62%… MA IL POPOLO LO APPLAUDE

Se un leader politico occidentale si auto-aumentasse lo stipendio del 62%, è comprensibile che per contenere la folla inferocita dovrebbe ricorrere all’esercito.
Se lo fa il presidente della Cina, invece, fa quasi tenerezza e la gente applaude.
Xi Jinping e i sei membri permanenti del Politburo, dopo dodici anni, hanno aggiornato la paga alla realtà  della seconda economia mondiale.
Il compenso è passato dall’equivalente di mille euro al mese a 1.580.
Il leader più influente del pianeta guadagnerà  così 19.207 euro all’anno, assai meno di quanto percepiscono mensilmente presidenti e primi ministri del G20.
Dettagli sulla retribuzione dei dirigenti comunisti rappresentano un’eccezione.
I media cinesi questa volta ricordano che nel 2007 l’ex presidente Hu Jintao guadagnava 274 euro al mese, arrivati a mille solo a fine mandato.
Il reddito del “nuovo Mao” corrisponde oggi a circa il doppio di quello medio di un residente a Pechino, al quadruplo dello stipendio di un operaio che fa gli straordinari nel Guangdong.
Nulla però in confronto alle indennità  d’oro che in Occidente vengono riconosciute per legge anche ad assessori e sindaci di Comuni che non contano i residenti di un solo quartiere della capitale cinese.
I media di Stato sottolineano che il presidente Usa, Barack Obama, percepisce un’indennità  annua pari a 345mila euro, oltre venti volte più alta di quella del collega cinese se sommata ai fondi per viaggi e rappresentanza.
Il premier giapponese Shinzo Abe guadagna ancora di più, circa 30mila euro al mese, mentre il presidente russo Vladimir Putin è accreditato ufficiosamente di quasi 17mila euro mensili.
Record imbattibile, quello del primo ministro di Singapore, Lee Hsien Loong, che due anni fa si è ridotto lo stipendio annuo a 1,8 milioni di dollari.
Il proletario “compagno Xi”, nonostante il maxi-aumento, non può certo permettersi il lusso e gli eccessi che stordiscono il nuovo simbolo del capitalismo asiatico.
Una cena, in un ristorante alla moda di Pechino e Shanghai, costa già  più del reddito mensile presidenziale.
La propaganda di Stato rompe così il silenzio sul potere solo per annunciare che salari più alti compenseranno milioni di funzionari pubblici, tenuti in cambio a rendere trasparenti i beni propri e dei famigliari.
La battaglia per la trasparenza dei patrimoni accumulati dai dirigenti rossi, spesso miliardari, negli ultimi anni è costata il carcere a decine di attivisti e di avvocati.
I tesori nascosti all’estero dai parenti dell’ex premier Wen Jiabao, ma pure da quelli dello stesso Xi Jinping, sono stati al centro di inchieste, censurate, dei media stranieri
Pubblicando i redditi “low cost” dei nuovi leader, il potere cinese punta ora a confermare l’appartenenza popolare dei dirigenti, a garantire compensi con cui sia possibile vivere onestamente e a rilanciare la guerra dei riformisti contro la corruzione che ha contagiato i falchi della sinistra neo-maoista.
Un burocrate comunista fino a ieri guadagnava quanto un operaio, o un contadino, ossia l’indispensabile per la sopravvivenza.
Difficile da giustificare il boom dei consumi e del lusso in metropoli con un costo della vita ormai pari a quello di Usa e Ue.
L’aumento degli stipendi pubblici, che restano doppi rispetto a quelli del settore privato, per la prima volta permetterà  inoltre allo Stato il prelievo dei contributi per la pensione, primo passo verso la costruzione di un welfare cinese.
A Pechino lo slogan è «paghe più alte, furti più bassi».
Tutto da dimostrare: ancorchè vero, miracolo impossibile da esportare.

Giampaolo Visetti
(da “La Repubbica”)

argomento: Esteri | Commenta »

I DUBBI DEGLI ANALISTI SUL BAZOOKA DI DRAGHI

Gennaio 23rd, 2015 Riccardo Fucile

SUCCESSO SICURO? PER GLI ECONOMISTI BAGIONI E DE NARDIS L’EFFETTO SULLA VITA REALE POTREBBE NON ARRIVARE

Funzionerà ? Dopo l’annuncio di Mario Draghi sul maxi-piano di acquisto di titoli di Stato da parte della Banca centrale europea, questa è la domanda obbligata.
La risposta giusta, ovviamente, non c’è.
Per averla bisognerà  attendere almeno l’estate, quando il “bazooka” del presidente della Bce avrà  iniziato già  da qualche mese a inondare di liquidità  i Paesi dell’Eurozona e si vedranno — o meno — i primi effetti sull’economia reale: discesa dei tassi di interesse, deprezzamento dell’euro (e conseguente aumento delle esportazioni), risalita dell’inflazione, crescita dei consumi.
Ma economisti e analisti, pur apprezzando le dimensioni del programma presentato da Draghi, hanno diversi dubbi sul fatto che il “motore” dell’area della moneta unica sia pronto a ripartire in quarta e che quindi il “quantitative easing” (allentamento quantitativo) in salsa europea possa avere lo stesso successo di quello messo in campo dalla Federal Reserve statunitense tra il 2009 e il 2014.
Ad alimentare il pessimismo è innanzitutto il fatto che alcuni dei canali di trasmissione della politica monetaria alla vita reale delle persone, delle aziende e degli Stati potrebbero rivelarsi “ostruiti”.
“In Europa, e in Italia in particolare, il sistema economico è molto “bancocentrico“: le imprese si finanziano soprattutto ricorrendo al credito bancario, mentre fanno molto meno ricorso all’emissione di azioni e obbligazioni rispetto a quanto avvenga negli Stati Uniti”, spiega Angelo Baglioni, docente di Economia all’università  Cattolica.
“Di conseguenza il calo dei tassi sui bond comporterà  per le nostre aziende meno vantaggi”. L’allentamento quantitativo ha tra gli effetti sperati anche una maggiore facilità  ad ottenere prestiti, ma questo dipende in gran parte dalla volontà  degli istituti di credito.
In più, secondo Baglioni, anche la cinghia di trasmissione che passa attraverso un aumento dei consumi privati e degli investimenti potrebbe rivelarsi “arrugginita”.
Perchè le famiglie europee tendono storicamente a risparmiare più di quelle americane. Di conseguenza, anche se per effetto dell’aumento del valore delle case e delle attività  finanziarie si ritroveranno più ricche non è detto che inizino a comportarsi da cicale contribuendo a rimettere in moto l’economia.
Molto dipenderà  dal miglioramento o meno delle loro aspettative sul futuro.
E dall’andamento del mercato del lavoro.
Pesa, poi, il ritardo con cui la decisione è stata presa: il lungo braccio di ferro con la Germania e con gli altri Paesi del Nord Europa, riluttanti all’idea che Francoforte si sobbarcasse il rischio di subire perdite in caso di default degli Stati meno “virtuosi”, ha fatto perdere mesi preziosi durante i quali l’inflazione è scesa sottozero.
Così come le aspettative sull’andamento futuro dei prezzi, che spesso risultano addirittura più importanti del loro livello attuale.
E, alla fine, Draghi ha dovuto accettare il compromesso di lasciare sul groppone delle banche centrali nazionali l’80% di quei rischi.
“Una concessione ai falchi“, l’ha definita Donato Masciandaro, ordinario di Economia politica all’università  Bocconi.
Sergio De Nardis, capo economista di Nomisma, ritiene che il presidente della Bce avrebbe preferito optare per la centralizzazione dei rischi: “La stessa linea espressa più volte fa dal governatore di Bankitalia Vincenzo Visco, secondo il quale scaricare i rischi sui singoli Paesi equivale a dare il via a una nuova frammentazione finanziaria dell’Eurozona”.
Il pericolo, dice De Nardis a ilfattoquotidiano.it, è che questa concessione a Berlino possa limitare l’efficacia dell’operazione: “Può essere che gli spread si riducano meno di quanto sperato, perchè i mercati leggeranno questa decisione come un’incrinatura nella politica monetaria comune”.
Tuttavia, il punto interrogativo vero secondo De Nardis è un altro: “Questo piano era indispensabile, ma non è detto che ora sia sufficiente. La situazione dell’Eurozona si è molto deteriorata e siamo in quella che si definisce “trappola di liquidità ”: tassi bassi che però non bastano per stimolare investimenti e consumi. Per ripartire servono, oltre alla politica monetaria, altre misure di sostegno alla crescita. A partire da politiche fiscali più espansive, che però i Paesi che avrebbero potuto — vedi la Germania — non hanno voluto fino adesso mettere in atto. Mentre altri non hanno potuto a causa dei vincoli europei. Da questo punto di vista le recenti linee guida della Commissione sulla flessibilità  sono un piccolo passo avanti, ma è ancora troppo poco”.
Ciliegina — avvelenata — sulla torta, la forte avversione al rischio dei risparmiatori europei.
Restii a investire i risparmi in azioni o altri strumenti finanziari redditizi ma rischiosi.
E molto più propensi a comprare titoli di Stato, anche ora che non rendono quasi nulla. Una caratteristica che non contribuisce certo a far ripartire il mercato.

Chiara Brusini
(da “il Fatto Quotidiano“)

argomento: economia | Commenta »

Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (234)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.222)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.587)
    • criminalità (1.403)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.532)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.079)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.790)
    • governo (5.804)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.394)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.413)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.188)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (36.076)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.685)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Dicembre 2025 (58)
    • Novembre 2025 (668)
    • Ottobre 2025 (651)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (641)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (578)
    • Novembre 2017 (633)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (287)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (207)
    • Giugno 2011 (263)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (233)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Gennaio 2015
    L M M G V S D
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728293031  
    « Dic   Feb »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • SE L’ULTIMO GIGANTE BIANCO SI PIEGA ALLA CRISI CLIMATICA
    • LA DEMOCRAZIA DA RICOSTRUIRE
    • IL 68% DEGLI ADOLESCENTI NON SI ARRUOLEREBBE IN CASO DI GUERRA
    • MIGRANTI, CENTRI IN ALBANIA, GOVERNO DENUNCIATO ALLA CORTE DEI CONTI PER DANNO ERARIALE: “FINO A 18 VOLTE I COSTI SOSTENUTI IN ITALIA”
    • MULTINAZIONALI, I PROFITTI NASCOSTI: ECCO QUANTO SOLDI PERDIAMO
    • LE VILLE DI SALVINI E MELONI, LE DIMORE DI DURIGON E RENZI: TUTTI GLI AFFARI IMMOBILIARI DI CHI VA AL GOVERNO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA