Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
“SALVINI NON RIESCI NEANCHE A GARANTIRE LA SICUREZZA DEI TUOI ISCRITTI, AVETE RUBATO, VIVETE DI MENZOGNE E SULLA PAURA, NOI NON DIMENTICHIAMO”
Il blog di Anonymous Italia ha annunciato di aver effettuato un attacco hacker ai siti di Matteo
Salvini e della Lega Nord: decine di giga di email degli iscritti ai siti sono state messe online.
La notizia dell’attacco è rimbalzata anche su cyberguerrilla.org, dove la stessa rivendicazione è pubblicata in lingua inglese.
Ecco la presentazione:
Salvini, vuoi diventare il premier della Nazione, ma a causa della tua incompetenza, nemmeno gli iscritti al tuo blog possono stare tranquilli.
Il tuo colpevolizzare gli immigrati per ogni cosa, serve solo a nascondere la mancanza di una politica forte da parte tua che guardi al futuro.
Siete incompetenti, dei dilettanti allo sbaraglio, non avete mai fatto e voluto fare veramente qualcosa per il paese, giocando invece sulle paure delle persone per una manciata di seggi in parlamento
La vostra politica è fallimentare sotto ogni punto di vista, avete rubato puntando su menzogne, e dimostrandovi peggiori di quelli che dovevate sostituire e per questo motivo abbiamo deciso di rendere pubbliche più di 70.000 email dei tuoi iscritti e non solo, anche email personali, un dump gentilmente preso dagli amici di #anonplus, perchè voi capiate che la sicurezza alla quale dovete fare attenzione non è solo sulle strade, ma anche in rete, e la guerra ora si combatte su fronti molto più subdoli.
Noi siamo vigili, noi non dimentichiamo la storia, e vi staremo col fiato sul collo ogni qualvolta voi continuerete con la vostra malafede.
Avete voluto usare la rete, senza nemmeno comprendere cosa fosse, ma tutti i nodi prima o poi vengono al pettine, e noi siamo qui ad aspettarvi.
We are Anonymous.
We are legion.
We do not forgive.
We do not forget.
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
INSULTI AI VOLONTARI, MINACCE DI MORTE: QUESTA E’ LA FOGNA RAZZISTA A PIEDE LIBERO CHE INFANGA LA DESTRA
Non solo svastiche sui monumenti, ma anche insulti e minacce ai volontari e agli ospiti del centro Baobab Experience che da anni, in diverse sedi, si occupa dei migranti. “Daremo fuoco a voi e ai vostri negri” è quello che si sono sentiti gridare da alcune persone in “parata” davanti all’ingresso del centro Baobab.
“I difensori della patria sono venuti di nuovo a farci visita. Non per portare cibo, o tende, o per un servizio giornalistico, ma per gridarci questo e minacciare le volontarie e i ragazzi ospiti del nostro presidio che in quel momento si trovavano all’ingresso del campo — scrivono gli attivisti di Baobab Experience sulla pagina Facebook – “A pochi giorni dalle svastiche ricamate con la bomboletta spray da sedicenti epigoni di Ludwig, siamo costretti a sorbirci il peggio del campionario. Insulti razzisti, sessismo d’accatto (‘puttana sei una puttana’ ripetevano a una volontaria), riprese col telefonino delle auto e dei presenti in quel momento, intimidazioni e minacce”.
I volontari del Baobab però non si lasciano abbattere nè spaventare dalle minacce: “Continueremo a fare quello che facciamo, che abbiamo fatto in Via Cupa, al Verano, a piazzale Spadolini, e che oggi facciamo a Piazzale Maslax. Abbiamo centocinquanta ‘negri a cui dare fuoco’, al campo, ma per scaldarli mentre le temperature vanno a picco. Abbiamo tre pasti da servire ogni giorno, tende e sacchi a pelo da procurare, malati e vittime di tortura da far visitare, pratiche di assistenza legale da mandare avanti, curriculum da scrivere per la ricerca di lavoro, attività sociali e sportive da mettere in piedi. Lo facciamo ogni giorno, con la grande partecipazione delle migliaia di cittadini di questa città che, da più di due anni, continuano a sostenerci per mantenere vivo un piccolo spazio di umanità che nessuna minaccia ci dissuaderà dal continuare a presidiare, in attesa che le istituzioni si decidano a fare il loro mestiere”.
Gli attivisti hanno inoltre invitato la cittadinanza a partecipare alla giornata di manutenzione del campo, la prossima domenica. “Farà freddo, pare, e sarà un motivo in più per essere presenti. C’è del lavoro da fare, per rinforzare le tende e risistemare le attrezzature. Siete tutti invitati per un tè caldo e una merenda, dalle 3 alle 6 del pomeriggio, dentro al gazebo, insieme ai volontari e ai nostri ospiti. Venite a farci compagnia, a darci una mano, se volete, e soprattutto a scambiare quattro chiacchiere con i nostri ospiti. È la migliore risposta che questa città continua a saper dare a chi ogni tanto ha l’impellente necessità di uscire dalla propria fogna”.
(da agenzie)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
E NEL 90% SONO PIUTTOSTO LE VITTIME DI UN REATO… IL BILANCIO DELLA POLIZIA SMENTISCE I LUOGHI COMUNI E LE BALLE DIFFUSE DA CHI VUOLE LA GUERRA CIVILE IN ITALIA
Nel 2017, rispetto al 2016, secondo fonti ufficiali della polizia di Stato e del commissariato, sono
diminuiti di oltre il 20% i reati commessi dalle persone migranti. I quali, nonostante la percezione di insicurezza lamentata da molti residenti di Ventimiglia, nel 90% dei casi hanno inoltre visto protagonisti migranti anche tra le vittime.
In totale, considerando ovviamente solo i reati propriamente detti, gli episodi criminali compiuti dalle persone migranti sono stati 30, a fronte di un transito che ha riguardato oltre 36 mila persone.
I dettagli più significativi sono sostanzialmente due: l’alta percentuale di successo da parte degli agenti del commissariato e del reparto prevenzione crimine intervenuto a dare manforte a partire da ottobre e la collaborazione dei migranti.
I quali, in barba ai pregiudizi, e spesso in modo molto più proficuo di tanti cittadini residenti che sporgono denuncia solo a distanza di ore e magari dopo aver descritto l’episodio sui social network, vanificando parte dell’attività investigativa, alla polizia si rivolgono con fiducia e tempestività quale che sia il paese di provenienza.
Spesso fermando per strada le pattuglie per chiedere aiuto e denunciare aggressioni o intimidazioni.
Risultato: la percentuale di successo nell’ambito delle operazioni disposte dal Questore Cesare Capocasa e coordinate dal dirigente Saverio Aricò è stata molto alta: durante l’anno appena trascorso 25 stranieri sono infatti stati arrestati o sottoposti a fermo di indiziato di delitto e altri 50 sono stati indagati in stato di libertà .
Il tutto grazie alla tempestività degli interventi che ha reso possibile risultati evidentemente gratificanti per le forze dell’ordine ma, soprattutto, per le vittime, che con fiducia si rivolgono al Commissariato o alle numerose pattuglie incrociate nelle vie cittadine.
Senza voler fare classifiche discriminatorie, va segnalato che l’80% dei reati risulta commessa da pakistani e in misura minore afgani e libici.
Nessun episodio risulta contestato a eritrei o somali.
L’ultimo episodio di cronaca che ha visto protagonisti i migranti a Ventimiglia, risale a venerdì scorso quando un uomo di nazionalità libica, ospite del centro di accoglienza di Ventimiglia, ha colpito un suo concittadino al capo, provocandogli una ferita lacero contusa giudicata guaribile in 15 giorni.
A fronte degli insignificanti motivi del litigio, la vittima però ha avuto fiducia nella polizia ed ha subito presentato querela.
Cosa che ha consentito agli agenti di fermare il responsabile, indagato per lesioni aggravate.
Più nello specifico i dati rivelano che le azioni criminali, come detto commesse quasi sempre a danno di altri migranti e approfittando senza scrupoli della condizione di debolezza e bisogno delle vittime, riguardano per lo più aggressione per futili motivi, furto del cellulare, rapine.
(da “Il Secolo XIX”)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
ERANO EPISODI PER CUI FORZA NUOVA AVEVA ANNUNCIATO RONDE PER SICUREZZA SUSCITANDO ULTERIORE TENSIONE …CI HA PENSATO LA POLIZIA: “ERANO IL TERRORE DEI RAGAZZINI”
Il loro raggio d’azione era il centro città e le vittime i ragazzini, che venivano puntualmente terrorizzati e rapinati.
La polizia ha arrestato tre giovani – Davide Mustacchio (19 anni), Giovanni Bontà (18) e Vincenzo Corrao (19) – accusati di avere messo a segno otto assalti nel giro di circa dieci giorni.
I primi due sono finiti in carcere, mentre al terzo sono stati concessi di domiciliari. Mustacchio, durante un’udienza in un processo per rapina, ha chiesto la parola al giudice per poi lasciare tutti di stucco: “Deve buttare sangue”
Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile. “I malviventi – spiegano dalla Questura – hanno replicato, nel giro di una decina di giorni, otto assalti, operati con il medesimo ‘modus operandi’. Piazze, vie del centro, tram e autobus erano il terreno di caccia preferito. Nel tardo pomeriggio o nel cuore della notte, terrorizzavano chi aveva la sfortuna di incrociarli”.
La svolta nelle indagini è arrivata lo scorso 3 settembre quando i tre furono fermati subito dopo una rapina messa a segno di notte ai danni di una coppia in piazza Castelnuovo.
Un colpo molto simile ad altri denunciati in precedenza e rimasti, fino ad allora, irrisolti. Dopo la pubblicazione delle foto su alcuni quotidiani online, altre vittime di rapine li hanno riconosciuti e si sono presentati negli uffici di polizia, per denunciare i loro aggressori.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia Mustacchio, unico dei tre ad annoverare precedenti, nel corso di alcune delle otto rapine avrebbe impugnato il coltello puntandolo all’addome delle vittime per costringerle a consegnare cellulare e portafogli.
Bontà risulterebbe avere partecipato a tutti gli otto episodi. Corrao, invece, avrebbe preso parte soltanto a tre delle rapine contestate. Per questo motivo, nei confronti dei primi due è stata applicata la misura cautelare in carcere e nei confronti, mentre Corrao è stato sottoposto ai domiciliari.
(da “PalermoToday”)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
I PRECEDENTI: MANCUSO E’ A PROCESSO PER UNA MANIFESTAZIONE CONTRO LA BASE AMERICANA DI NISCEMI… CODRARO ERA STATO ARRESTATO PER UNA MANIFESTAZIONE CONTRO CASAPOUND A CREMONA DUE ANNI FA MA E’ STATO ASSOLTO
Di loro due, Gianmarco Codraro e Carlo Mancuso, due dei presunti autori dell’aggressione al militante di estrema destra Massimo Ursino, fermati ieri sera, restano le tracce sui social.
Spicca, in entrambe le bacheche virtuali, l’appello a prendere parte alla manifestazione antifascista prevista per sabato pomeriggio, organizzata in risposta al comizio del leader di Forza Nuova Roberto Fiore che si terrà in città lo stesso giorno.
Comizio per il quale quasi venti tra associazioni e realtà politiche hanno chiesto, appellandosi all’amministrazione comunale, alla prefettura e alla questura, di non concedere spazi pubblici e di aprire un’indagine ufficiale per i reati di apologia di fascismo e restaurazione del vecchio regime.
Codraro e Mancuso sono militanti dei centri sociali. Gravitano da anni attorno agli spazi occupati della città : Anomalia, che da cinque anni vive all’interno del quartiere Borgo Vecchio in uno spazio comunale; l’Ex Karcere, in via san Basilio (a metà tra Via Maqueda e via Roma, all’Olivella) in quella che era una scuola abbandonata; lo studentato Malarazza, vale a dire l’ex istituto per sordomuti in via Cavour, proprio a fianco della prefettura. Da ieri le bacheche FB degli attivisti e dei simpatizzanti sono un continuo appello: «Libertà per gli antifascisti. Carlo e Gianmarco liberi».
Carlo è un attivista per la questione abitativa in città mentre Gianmarco fa parte dello studentato occupato Malarazza ed è impegnato nella politica universitaria.
Entrambi hanno già precedenti giudiziari.
Mancuso è a processo, insieme ad altri 123 attivisti No Muos, per le manifestazioni contro la base militare americana di Niscemi.
Mentre Codraro è stato arrestato nel 2015 per una manifestazione contro Casapound che si era tenuta a Cremona. Anche in quel caso era scattata la solidarietà in città , con parecchie scritte sui muri che chiedevano «Gianmarco libero». Codraro è stato poi assolto.
Entrambi, la sera dell’aggressione in via Dante, condividono a distanza di un paio di ore l’uno dall’altro la notizia del pestaggio e il video mandato ad alcune testate giornalistiche, compresa MeridioNews.
Ma non mancano foto, post e richiami agli appuntamenti sociali e cittadini: l’ultimo, in ordine di tempo, è il corteo di due giorni fa che ha manifestato lungo le strade del centro storico in difesa dell’agricoltura siciliana.
E a guardare bene, sono tanti i temi che affiorano, quelli difesi e rappresentati da entrambi: l’interesse per i senza casa e gli sgomberi attualmente all’ordine del giorno; l’antagonismo con le forze dell’ordine o, almeno, con quella frangia ritenuta violenta e incontrollabile; l’antipatia verso Lega e sodali, e ovviamente verso Forza Nuova e annessi.
Nel loro portale di riferimento infoaut il 20 febbraio viene riportata la notizia del pestaggio a Massimo Ursino, responsabile provinciale di Forza Nuova.
«Alle anime belle che si impegneranno a deplorare quanto accaduto riabilitando nei fatti un gran pezzo di merda ricordiamo che i responsabili di Forza Nuova formano i propri militanti sui pestaggi agli immigrati. Dal canto nostro l’episodio di questa sera a Palermo ci sembra nulla più che una giusta contromisura alle fantasie di ogni razzista di poter fare e dire ogni cosa gli passi per la testa».
È stata fissata per domani, davanti al gip Roberto Riggio, l’udienza di convalida dei fermi
Proseguono intanto le indagini per confermare le accuse a carico di altri 4 giovani, tra cui una ragazza che avrebbe ripreso col cellulare il pestaggio, che sono stati denunciati a piede libero. A differenza dei due fermati, i cui volti sono stati chiaramente ripresi da una videocamera della zona, a loro carico non ci sarebbero ancora elementi decisivi per il fermo.
(da “Meridionews”)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
STEFANIA PROFILI E’ NELLE LISTE DI FORZA ITALIA… ERA STATA LEI AD ANNUNCIARE IL LICENZIAMENTO DEI DIPENDENTI DEL GRUPPO, SALVANDO PERO’ SUA FIGLIA
Nel gran profluvio di candidati-ex portavoce e candidati-ex ufficio stampa che queste elezioni
portano con sè, da Isabella Votino (Maroni) a Alessio Pasquini (Grasso), particolare effetto ha suscitato a Palazzo (fuori non sanno chi sia) la presenza tra i nomi che corrono per il Senato (proporzionale nel Lazio1) di una signora di nome Stefania Profili.
Da secoli segretaria particolare del mai domo Renato Brunetta, in ultimo fida scudiera nel quinquennio da capogruppo della Camera, Profili veniva riappellata il “Cerbero” da colleghi e sottoposti per via di una speciale morbidezza dimostrata nel trattare amici e nemici.
A dicembre, giusto in chiusura di legislatura, si era fatta amare per la delicatezza di aver comunicato a circa un quarto della forza lavoro del gruppo azzurro, cioè sette persone su oltre trenta, che i loro contratti brevi, brevissimi (uno, due, sei mesi) non sarebbero stati rinnovati. Il tutto alla vigilia di Natale, peggio di una novella di Dickens.
Ovvio che, tra i messi alla porta, non ci fosse la figlia di Profili, che lavora al gruppo dove si occupa dei social, così come un’altra che è parente acquisita di Brunetta in persona (è cugina della moglie).
Si è detto sul momento che mancavano i soldi per pagare tutti, faccenda curiosa visto
il numero di deputati, ma abbastanza inverificabile (il rendiconto di Fi alla Camera
è custodito molto, molto bene). Nel frattempo, comunque, Profili è stata promossa candidata, diversamente dall’omologa al Senato, braccio ombra di Romani, che si dice abbia rifiutato per timor di fare (che esagerazione) la figura della raccomandata.
(da “L’Espresso”)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
IL PRIMATO DELLE FRASI DISCRIMINATORIE AL CENTRODESTRA: NEL MIRINO NON SOLO I MIGRANTI, MA ANCHE LE DONNE E I POVERI… MA IN GALERA NON FINISCE NESSUNO
Un’Italia “intrisa di ostilità , razzismo, xenofobia” che “sembra concentrare più di altri Paesi europei le dinamiche di tendenza all’odio”.
Un odio protagonista anche della campagna elettorale, dove il 95% delle dichiarazioni di politici sui social che “veicolano stereotipi, sono discriminatorie, razziste o incitano all’odio e alla violenza in campagna elettorale” sono da attribuire ai tre partiti della coalizione di centrodestra: “Lega Nord (50%), Fratelli d’Italia (27%) e Forza Italia (18%)”.
A scattare la foto di un’Italia cupa è Amnesty International, in occasione della presentazione a Roma del suo Rapporto 2017-2018 sulla situazione dei diritti umani di 159 Stati del mondo.
Se nel 2014 l’Italia era “orgogliosa di salvare le vite dei rifugiati e considerava l’accoglienza un valore importante”, oggi “è intrisa di ostilità , razzismo, xenofobia, di paura ingiustificata dell’altro”, ha sottolineato Gianni Rufini, direttore generale di Amnesty International Italia. Secondo l’organizzazione, questa ostilità “non riguarda solo i migranti, ma anche i rom, le persone Lgbt, le donne” e anche “i poveri”.
C’è una parte di Paese che si ritiene “bella, pura, italiana, mentre il resto non merita di condividere il territorio”, denuncia Rufini.
Un fatto che “sta rendendo il clima impossibile in questo Paese, uccidendo ogni possibilità di confronto”.
In occasione della presentazione del rapporto, Amnesty ha riferito i primi risultati del ‘Barometro dell’odiò, iniziativa dell’organizzazione che prevede il monitoraggio delle dichiarazioni sui social di 1.425 tra candidati ai collegi per le elezioni di Camera e Senato, 17 leader politici in corsa alle elezioni e i candidati a presidenti delle regioni Lazio e Lombardia.
Da un primo monitoraggio, la quasi totalità delle oltre 500 dichiarazioni discriminatorie o che incitano all’odio segnalate di 117 candidati, sono da attribuire a Lega Nord, Fratelli d’Italia e Forza Italia.
Dal rapporto annuale dell’organizzazione emerge che l’Italia nel 2017 “si è messa alla guida della politica europea di contenimento dell’immigrazione a tutti i costi, e il costo pagato dai migranti in carcere in Libia è terrificante”, ha spiegato all’ANSA Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Questa politica di “contrasto all’immigrazione” è il dato che maggiormente “preoccupa” l’organizzazione.
Infine, Amnesty continua a esprimere insoddisfazione per il caso di Giulio Regeni: la collaborazione con le autorità per ottenere la verità sul ragazzo ucciso in Egitto più di 2 anni fa, “a circa sei mesi dalla decisione di rimandare il nostro ambasciatore al Cairo, è ancora del tutto insufficiente”, ha sottolineato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia.
(da “Huffingtonpost”)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
A RADIO CAPITAL RITORNA SU TAJANI A PALAZZO CHIGI: “SAREBBE UN BUON CANDIDATO”
“Matteo Salvini ha il forte desiderio di primeggiare nella coalizione, ma negli ultimi sondaggi la
Lega è a quattro punti di distanza da noi. Il leader sarà espresso comunque dal partito che avrà preso più voti”.
Silvio Berlusconi, capo di Forza Italia, ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital esclude il segretario del Carroccio dalla corsa per Palazzo Chigi.
E rilancia la candidatura di Antonio Tajani, attuale presidente del Parlamento europeo: “Come presidente del Consiglio potrebbe far valere gli interessi dell’Italia in Ue, dove è molto stimato”. E ribadisce: “C’è bisogno di un’Italia stabile e noi abbiamo bisogno di un’Europa amica”.
Torna poi ad attaccare il M5s, commentando gli episodi di violenza politica degli ultimi giorni: “Salvini qualche volta è un po’ pirotecnico, ma il linguaggio violento viene dai grillini, soprattutto da Di Battista, che ne dice una all’ora”.
Quanto alla sua disponibilità , manifestata nei giorni scorsi, di accogliere i “transfughi” del M5s, ossia coloro che sono stati coinvolti nello scandalo sui rimborsi, chiarisce: “Quello è stato un mio commento ironico, mi domando come sia possibile che venga preso tanto sul serio. Ho suggerito agli ex grillini ironicamente di venire con noi per tenersi lo stipendio. Diversamente, se parlamentari di qualsiasi schieramento condividono qualche nostro provvedimento e lo votano, allora non potremmo che esserne contenti. È quello che abbiamo fatto anche noi all’opposizione, e questo non c’entra nulla con il vincolo di mandato. Così funziona il rapporto tra avversari politici in una democrazia matura”.
Per Berlusconi non sarà necessario nemmeno accoglierli nel gruppo di Forza Italia: “No, non credo che ce ne sarà bisogno perchè otterremo la maggioranza. Questi signori andranno nel Misto e faranno lì il loro gruppo”.
Il leader azzurro ricorda che “metteremo il vincolo di mandato in una riforma della Costituzione che abbiamo già preparato e che comprende anche l’elezione diretta del Capo dello Stato”. E quanto alla possibilità di correre per il Quirinale nel 2022, risponde: “Io penso di no, non ho mai avuto ambizioni politiche, questa politica non mi piace proprio, quindi non penso di fare il presidente della Repubblica, nemmeno se ci fosse l’elezione diretta. Io sono di nuovo in campo perchè l’Italia ha bisogno di me. Ho sentito come nel ’94 il dovere di non far correre al Paese il pericolo di una vittoria dei cinquestelle, che sono una setta, buoni a nulla capaci tutto”.
Quanto alla manifestazione della Lega il primo marzo al Teatro Brancaccio, Berlusconi afferma: “Non escludo di partecipare anche se non me l’ha chiesto ufficialmente ancora nessuno. Ma penso che quello sia un sistema vecchio di fare politica, fare dei convegni tra persone che già ti sostengono non serve. Credo di impiegare meglio il mio tempo facendo interviste in radio, in tv o mettendo qualcosa sulla Rete”.
(da agenzie)
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Febbraio 22nd, 2018 Riccardo Fucile
“SONO SUBISSATO DA MESSAGGI CARICHI DI ODIO NEI MIEI CONFRONTI”
Dopo l’inchiesta, le minacce. Filippo Roma, la “Iena” che ha scoperto dei rimborsi sospetti di alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, denuncia su Facebook le numerose e quotidiane minacce ricevute da alcuni attivisti.
“Il primo che ci ha ringraziato per questa inchiesta è Luigi Di Maio”, premette Roma. Che poi scrive: “Sono giorni che vengo subissato da messaggi di attivisti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle carichi di odio nei miei confronti. C’è chi la sera, prima di addormentarsi, prega affinchè io muoia. C’è chi offende pesantemente mia madre che non c’è più. Chi mi augura malattie di vario genere e tutto il peggio possibile che la vita possa offrire”.
L’elenco delle minacce è lungo: “Chi vorrebbe incontrarmi per strada per mettermi le mani addosso – scrive Roma su Facebook – Chi mi dice pezzo di merda, chi mi dice schifoso, chi mi assicura che la pagherò. I più carini mi danno del servo di Berlusconi e Renzi”.
La “Iena” allora si chiede: “Ma perchè anzichè incazzarvi con chi vi ha preso per il culo, ve la prendete con colui che ha raccontato la presa per il culo?”.
Eppure, “il primo che ci ha ringraziato per aver fatto questa inchiesta è stato proprio il candidato Premier Luigi Di Maio. Sia perchè ha potuto scoprire le mele marce che si annidavano nel Movimento, sia perchè con l’occasione abbiamo raccontato agli italiani l’esistenza della nobile iniziativa che da sempre contraddistingue i 5 Stelle: la restituzione alla collettività di parte dello stipendio dei parlamentari”, scrive Roma. Gli attivisti 5 Stelle – argomenta – lo considerano un uomo di Berlusconi, proprio perchè lavora per un programma della rete Mediaset.
Un’accusa che però respinge al mittente: “Altra cosa che mi viene imputata: però dal tuo capo Silvio Berlusconi non ci vai a contestargli tutte le malefatte che ha compiuto. Cosa dovrei andargli a dire? Tutto ciò che riguarda Berlusconi è arcinoto, perchè si tratta di cronaca, fatti raccontati nel tempo dagli organi di stampa”.
(da “Huffingtonpost”)
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