Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
DAL 2016 LA RICHIESTA NON HA STRANAMENTE RICEVUTO RISPOSTA… BASTA CHE CI DICANO CHE PARLARE DI “MAGISTRATURA SCHIFEZZA” NON E’ REATO
Il magistrato Armando Spataro nella veste di procuratore capo a Torino ha formalmente chiesto al
ministro della giustizia Alfredo Bonafede di pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione a procedere, inoltrata nel 2016, contro Matteo Salvini per vilipendio all’ordine giudiziario.
L’attuale ministro dell’Interno il 14 febbraio del 2016 durante un comizio a Collegno parlò di “magistratura schifezza” e il procuratore aveva aperto un fascicolo.
Per il reato di vilipendio all’ordine giudiziario è necessaria l’autorizzazione a procedere da parte del Guardasigilli e il precedente ministro, Andrea Orlando (Pd), nonostante tre sollecitazioni, non ha mai risposto.
La pronuncia del ministro della giustizia è indispensabile per stabilire quale deve essere la sorte del procedimento.
(da “Huffingtonpost”)
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Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
A FEBBRAIO LA FIRMA DI SALVINI ALL’IMPEGNO CON IL COMITATO DIRETTIVA 477
L’11 febbraio scorso Matteo Salvini ha visitato la fiera delle armi di Vicenza e, nell’occasione, ha firmato un impegno con i rappresentanti della lobby delle armi per consultare il Comitato Direttiva 477 ogni volta che arrivano in discussione in Parlamento provvedimenti sulle armi.
Il Comitato Direttiva 477, spiega il suo presidente Giulio Magnani, è «un’associazione che tutela i privati cittadini che hanno armi da fuoco. In Italia rappresentiamo la Firearms United (confederazione europea dei possessori di pistole, ndr) e collaboriamo con Anpam, Conarmi e Assoarmieri». Cioè le più importanti sigle dei fabbricanti di armi, un settore che vale più o meno lo 0,7 % del Pil (2.500 imprese, tra indotto e produzione, 92.000 occupati) e si rivolge a 1,3 milioni di titolari di licenza. Ne parlano oggi Marco Mensurati e Fabio Tonacci su Repubblica:
L’intestazione del foglio firmato da Salvini, in qualità di candidato premier e a nome dell’intera Lega, recita: «Assunzione pubblica di impegno a tutela dei detentori legali di armi, dei tiratori sportivi, dei cacciatori e dei collezionisti di armi». La firma è stata messa durante la sua partecipazione all’Hit Show di Vicenza, la più importante fiera delle armi del nostro Paese. Almeno altri 12 candidati (8 della Lega, 2 di Fratelli d’Italia e 2 di Forza Italia) hanno condiviso quel documento.
La cosa, però, è passata inosservata, perchè i media si sono concentrati sulla scelta di consentire ai bambini l’accesso ai padiglioni dove erano esposti fucili e pistole. Oggi però, torna di attualità .
E non solo per l’imminente discussione del disegno di legge della Lega sulla legittima difesa, il cui senso è già stato anticipato dal ministro dell’Interno («il cittadino che si difende non deve essere processato»). In agenda ci sono altre due scadenze fondamentali per la lobby delle armi
Con il documento (punto 8) Salvini si è vincolato «a tutelare prioritariamente il diritto dei cittadini vittime di reati a non essere perseguiti e danneggiati (anche economicamente ) dallo Stato e dai loro stessi aggressori».
È l’interesse di chi vuole difendersi in casa propria o nel proprio negozio, sparando. Il caso Stacchio, per capirci.
Il disegno di legge leghista depositato in Commissione Giustizia al Senato modifica l’articolo 52 del Codice penale, introducendo proprio la «presunzione di legittima difesa» a cui si può appellare «colui che compie un atto per respingere l’ingresso o l’intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario (…) con violenza o minaccia di uso di armi di una o più persone, con violazione di domicilio».
In soldoni, viene cancellata la necessità di dimostrare la proporzionalità tra difesa e offesa. Si spara, e poi si vede.
Casualmente, è ciò che ha chiesto il Comitato.
(da “NextQuotidiano”)
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Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
OGGI E’ STATO ARRESTATO COME PERSONAGGIO CHIAVE DEI CLAN
Repubblica ha pubblicato oggi questa foto che ritrae Giuseppe Corona insieme a Luigi Di Maio e
Giancarlo Cancelleri durante la campagna elettorale del 2017 in Sicilia, nella Caffetteria Aurora.
Oggi Giuseppe Corona è stato arrestato con l’accusa di essere il personaggio chiave dell’ultima inchiesta della Dda di Palermo che ha portato in carcere 24 tra mafiosi, prestanomi ed estortori di diversi clan della città . Quattro persone sono finite ai domiciliari, tra loro un penalista palermitano.
Corona, spiega il comunicato della polizia, non è un insospettabile. Il suo nome spunta negli atti di un’inchiesta che, l’anno scorso, portò in carcere i vertici del clan mafioso di Resuttana da sempre guidato dai boss stragisti della famiglia Madonia. Condannato a 17 anni per un omicidio commesso dopo una banale lite per la restituzione di un braccialetto, figlio di un mafioso assassinato, di lui il capomafia Gregorio Palazzotto diceva “è mio fratello”. I Madonia gli avrebbero affidato il loro tesoro, tanti soldi da ripulire, e le scommesse dell’ippodromo, poi sequestrato per mafia.
Bar, tabacchi, immobili, Corona negli anni ha fatto molti investimenti. Col denaro delle cosche, secondo i pm.
Corona è ritenuto dagli inquirenti boss emergente, uno degli uomini forti della riorganizzazione mafiosa dopo la morte del boss mafioso Totò Riina.
Secondo la Dda di Palermo sarebbe stato lui a stabilire le strategie economiche di Cosa nostra.
Nel giugno 2017 — la foto con Di Maio e Cancelleri è di ottobre — un’inchiesta di Repubblicaaveva svelato chi era davvero Giuseppe Corona, il re delle scommesse all’ippodromo, come emergeva da alcune indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.
Una vicenda che aveva avuto grande clamore in città , per il provvedimento adottato dal prefetto di Palermo Antonella De Miro, un’interdittiva che ha bloccato la società di gestione dell’ippodromo, oggi chiuso per rischio di infiltrazioni mafiose. Ma la Caffetteria Aurora gestita dal “cassiere” Corona continuava a fare grandi affari.
(da “NextQuotidiano”)
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Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
IL 68% PREFERISCE VINCERE CON L’APPORTO DEGLI EXTRA COMUNITARI
Dopo i grillini tocca a Casapound verificare l’importanza dell’ascolto dell’opinione pubblica attraverso un sondaggio sulla pagina satirica Casapound Memes sulla finale del Mondiale 2018 che ha visto la Francia battere la Croazia per 4 a 2.
La domanda è semplice, diretta e accattivante: “Ragazzi, voi preferireste arrivare” e le possibili risposte sono due: “Primi grazie alle risorse” oppure “non arrivare” e si riferisce al significato politico che in molti, tra cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini, hanno voluto vedere la partita tra le due finaliste, con i francesi rappresentanti della società multirazziale e i croati invece simbolo della Vecchia Europa al netto delle foibe che non dovrebbe far vedere con grande simpatia agli italiani la squadra di Modric, autrice in ogni caso di un Mondiale fantastico.
Il problema è che anche il sondaggio di Casapound Memes non è finito come desideravano gli autori della “rilevazione”: il 68% dei votanti ha scelto di arrivare primo grazie alle risorse piuttosto che non arrivare, e probabilmente non è estraneo al risultato lo stesso fenomeno di trolling già sperimentato in occasione dei sondaggi dei 5 Stelle.
(da “NextQuotidiano”)
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Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
AL CARA DI MINEO DA QUASI UN ANNO LA QUOTA SI E’ AUTORIDOTTA
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, nella sua crociata contro gli sbarchi di migranti, continua a
fornire il dato di «35 euro al giorno» spesi in Italia per ogni profugo «mantenuto».
La cifra è stata fornita anche ieri, nel corso di una diretta Facebook, durante la quale il leader della Lega ha annunciato l’obiettivo di un risparmio di 500 milioni l’anno. Eppure il nuovo appalto per il Cara di Mineo (Catania) assegna a chi lo gestirà una somma molto più bassa: 15,60 euro a ospite.
È quanto spiega Repubblica in un articolo a firma di Alessandra Ziniti.
I costi per l’accoglienza dei richiedenti asilo si è sensibilmente abbassato senza l’intervento del governo. Le aziende o i raggruppamenti di imprese che da settembre subentreranno alla gestione commissariale a Mineo riceveranno 15,60 euro a profugo per garantire vitto, alloggio, assistenza sanitaria e psicologica, pulizie e attività fondamentali per l’integrazione, dalle legioni di italiano ai corsi di formazione. Spiega Repubblica:
I cento milioni di euro dell’appaltone scandalo sono diventati 50 per tre anni nel nuovo capitolato d’appalto predisposto dalla prefettura di Catania secondo le linee guide emanate dal Viminale lo scorso anno, scesi ancora a poco più di 40 in virtù del ribasso medio dei quattro lotti sulla base d’asta. Appalto che dovrebbe essere aggiudicato a fine mese non appena gli uffici della prefettura di Catania avranno ultimato tutte le verifiche sulla certificazione antimafia delle imprese aggiudicatarie.
Il Cara di Mineo accoglie 2.400 profughi ed è il più grande centro per i richiedenti asilo d’Europa. L’appalto da 100 milioni era un tempo finito nelle mani degli amici di Mafia Capitale. Le singole voci dei capitolati d’appalto sono consultabili sul sito della Prefettura di Catania: si legge di 7,50 euro al giorno per tre pasti a testa, 95 centesimi per la biancheria e il vestiario, 70 centesimi per l’assistenza sanitaria e 30 centesimi per il trasporto.
(da agenzie)
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Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
MA E’ LO STESSO SALVINI CHE AVEVA CRITICATO RENZI PERCHE’ ERA VOLATO A NEW YORK PER LA FINALE DI TENNIS TRA DUE ITALIANE?
Ieri Matteo Salvini è volato a Mosca per impegni istituzionali da svolgere (un incontro con il pari grado russo Vladimir Kolokoltsev) e per andare allo stadio a vedere la finale dei Mondiali per tifare Croazia contro la Francia che gli sta antipatica per motivi politici. E sui social network circola questo scatto pubblicato da Le Parisien in cui si vede il ministro dell’Interno italiano sugli spalti in compagnia di quattro grandi giocatori che hanno fatto parte dell’èquipe che ha vinto il Mondiale del 1998: Trezeguet, Karembeu, Blanc e Desailly.
Nello scatto Salvini non sembra il ritratto della felicità , anzi: guarda in basso mentre gli altri fanno gesti di compiacimento e approvazione verso il campo, dove la Francia ha battuto la Croazia per 4 a 2 dando una delusione al Capitano.
Il quale fino a qualche tempo fa criticava Matteo Renzi che era partito per andare a vedere la finale femminile di Flushing Meadows a New York in programma tra due italiane nel 2015. Ma questa è un’altra storia, no?
(da “NextQuotidiano”)
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Luglio 16th, 2018 Riccardo Fucile
UN TIFOSO ROSSONERO: “TENETE SALVINI LONTANO DALLE PARTITE DEL MILAN”… PRIMA NEGA CHE FOSSE RIGORE, POI DICE CHE LA SARDEGNA E’ MEGLIO DELLA CORSICA E LA CHIUDE LI’
Come gufata mal riuscita resterà memorabile. 
Matteo Salvini è volato a Mosca anche per impegni istituzionali (tra poche ore incontrerà il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev). Ma la vera sfida per lui era quella allo stadio. Dove andava per tifare contro la Francia dell'”odiato” Macron. Come aveva annunciato già da giorni su tutte le piattaforme social e perfino in video, durante una festa della Lega, tra fan esultanti.
E d’altra parte per il “capitano” – come lo chiamano i suoi – il calcio è spesso strumento per attaccare i leader meno amati.
Lo aveva già fatto con la Germania di Angela Merkel dopo l’eliminazione dai mondiali. “Vedere Germania-Corea del Sud non mi è dispiaciuto più di tanto, adesso manca la Francia”, le sue parole del 28 giugno, sempre a una festa leghista.
Già allora la Francia era nel mirino. Insomma, una ostilità antifrancese così pronunciata da aver spinto alcuni antisalviniani in Rete a schierarsi a favore di Macron, e dei bleus, come “baluardo del mondo libero”.
Esagerazioni social a parte, Salvini nel prepartita si sentiva fiducioso. Ai giornalisti italiani, incontrati prima di correre allo stadio, aveva detto: “Mi permetterò di tifare Croazia, come immagino farà il 99% degli italiani”.
Ed è rimasto concentrato sul match almeno fino al rigore che ha portato i transalpini sul 2-1. Un fallo di mano certificato anche dal Var, attentamente visionato dall’arbitro argentino Nestor Pitana.
Ma Salvini non si lascia convincere e su Facebook manifesta tutto il suo stupore. Con l’immancabile emoticon, stavolta a bocca spalancata.
Poi l’evoluzione della partita, fino al 4-2 finale, deve averlo spinto a viaggiare verso altri lidi. Con altri obiettivi da colpire sui social.
Oltre a svariati post sul tema dei migranti, a quel punto il ministro dell’Interno decide di concentrarsi su un altro grande rivale, il presidente dell’Inps Boeri finito nel mirino anche per la relazione tecnica al decreto dignità . E giù tweet.
“Speriamo di non vedere Macron saltellare di gioia”, aveva detto Salvini. E allora chissà che malumore per quel Macron immortalato in una posa plastica a festeggiare il successo francese, immagine diventata la foto del giorno. Proprio lui, “il signorino che beve troppo champagne”, secondo una definizione del presidente francese data dallo stesso Salvini.
“Tenete lontano Salvini dalle partite del Milan”, implorava a quel punto qualche tifoso rossonero in Rete, scaramanticamente.
Il leader leghista, allora, deve aver capito di non poter più tacere. E se n’è uscito cercando di salvare il salvabile. Approfittando della vittoria degli atleti italiani nella staffetta 4×400 nei Mondiali Under 20 di Tampere, in Finlandia.
Al meritato riconoscimento per gli atleti azzurri Salvini aggiunge un po’ di luoghi comuni sul duello tra il vino e lo champagne, sulla contrapposizione tra Sardegna e Corsica. Un messaggio un po’ “rosicone”, si potrebbe dire mutuando un termine assai ricorrente nella comunicazione salviniana?
Come se non bastasse, si è beccato anche le invettive del Pd che lo ha accusato di “aver preso un volo di Stato per una partita in cui non c’era la nostra nazionale”. Insomma, prima di tornare allo stadio per “gufare” una squadra straniera forse Salvini aspetterà un po’ di tempo.
(da “NextQuotidiano”)
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