LA DIFFICILE GIORNATA DI SALVINI IERI A MOSCA E LA GUFATA ANDATA MALE
UN TIFOSO ROSSONERO: “TENETE SALVINI LONTANO DALLE PARTITE DEL MILAN”… PRIMA NEGA CHE FOSSE RIGORE, POI DICE CHE LA SARDEGNA E’ MEGLIO DELLA CORSICA E LA CHIUDE LI’
Come gufata mal riuscita resterà memorabile.
Matteo Salvini è volato a Mosca anche per impegni istituzionali (tra poche ore incontrerà il ministro dell’Interno Vladimir Kolokoltsev). Ma la vera sfida per lui era quella allo stadio. Dove andava per tifare contro la Francia dell'”odiato” Macron. Come aveva annunciato già da giorni su tutte le piattaforme social e perfino in video, durante una festa della Lega, tra fan esultanti.
E d’altra parte per il “capitano” – come lo chiamano i suoi – il calcio è spesso strumento per attaccare i leader meno amati.
Lo aveva già fatto con la Germania di Angela Merkel dopo l’eliminazione dai mondiali. “Vedere Germania-Corea del Sud non mi è dispiaciuto più di tanto, adesso manca la Francia”, le sue parole del 28 giugno, sempre a una festa leghista.
Già allora la Francia era nel mirino. Insomma, una ostilità antifrancese così pronunciata da aver spinto alcuni antisalviniani in Rete a schierarsi a favore di Macron, e dei bleus, come “baluardo del mondo libero”.
Esagerazioni social a parte, Salvini nel prepartita si sentiva fiducioso. Ai giornalisti italiani, incontrati prima di correre allo stadio, aveva detto: “Mi permetterò di tifare Croazia, come immagino farà il 99% degli italiani”.
Ed è rimasto concentrato sul match almeno fino al rigore che ha portato i transalpini sul 2-1. Un fallo di mano certificato anche dal Var, attentamente visionato dall’arbitro argentino Nestor Pitana.
Ma Salvini non si lascia convincere e su Facebook manifesta tutto il suo stupore. Con l’immancabile emoticon, stavolta a bocca spalancata.
Poi l’evoluzione della partita, fino al 4-2 finale, deve averlo spinto a viaggiare verso altri lidi. Con altri obiettivi da colpire sui social.
Oltre a svariati post sul tema dei migranti, a quel punto il ministro dell’Interno decide di concentrarsi su un altro grande rivale, il presidente dell’Inps Boeri finito nel mirino anche per la relazione tecnica al decreto dignità . E giù tweet.
“Speriamo di non vedere Macron saltellare di gioia”, aveva detto Salvini. E allora chissà che malumore per quel Macron immortalato in una posa plastica a festeggiare il successo francese, immagine diventata la foto del giorno. Proprio lui, “il signorino che beve troppo champagne”, secondo una definizione del presidente francese data dallo stesso Salvini.
“Tenete lontano Salvini dalle partite del Milan”, implorava a quel punto qualche tifoso rossonero in Rete, scaramanticamente.
Il leader leghista, allora, deve aver capito di non poter più tacere. E se n’è uscito cercando di salvare il salvabile. Approfittando della vittoria degli atleti italiani nella staffetta 4×400 nei Mondiali Under 20 di Tampere, in Finlandia.
Al meritato riconoscimento per gli atleti azzurri Salvini aggiunge un po’ di luoghi comuni sul duello tra il vino e lo champagne, sulla contrapposizione tra Sardegna e Corsica. Un messaggio un po’ “rosicone”, si potrebbe dire mutuando un termine assai ricorrente nella comunicazione salviniana?
Come se non bastasse, si è beccato anche le invettive del Pd che lo ha accusato di “aver preso un volo di Stato per una partita in cui non c’era la nostra nazionale”. Insomma, prima di tornare allo stadio per “gufare” una squadra straniera forse Salvini aspetterà un po’ di tempo.
(da “NextQuotidiano”)
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