VENTIMIGLIA, ALTRA BUFALA RAZZISTA SMONTATA: CALANO I REATI COMMESSI DAI MIGRANTI, MENO 20%
E NEL 90% SONO PIUTTOSTO LE VITTIME DI UN REATO… IL BILANCIO DELLA POLIZIA SMENTISCE I LUOGHI COMUNI E LE BALLE DIFFUSE DA CHI VUOLE LA GUERRA CIVILE IN ITALIA
Nel 2017, rispetto al 2016, secondo fonti ufficiali della polizia di Stato e del commissariato, sono diminuiti di oltre il 20% i reati commessi dalle persone migranti. I quali, nonostante la percezione di insicurezza lamentata da molti residenti di Ventimiglia, nel 90% dei casi hanno inoltre visto protagonisti migranti anche tra le vittime.
In totale, considerando ovviamente solo i reati propriamente detti, gli episodi criminali compiuti dalle persone migranti sono stati 30, a fronte di un transito che ha riguardato oltre 36 mila persone.
I dettagli più significativi sono sostanzialmente due: l’alta percentuale di successo da parte degli agenti del commissariato e del reparto prevenzione crimine intervenuto a dare manforte a partire da ottobre e la collaborazione dei migranti.
I quali, in barba ai pregiudizi, e spesso in modo molto più proficuo di tanti cittadini residenti che sporgono denuncia solo a distanza di ore e magari dopo aver descritto l’episodio sui social network, vanificando parte dell’attività investigativa, alla polizia si rivolgono con fiducia e tempestività quale che sia il paese di provenienza.
Spesso fermando per strada le pattuglie per chiedere aiuto e denunciare aggressioni o intimidazioni.
Risultato: la percentuale di successo nell’ambito delle operazioni disposte dal Questore Cesare Capocasa e coordinate dal dirigente Saverio Aricò è stata molto alta: durante l’anno appena trascorso 25 stranieri sono infatti stati arrestati o sottoposti a fermo di indiziato di delitto e altri 50 sono stati indagati in stato di libertà .
Il tutto grazie alla tempestività degli interventi che ha reso possibile risultati evidentemente gratificanti per le forze dell’ordine ma, soprattutto, per le vittime, che con fiducia si rivolgono al Commissariato o alle numerose pattuglie incrociate nelle vie cittadine.
Senza voler fare classifiche discriminatorie, va segnalato che l’80% dei reati risulta commessa da pakistani e in misura minore afgani e libici.
Nessun episodio risulta contestato a eritrei o somali.
L’ultimo episodio di cronaca che ha visto protagonisti i migranti a Ventimiglia, risale a venerdì scorso quando un uomo di nazionalità libica, ospite del centro di accoglienza di Ventimiglia, ha colpito un suo concittadino al capo, provocandogli una ferita lacero contusa giudicata guaribile in 15 giorni.
A fronte degli insignificanti motivi del litigio, la vittima però ha avuto fiducia nella polizia ed ha subito presentato querela.
Cosa che ha consentito agli agenti di fermare il responsabile, indagato per lesioni aggravate.
Più nello specifico i dati rivelano che le azioni criminali, come detto commesse quasi sempre a danno di altri migranti e approfittando senza scrupoli della condizione di debolezza e bisogno delle vittime, riguardano per lo più aggressione per futili motivi, furto del cellulare, rapine.
(da “Il Secolo XIX”)
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