Destra di Popolo.net

CRISANTI: “PER EVITARE IL DISASTRO SERVONO 300.000 TAMPONI AL GIORNO”

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

“POSITIVI DALLE VACANZE? COLPA DELLE REGIONI”… “SERVE UN PIANO UNICO NAZIONALE PER MONITORARE I CONTAGI”

Non c’è più tempo da perdere secondo il prof. Andrea Crisanti per mettere in piedi un sistema di sorveglianza «attiva, capillare e omogenea su tutto il territorio», al massimo 30 giorni prima che riaprano le scuole, si torni al voto con le elezioni Regionali e il referendum sul taglio dei parlamentari e il pieno ritorno a lavoro dalle vacanze estive. Al Fatto quotidiano, il direttore di Microbiologia e virologia dell’Università  di Padova fissa alta l’asticella dei tamponi necessari perchè il sistema funzioni: «Tra i 250 e 300 mila al giorno», contro i 70 mila di oggi che rischiano di essere insufficienti per monitorare l’andamento della pandemia di Coronavirus.
Il problema è sulla eccessiva libertà  concessa alle Regioni, secondo Crisanti, che invoca un piano nazionale unico con un «massiccio investimento di attrezzature, in logistica e in personale». Altrimenti, il pericolo per il possibile aumento dei contagi in autunno è di andare incontro «a un drammatico fallimento»
Più casi, età  più bassa: cosa non torna a Crisanti
Viene spesso ripetuto negli ultimi giorni quanto si sia abbassata l’età  dei positivi al Coronavirus. Dietro questa teoria però ci sarebbe un equivoco, dice Crisanti, secondo il quale dalla fase più acuta della pandemia non sarebbe cambiato nulla: «I dati della sierologia sul Covid-19 pubblicati dall’Istat ci dicono che non esiste una grande differenza di distribuzione dei casi per età  dalla prima epidemia di fine febbraio, marzo e aprile».
I positivi di oggi sono certo giovani che «si ammalano in maniera molto lieve e sfuggono all’osservazione del sistema sanitario».
Dati Istat alla mano, Crisanti sottolinea che rispetto al milione e mezzo di italiani infettati, circa 1,3 milioni sono casi non diagnosticati: «Tutti asintomatici o poco asintomatici, c’erano allora come ci sono adesso, solo che adesso li vediamo», dal punto di vista statistico. E mentre è cresciuta l’attenzione per proteggere le categorie più sensibili, come i malati e gli anziani, il virus «corre grazie alla fascia di popolazione più attiva, i giovani che hanno fitte relazioni sociali».
I contagi in vacanza
Più che di turisti e giovani in discoteca, la responsabilità  dell’aumento dei contagi da chi è in vacanza va attribuita alla «frammentazione delle strategie delle Regioni», dice Crisanti. Ma il pericolo è dietro l’angolo: «Se una Regione sbaglia, l’errore si ripercuote per tutto il Paese».

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

IL DIRETTORE DEL COTUGNO DI NAPOLI: “I VACANZIERI? MOLTI IN PRONTO SOCCORSO”

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

“AI GIOVANI DICO DI NON FARE GLI STUPIDI, C’E’ TROPPO MENEFREGHISMO”

«Tra i ricoverati ci sono sia dei croati che vivono in Italia e che, forse, hanno avuto contatti con parenti tornati dalla Croazia sia un cittadino cinese. Anche in questo caso il contagio si sarà  verificato all’interno della loro comunità . La maggior parte dei contagiati, comunque, sono italiani di rientro dalle vacanze, specialmente da Malta, Grecia e Croazia. Molti di loro, arrivati al nostro pronto soccorso, sono asintomatici o comunque con sintomi blandi. Ai giovani dico di stare attenti, c’è il rischio di ripiombare nell’emergenza e noi dobbiamo evitare un nuovo lockdown. Vi prego, non fate gli stupidi».
A parlare a Open è Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli (Monaldi — Cotugno — CTO) da cui dipende, appunto, l’ospedale napoletano Cotugno, un’eccellenza nella lotta contro il Coronavirus.
«In vacanza non hanno rispettato le regole»
«La responsabilità  di questi ultimi contagi è dovuta principalmente a chi è stato fuori e non ha rispettato le regole. Sono molto preoccupato per la prossima settimana quando accoglieremo i contagiati dei primi 15 giorni di agosto. Il virus è ancora aggressivo, abbiamo avuto nel nostro ospedale anche ragazzi giovanissimi di 23-24 anni. Non avrei mai pensato di dover vivere una pandemia, pensavo di leggerla solo sui libri», ha aggiunto.
Poi si sfoga: «Ci vuole rispetto per medici e infermieri, ci fa rabbia dover tornare indietro dopo tutti i sacrifici fatti. La sera noto spesso assembramenti tra giovani che, ad esempio, si passano le bottiglie di birre come se nulla fosse. C’è menefreghismo, pensano di essere onnipotenti».
Età  media 40 anni
Al momento «la richiesta di posti letto in ospedale è aumentata» ma «non c’è emergenza», almeno a Napoli. 11 i pazienti in sub intensiva (su 8 posti previsti dal piano predisposto per il Covid), 16 in ricovero ordinario (su 16 previsti), 2 in terapia intensiva di cui 1 intubato (su 8). L’età  media dei ricoverati è di 40 anni, in terapia intensiva i pazienti ne hanno più di 80

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

“ALTRO CHE DAR LORO DI PIU’, I GIOVANI IMPARINO IL SACRIFICIO”: INTERVISTA AL NEUROPSICHIATRA ANDREOLI

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

“BASTA DIRE CHE DEVONO AVERE SPAZIO, DEVONO PIUTTOSTO IMPEGNARSI DI PIU’ E ASSUMERSI RESPONSABILITA’, LO SPAZIO SI CONQUISTA”

“Compiere 80 anni è una notizia piacevole, perchè la vita è sempre un’esperienza, per quanto difficile e qualche volta poco simpatica: è una grande avventura”.
Vittorino Andreoli ha raggiunto, come ci racconta, “la tappa non anagrafica, burocratica”, ma “personale” in cui “ognuno si chiede che cosa ha fatto, quale è il senso dell’essere stato faticosamente al mondo e quale è il senso che ha lasciato”.
Per questo ha scritto un libro “80 anni di follia. E ancora una gran voglia di vivere”, edito da Rizzoli, in cui ripercorre la sua esistenza, in maniera umile (“lei mi conosce, lo sa come sono fatto”), come “un nessuno che racconta i propri 80 anni. E mi raccomando scriva vecchio, non parli di terza età ”.
Professore, ci spiega nel suo libro che un “vecchio” non è solo memoria storica e racconto. Che a 80 anni non si esauriscono i propri compiti..
Ma scherziamo! Neanche per sogno! La vecchiaia è nuovo periodo dell’esistenza, un nuovo capitolo di un libro. Di solito se un libro è bello, è anche il capitolo migliore perchè ci sono delle risposte, si capisce meglio tutto quello che è accaduto prima. Difendo la vecchiaia e raccomando ai giovani di salvaguardarla. Una società  che considera i vecchi solo un grande peso economico è una società  che non ha capito nulla. Penso che il vecchio debba ritrovare la propria identità  in questa società  senza tempo, senza passato nè futuro. E mi sembra una domanda che non è tanto una risposta per me, ma che serva a capire quale è il significato della vita di qualunque uomo.
A proposito di giovani, permetta una domanda. Mario Draghi recentemente ha detto che il futuro delle giovani generazioni è a rischio, che bisogna dar loro di più e riportarli al centro dell’attenzione della società . Che cosa ne pensa?
Penso che Draghi sia un ottimo economista e una persona perbene, ma con questa frase abbia dimostrato voglia di giovanilismo. I giovani non hanno un ruolo diverso dai vecchi. Probabilmente si riferiva al debito che ricadrà  su di loro, ma i vecchi non hanno responsabilità : è una frase che può essere mal interpretata. Come a dire che i vecchi, 25% della popolazione, tolgono ossigeno ai giovani. Non è così, è ora di finirla.
E com’è?
I vecchi hanno una funzione sociale fondamentale e se si nega questo vuol dire che una società  è ridotta a lavoro, produttività  ed economia. E se questa è la percezione del dottor Draghi, ma non credo sia così, allora è in errore. Ma poi, mi permetta, le pare giusto questo tempo che mette in contrapposizione giovani e vecchi? Ha un senso secondo lei? A 80 anni c’è un capitolo nuovo dell’esistenza: una visione del mondo, una modalità  di rapportarsi agli altri diversa. Si ama la pace, non la lotta per la carriera. Pensi che bello: non ho da rendere conto a nessuno. Non c’è competizione con i giovani, non avrebbe senso. Non si fa del bene ai giovani dicendo loro che devono essere messi al primo posto e che vanno aiutati. Non mi fraintenda: amo profondamente i giovani, ho dedicato loro gran parte della mia vita e continuo anche oggi. Per questo parlo così, perchè voglio il loro bene.
Quale è allora il messaggio da lasciare loro?
E’ ora di finirla di dire che “devono avere spazio, poverini”! Devono impegnarsi, per fare in modo di avere una vita esemplare come quella di alcuni vecchi. Devono assumere forti responsabilità , perchè la società  è in grave pericolo. E’ una società  che ama ancora la guerra e ci sono venti di guerra, che distingue in maniera abissale i ricchi dai poveri. E’ una società  in cui esistono persone che non hanno nemmeno la possibilità  di crescere, non di arrivare ad essere vecchi. Devono assumersi la responsabilità  di guidare una società . E per farlo non basta avere le macchine e i soldi, ma una profonda preparazione, senso di responsabilità  e sacrificio, una parola che non si usa più.
In che modo il suo libro può aiutarli?
Non voglio essere un esempio, ma soltanto far loro vedere i sacrifici che ci sono stati nel corso di una vita di un uomo qualunque come sono io, di un vecchio di 80 anni come me. Pensi che i miei primi 5 anni di vita li ho passati in guerra, ad esempio.
Come possono imparare il sacrificio?
Abbiamo bisogno che questi ragazzi non guardino se possono avere il posto fisso e la macchina: devono porsi come protagonisti del futuro. Il problema è che non hanno più la percezione del futuro: finiamola di fare l’elogio della giovinezza, perchè è un periodo difficile, soprattutto oggi che devono governare una società  governata malissimo dagli adulti, però, non dai vecchi.
Durante l’emergenza Covid, questa contrapposizione fra giovani e vecchi è emersa con più prepotenza. Soprattutto, in certi casi, si è visto il disinteresse dei giovani che nei giorni più bui hanno manifestato anche egoismo. In molti non si preoccupavano di diffondere il contagio, perchè a morire erano per lo più i vecchi…
E’ stato una delle cose più spiacevoli, questa discriminazione anagrafica: vuol dire non avere ancora capito che il tempo non è quello misurato dall’orologio, ma c’è un tempo psicologico. Pensi ai grandi vecchi di cui noi raccontiamo ancora quello che hanno fatto. E’ possibile che in una società  scientifica si ritenga ancora la vita del vecchio una candela che lenta si spegne?
Come è la vita di un vecchio?
Il cervello di un vecchio produce neuroni! Siamo cioè capaci di rinnovare il nostro sistema del cervello. C’è una sessualità , è bello dire un eros, del vecchio, certamente con caratteristiche diverse. Quindi l’età  della vecchiaia è un’età  fondamentale per una società  anche se non è produttiva nel senso banale del termine. E’ uno scandalo che questa società  che nasce nella Grecia antica, una delle più grandi società , sia arrivata al punto di adesso. Io ho 80 anni e siccome non produco valgo meno di uno di 30? Le sembra possibile? Dovremmo dire che Socrate vale meno dei suoi allievi. Ma lo scandalo è stato anche un altro durante l’emergenza Covid.
Quale?
Non avere posto la vita al primo posto. Essersi domandati se privilegiare l’ossigeno polmonare o l’economia. L’essersi chiesti se è più importante la vita o quanto quella persona può produrre.
Alcuni potrebbero obiettare che se non c’è produzione, c’è povertà  e che se c’è povertà  è a rischio anche la vita…
Povertà  è ancora vita, questo per favore lo metta! Io non produco, allora non ho diritto all’ossigeno? Mi meraviglia un po’ la sua domanda, non si può fare un confronto fra ossigeno e denaro. La vita ha un tale significato…non faccio il poeta, so benissimo quali sono le difficoltà  dei giovani e li ho sempre difesi, ma non è possibile creare attorno a loro un’atmosfera ovattata. Questo non significa amare i giovani, ma considerarli dei consumatori, renderli vittime di un mondo che guarda solo al denaro. Mi faccia dire un’ultima cosa.
Prego.
Degli economisti non se ne può più, bisogna vedere l’umanesimo, non l’economia e l’economia è parte dell’umanesimo. Un’economia che non sia dentro a dei principi, non è un grande valore.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: denuncia | Commenta »

UN ALBERGO A VISERBELLA OSPITERA’ GRATIS LA FAMIGLIA VITTIMA DI RAZZISMO NEI RISTORANTE A 300 METRI

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

“IL NOSTRO TERRITORIO E’ FONDATO SULLA CONVIVENZA DI CULTURE DIVERSE. QUESTA E’ LA STORIA DELLA NOSTRA TERRA E IL PANE DI CUI MANGIAMO”

Un albergo a Viserbella ha deciso di regalare un weekend alla famiglia afroitaliana vittima di razzismo. L’annuncio su Facebook
«Non potevamo rimanere in silenzio quando in un esercizio commerciale della nostra piccola frazione avviene un episodio di razzismo e intolleranza. In primis perchè facciamo ospitalità  da oltre 70 anni e sapere che una famiglia di turisti è stata maltrattata e insultata solo per il colore della loro pelle ci indigna e ci fa arrabbiare.
Il minimo che possiamo fare è metterci una pezza, per questo abbiamo invitato a trascorrere un week end alla Conca d’oro la famiglia della piccola festeggiata che ha dovuto subire questa umiliazione.
Perchè Viserbella è un paese che ha da sempre fatto dell’ospitalità  e della convivenza fra culture diverse il suo vanto. Questa è la storia della nostra terra e anche il pane di cui mangiamo».
Con questo post, pubblicato su Facebook, un albergo che si trova a Viserbella, in provincia di Rimini, ha deciso di regalare un weekend alla famiglia che ha denunciato l’episodio di razzismo avvenuto all’interno di una pizzeria.
Un cameriere, dopo aver preso le ordinazioni a un tavolo dove era seduta una famiglia di origine afroitaliana, si è rivolto a una fotografia di Benito Mussolini e ha esclamato: «Scusa Benito se devo servire questi negri».

(da agenzie)

argomento: radici e valori | Commenta »

IL PADRONE DEL RISTORANTE CHE “AVEVA CHIESTO SCUSA AL DUCE” PER AVER SERVITO DEI CLIENTI DI COLORE: “NON SONO FASCISTA”

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

INFATTI SEI SOLO UN RAZZISTA DA AVANSPETTACOLO, I FASCISTI SERI DOVREBBERO CHIEDERE I DANNI A PERSONAGGI COME QUESTO

La Stampa oggi fa parlare il padrone del ristorante La Tana Marina, arrivato agli onori delle cronache nei giorni scorsi perchè una donna di colore ha raccontato che dopo aver preso l’ordinazione un cameriere ha chiesto scusa a un ritratto del duce che si trovava all’interno del locale
«Sono io. Non sono un cameriere, gestisco il locale dei miei genitori». Una donna imolese di origini nigeriane, Adjisam Mbengue, lo accusa di aver chiesto scusa al Duce dopo aver preso l’ordinazione per lei e i suoi familiari.
Ha sporto denuncia ai carabinieri di Imola e postato un video virale su Facebook. «Non era un quadro, solo l’immagine di una cassa di vini con il volto del Duce».
Quel che c’era non c’è più. Claudio è il prototipo del razzista da avanspettacolo, negazionista, timoroso e conformista.
«Non sono di destra. Per me va bene chi vince le elezioni. Lavoro diciotto ore al giorno, e non posso permettermi il lusso di perdere un tavolo con dodici persone». Davanti al locale un viavai di passeggini, risciò e a dolescenti. Il locale è pieno, abbastanza anonimo da confondersi fra le migliaia della Los Angeles romagnola.
«Avevo la mascherina, non possono aver sentito quel che ho detto». Quel che ha detto non vuole ripeterlo, a suo dire non sarebbe stato offensivo.
Gli chiedo se non crede in ogni caso di essere apparso razzista. «Ho lavorato in Germania, sulle navi da crociera in mezzo a cinesi, pakistani e filippini. Ma qui non si capisce più nulla, nessuno rispetta le regole. È per questo che tengo la bandiera italiana qui, vede? Non mi ritengo fascista, ma credo nella patria che non c’è più».
Claudio non vede la sottile linea rossa. Cerca punti di riferimento che sembrano sfuggirgli.
«Quella signora è del Pd, ha montato il caso per ragioni politiche. Mica le ho detto “brutta scimmia torna a mangiare le banane in Africa!”».
Ah ecco. Magari la prossima volta.
I fascisti seri dovrebbero chiedere i danni a personaggi da Bagaglino come questo soggetto

(da agenzie)

argomento: Razzismo | Commenta »

ADDIO AL GRANDE GUERRIERO

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

E MORTO SANDRO MAZZINGHI, STORICA LA SUA RIVALITA’ CON NINO BENVENUTI

Sono stati 81 anni in cui dolore, vittorie, rabbia e riscatto si sono costantemente rincorsi, come avversari in una battaglia sul ring di quelle senza appello, come piacevano a lui. Sono stati ottantuno anni di rara intensità  quelli vissuti da Sandro Mazzinghi, uno dei più grandi pugili italiani di tutti i tempi. Mazzinghi se ne è andato a Pontedera, in punta di piedi, senza quei riflettori che non aveva mai amato troppo.
Riportare la sua figura pugilistica solo alla rivalità  con Nino Benvenuti, sarebbe non rendere merito ad una vita ed una carriera che ha vissuto molto, molto altro. Però nell’immaginario collettivo di un’Italia amante dei dualismi, quei due erano perfetti. Sandro l’antidivo, schivo, toscanaccio, sempre pronto alla polemica. Nino il divo. Bello, mediatico, insieme a Gigi Riva probabilmente il massimo sex simbol dello sport italiano degli anni sessanta. Sandro e Nino: lontani che più lontano non si può.
Era da poco finita l’era dei Coppi e Bartali, Mazzola e Rivera erano due giovani già  affermati ma in nazionale non facevano ancora la staffetta. Toccava alla boxe colmare il vuoto. Mazzinghi era il campione del mondo dei superwelter, aveva dato due lezioni di boxe a Ralph Dupas: la prima al Vigorelli di Milano, la seconda allo stadio di Sydney. Benvenuti era il predestinato, l’oro olimpico che aveva messo in serie il titolo italiano ed europeo ed aspettava solo di arrivare in cima al mondo.
Nessun punto di contatto? Sbagliato, ce ne sono almeno due. La passione per la musica: Mazzinghi scrive due brani di buon successo, Benvenuti si esibisce in tv con un altro grande avversario come Emil Griffith. E poi i libri: sia l’uno che l’altro   ne scrivono, e con vite del genere gli spunti non gli mancano…
Nel primo match, un montante destro di assoluta bellezza di Nino chiuse i giochi al sesto round. Niente però in confronto al colpo da ko che la vita aveva assestato a Mazzinghi: la prima moglie era morta in un incidente nel quale anch’egli era rimasto gravemente ferito. La rivincita si disputò a Roma a pochi giorni dal Natale del 1965. Intorno al ring, un po’ come succede ancora oggi negli Stati Uniti, c’era tutto il mondo dello spettacolo. Walter Chiari, Mina, Delia Scala, Aldo Fabrizi e tanti altri.
Vinse di nuovo Benvenuti, soffrendo, ai punti. Mazzinghi però quel verdetto non lo accetterà  mai. Cinquanta anni di polemiche, poi la riappacificazione. Benvenuti a dire il vero più volte era stato ‘tenero’, con tanti messaggi di pace, ed alla fine, proprio quando Nino era ricoverato dopo un malore, arrivò la telefonata di Mazzighi.
Prossimamente i due dovevano essere protagonisti di un documentario sulla loro rivalità , ma il destino non ha voluto. “Sul ring Sandro era un guerriero – dice ancora -, ti metteva paura, lo guardavi negli occhi e capivi che per lui c’era solo il volerti sopraffare, voleva vincere a tutti i costi. E per batterlo dovevi dare veramente qualcosa in più”, ricorda Benvenuti.
“Per parlare di Sandro Mazzinghi bisogna trovare le parole migliori. Ci siamo battuti, sono sempre state battaglie dure, ma l’ho sempre rispettato e ora lo ricordo con affetto. La nostra è stata una rivalità  come quella fra Coppi e Bartali, abbiamo diviso l’Italia dello sport”.
Ma come abbiamo detto, Mazzinghi va oltre questo dualismo. La sofferenza in una infanzia in cui la guerra aveva minato fisico e coscienza, la capacità  di reagire che ormai faceva parte del suo Dna, gli servirono per ricostruirsi una carriera.
Dopo le due sconfitte ci mise tre anni, ma riuscìa tornare campione del mondo. Allo stadio San Siro, battendo davanti a quarantamila spettatori il coreano Ki Soo Kim, uno che in precedenza aveva battuto proprio Benvenuti.
E’ ancora oggo celebrati uno dei match più duri mai combattuti in Italia. Il titolo, una nuova famiglia, la testardaggine di voler tornare sul ring a quasi 40 anni tra il ’77 e il ’78 per tre match senza troppo valore tecnico che però lui vinse. Restava solo quel cruccio, quel Nino, quella sconfitta mai accettata. Poi una telefonata a chiudere il cerchio. Addio grande guerriero.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: Costume | Commenta »

IL VIRUS ORA E’ GIOVANE: NEL MILANESE IL 50% DEI POSITIVI E’ UNDER 24

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

A GIUGNO L’ETA’ MEDIA ERA 65 ANNI… L’EPIDEMIOLOGO: “TROPPI COMPORTAMENTI RISCHIOSI NELLE VACANZE”

L’abbassamento è di 22 anni in due mesi. Una differenza notevole che emerge subito se si fa il confronto tra giugno ed agosto. E che spinge l’Ats di Milano a lanciare l’allarme, “perchè i dati sono indicativi di un cambio di comportamento da parte dei più giovani – ragiona l’epidemiologo Vittorio Demicheli, direttore sanitario dell’Ats e membro della cabina di monitoraggio nazionale – che è rischioso. Tanto che è molto difficile riuscire a dire cosa accadrà  di qui alle prossime tre settimane, quando si arriverà  a metà  settembre
Sicuramente, da tre settimane stiamo assistendo a un peggioramento della situazione, con un aumento dei casi”.
È in calo l’età  media dei contagiati di Sars-Cov-2 a Milano: secondo i dati elaborati da corso Italia, relativamente ai 300 casi che sono stati registrati in città  dall’1 al 20 agosto, l’età  media dei positivi al virus è di 42 anni. Ben più bassa di quella dei contagiati individuati lo scorso luglio in ambito urbano – 56 anni – e a giugno quando, in media, i pazienti positivi al nuovo coronavirus a Milano avevano 64 anni. Non solo: “Oltre un terzo dei casi che stiamo registrando in città  – spiega Marino Faccini, che in corso Italia guida il servizio di Malattie infettive – sono giovani che hanno meno di 30 anni”.
Ieri in tutta la regione sono stati registrati sei nuovi decessi e 174 nuovi positivi al virus, di cui 54 nella provincia di Milano (31 in città ). Nel Milanese, tre dei contagiati hanno meno di 18 anni, e altri 20 tra 18 e 24 anni: in pratica, gli under 24 trovati Covid-positivi in un giorno sono quasi la metà  di tutte le nuove diagnosi avvenute nel territorio metropolitano. Discorso simile a livello regionale: 64 su 174 delle diagnosi di ieri sono under 24, il 36,7 per cento. Altri 58 dei contagiati hanno tra 24 e 49 anni, mentre gli anziani over 65, finora la fascia d’età  più colpita, ieri erano solo 23.
“L’infezione avviene spesso in vacanza, all’estero ma non solo: abbiamo registrato diversi casi di positività  al virus tra milanesi appena rientrati da località  italiane, come la Sardegna – dice Faccini – . Abbiamo anche individuato dei contagi “di gruppo”, con intere famiglie o comitive. L’impressione è che, in città , si tenda ad avere dei comportamenti rispettosi delle norme anti-contagio, anche grazie all’attenzione della collettività . Ma che poi questi comportamenti prudenti non siano più adottati quando si è in vacanza”.
Di qui i nuovi contagi, soprattutto dei giovani. Con una sorta di “salto generazionale” del virus che si riflette anche nei ricoveri in Terapia intensiva: ieri erano 17 in Lombardia, uno in più del giorno prima. Di questi, 15 hanno gravi polmoniti, con un’età  media di 57 anni, contro gli oltre 60 di sette giorni fa: il più giovane è il 17enne della Bergamasca che è intubato al Policlinico.
Che la situazione sia da tenere sotto controllo, lo ha sottolineato lo stesso report dell’Iss, che per la Lombardia ha fissato l’Rt – il parametro che indica con che velocità  “corrono” i contagi – a 1.17, sopra la soglia limite di 1. L’incidenza è di 4.96 casi ogni 100 mila persone. “La Lombardia, purtroppo, dimostra di non fare eccezione rispetto alla situazione italiana – nota allora Demicheli – . Tra i 501 casi che abbiamo analizzato nel report relativo alla settimana dal 10 al 16 agosto, una buona quota è legata a contagi avvenuti all’estero. Il fenomeno è problematico perchè determina molte nuove infezioni sul territorio nazionale: spesso chi va in vacanza e torna a casa positivo al virus è asintomatico. Quindi, senza saperlo, dopo essere rientrato infetta chi gli sta vicino, dando vita a nuovi focolai”. Al momento, in Lombardia i focolai attivi sono 492, di cui 42 “accesi” tra il 10 e il 16 agosto: sono quasi la metà  dei 1.070 focolai attivi attualmente in tutta Italia.

(da agenzie)

argomento: emergenza | Commenta »

COME SI TORNA A SCUOLA IN EUROPA SENZA TANTE POLEMICHE

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

IN FRANCIA E IN SPAGNA MASCHERINE, DISTANZIAMENTO DI UN METRO E MISURAZIONE TEMPERATURA A CASA, IN PRATICA COME IN ITALIA

Oltre 4.500 nuovi casi in Francia, quasi 3.350 in Spagna. La curva dei contagi da Coronavirus sta impennando in diverse aree dell’Unione Europea. La stessa Italia, con i suoi +947 casi di Covid-19 registrati ieri, 21 agosto, sta toccando vette che non si vedevano dai primi momenti della Fase 2.
A rendere il tutto più allarmante c’è l’ingombrante scadenza di fine estate: il rientro a scuola. Studenti, docenti e personale scolastico si preparano a tornare in aula in condizioni epidemiche non propriamente incoraggianti.
Che da noi la situazione sia agitata non è un mistero per nessuno. A partire da luglio, quando la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha dato la data indicativa di riapertura (il 14 settembre), la corsa a settembre procede in affanno.
A differenza della maggior parte dei casi europei, quella italiana sarà  una vera e propria riapertura alla cieca. Francia, Belgio, Olanda, Portogallo, Inghilterra, Polonia, Finlandia e Grecia, invece, avevano fatto esperimenti di riapertura già  tra maggio e giugno.
Certo, con tutti i crismi del caso: come fa notare Azzolina a Open, “la Francia ha portato solo il 10% bambini a scuola, perchè i genitori non si sono fidati”.
Parallelamente, in Germania, gli istituti hanno iniziato a riaprire a scaglioni nelle varie regioni già  il 10 agosto. In Spagna e in Inghilterra, invece, si attende come in Italia la metà  di settembre.
Come detto, in Francia l’esperimento del rientro è già  stato fatto a maggio, quando, con la fine della quarantena, si era entrati a gamba tesa nel post-lockdown. Una zona alla volta, le diverse scuole nelle diverse regioni avevano ricominciato ad aprire a partire dall’11 del mese. Il risultato, all’inizio, era stato particolarmente scoraggiante.
Erano bastati sette giorni per far richiudere buona parte degli edifici (70 in una sola settimana) a causa della presenza di numerosi casi positivi al Covid-19 e relativi focolai.
Il governo aveva comunque deciso di andare avanti e di non fare troppi passi indietro. Nonostante le rigidità  di partenza, si è presto abdicato al distanziamento di 4 metri quadri tra studenti, docenti e personale, per preferire un più “agile” metro quadro. Le classi sono state suddivise in tre gruppi, le ore di studio sono state ridotte. Una prova generale, insomma, che ha lasciato dietro di sè molte ombre ma che ha buttato luce sull’orizzonte di settembre.
Ora mancano nove giorni alla prima campanella del nuovo anno scolastico (fissata per il primo settembre), e la situazione Coronavirus non pare delle migliori (anzi).
Lo stesso Emmanuel Macron aveva dichiarato a luglio che, qualora ci fosse stata un’accelerazione del virus ad agosto, la data sarebbe stata rivista. Ieri, 21 agosto, il ministro dell’Istruzione ha confermato che si tornerà  comunque a scuola, ma che il ritorno avrà  inevitabilmente una «dimensione sanitaria»: mascherine a tutti sopra gli 11 anni, gel igienizzante negli istituti, distanziamento minimo di un metro.
Anche in Francia il nodo temperatura sarà  delegato alle famiglie, che dovranno monitorare che i propri figli non vadano a scuola con una temperatura superiore ai 38°C o con altri sintomi della Covid-19. E se dovessero esserci dei contagi, si vedrà  caso per caso se chiudere l’istituto e tornare per un periodo alla didattica a distanza — ma fornendo a
Rientro a settembre, temperatura misurata a casa, mascherine obbligatorie sotto il metro di distanza, ingressi scaglionati per orario.
La Spagna si prepara al rientro sulla linea italiana. E anche lì, come da noi, ci sono ancora molti dubbi nell’aria su quanto siano definitivi i provvedimenti. Molto dipenderà  dalle scelte che faranno le regioni autonome, che hanno stilato tre diversi piani per tre diversi scenari (uno senza emergenza, uno con una situazione pandemica sotto controllo e un altro qualora la pandemia dovesse ricolpire forte).
In questi giorni, la curva dei contagi in salita sta mettendo a serio rischio il piano di riapertura: la Galizia e la Catalogna hanno già  fatto sapere che le scuole d’infanzia e primarie non si terranno al 100% in presenza.
Intanto, il ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che le linea è quella di creare classi da un massimo di 15 alunni, così da evitare gli assembramenti e mantenere le distanze. Ora Madrid cercherà  di disegnare un quadro definitivo il 27 agosto, quando il governo ha convocato un consiglio dei ministri per fare il punto della situazione.

(da Open)

argomento: emergenza | Commenta »

LA GERMANIA GIA’ RICHIUDE OLTRE 100 SCUOLE, DOPO APPENA TRE SETTIMANE

Agosto 22nd, 2020 Riccardo Fucile

NEL PAESE OLTRE 2.000 CONTAGI IN UN GIORNO… NEGLI ISTITUTI C’E’ L’OBBLIGO DELLA MASCHERINA E NESSUNO GENITORE O POLITICO ROMPE LE PALLE COME IN ITALIA

L’anno scolastico in Germania è ricominciato tre settimane fa, anche se il ritorno in classe degli studenti è stato deciso solo da 9 Lander su 16. In questo breve lasso di tempo sono già  oltre 100 gli istituti che sono stati chiusi completamente o parzialmente.
A scriverlo è il Corriere della Sera, che spiega che le chiusure sono state necessarie in particolare in Nord Reno Vestfalia, la regione con più contagi, a Berlino (41 istituti in quarantena su 825), ad Amburgo e Francoforte.
Le scuole hanno l’obbligo di avvertire le autorità  sanitarie quando riscontrano casi e sono poi queste a decidere, di volta in volta, quale misure applicare.
Possono decidere di tenere in quarantena anche soltanto alcune classi. Tutti gli alunni e il personale delle scuole tedesche hanno normalmente l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza di un metro e mezzo e di portare le mascherine all’interno degli istituti, ma non durante le lezioni (in Nord Reno Vestfalia obbligatorio anche durante le lezioni).
“Lo so che è faticoso. lo è per tutti, ma al momento non c’è alternativa alla mascherina” ha detto la ministra dell’Istruzione Anja Karliczek, che, secondo cui “il funzionamento ordinario è partito bene”.
In generale le autorità  tedesche, nonostante le chiusure, al momento non mostrano particolare preoccupazione. Secondo il primo rapporto dell’Amministrazione scolastica di Berlino i casi di positività  al coronavirus registrati finora nelle scuole della capitale tedesca “non rappresentano una minaccia per la loro piena operatività ”.
Nella maggior parte dei casi rilevati, sono state trovate solo singole persone infette, tra alunni, insegnanti o personale scolastico, e sono state disposte quarantene cautelative. “Le scuole non sono focolai. Le infezioni di solito vengono portate negli istituti dall’esterno”, ha confermato Sandra Scheeres, responsabile berlinese per l’Istruzione.
Giovedì Merkel farà  il punto sull’epidemia, anche i relazione ai nuovi casi – oltre 2.000 in un giorno – che fanno temere la seconda ondata.

(da agenzie)

argomento: emergenza | Commenta »

« Previous Entries
Next Entries »
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.794)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (543)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (34.990)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Ottobre 2025 (286)
    • Settembre 2025 (662)
    • Agosto 2025 (669)
    • Luglio 2025 (671)
    • Giugno 2025 (573)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (307)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (436)
    • Giugno 2014 (391)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Agosto 2020
    L M M G V S D
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    24252627282930
    31  
    « Lug   Set »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • LA PROTESTA PER GAZA È SOLO LA PUNTA DELL’ICEBERG: L’ITALIA È UNA PENTOLA A PRESSIONE PRONTA A ESPLODERE. GLI INGREDIENTI PRINCIPALI SONO LA RABBIA E LA FRUSTRAZIONE PER UNA SITUAZIONE ECONOMICA DRAMMATICA
    • GIOVANNI GALLI: “IN TOSCANA LA LEGA HA SBAGLIATO NOMI E LINEA. ORA VANNACCI SE NE VADA”: GIOVANNI GALLI, EX PORTIERE DELLA NAZIONALE E GIÀ CAPOGRUPPO LEGHISTA IN TOSCANA, EPURATO DAL GENERALE AL CONTRARIO, SI TOGLIE I MACIGNI DAI TACCHETTI
    • IL CSM SFIDA IL GOVERNO SUL CASO ALMASRI: DOPO LE BORDATE DI NORDIO CONTRO IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, ALCUNI CONSIGLIERI DEL CONSIGLIO SUPERIORE DI MAGISTRATURA HANNO CHIESTO L’APERTURA DI UNA PRATICA A TUTELA DELLE TOGHE
    • PREMIO NOBEL PER L’EGOMANIA: FEDERICO MOLLICONE “TRASFORMA” IL SUO LIBRO IN LEGGE (E LO STATO STANZIA 5 MILIONI DI EURO)
    • IL GOVERNO FA QUADRATO INTORNO ALLA “ZARINA” DI NORDIO GIUSI BARTOLOZZI, MA LA SUA POSIZIONE SI COMPLICA: INDAGATA PER FALSE DICHIARAZIONI SUL CASO ALMASRI, NON È PIÙ VISTA DI BUON OCCHIO DALLA MELONI, E DAL SOTTOSEGRETARIO CON DELEGA AI SERVIZI MANTOVANO
    • MELONIADI 2026: LO SPORT E’ CONTORNO DI AFFARI E CEMENTO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA