Destra di Popolo.net

VOLANO GLI STRACCI NELLA LEGA IN CALABRIA: IL FRATELLO DELL’UNICO DEPUTATO MINACCIA E INSULTA IL PROCONSOLE DI SALVINI IN CALABRIA

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

FURGIUELE ANNUNCIA UNA SPEDIZIONE PUNITIVA CONTRO L’INVIATO DA VIA BELLERIO, VETRI SPACCATI E ARRIVANO I CARABINIERI MENTRE INDAGA LA PROCURA DI CATANZARO

Nuovi imbarazzi per l’unico deputato leghista calabrese, Domenico Furgiuele.
E dopo i guai che gli ha procurato l’ingombrante suocero, il re dell’autostrada Salvatore Mazzei, condannato e finito in carcere per estorsione, adesso al parlamentare calabrese della Lega tocca raccogliere i cocci delle intemperanze del fratello Antonio. Sarebbe stato lui a firmare una serie di minacce, intimidazioni e persino atti di vandalismo nei confronti di Walter Rauti, vice responsabile degli Enti Locali della Lega, che supporta Nino Spirlì, presidente facente funzioni della Regione, dalla morte improvvisa della governatrice Santelli.
Tutto sarebbe successo qualche giorno fa. Mentre il fratello deputato alla Camera minacciava moti di piazza contro l’eventuale coinvolgimento di Gino Strada nella gestione della sanità  calabrese, Antonio Furgiuele si lanciava in una sorta di spedizione punitiva nel paese di Rauti, per di più annunciandola e commentandola al telefono con il diretto interessato, che ha subito avvertito i carabinieri.
Da quanto si apprende, sembra che il fratello del deputato non abbia risparmiato nè insulti, nè minacce all’indirizzo del suo dirigente e della sua famiglia. E forse è un caso, forse no, quella sera pare che il fratello di Rauti abbia trovato la finestra del suo studio professionale distrutta a calci, con tanto di pattuglia dei carabinieri intervenuta per i rilievi del caso.
Toccherà  alla procura di Catanzaro ricostruire la vicenda, ma allo stato Antonio Furgiuele sembra aver preso decisamente troppo alla lettera la guerra che agita la litigiosa Lega calabrese, finendo per trasformare la battaglia politica in minacce, intimidazioni e atti di vandalismo.
Il fratello Domenico, oggi unico parlamentare calabrese della Lega, ha una sua area che governa con piglio di ferro e spesso e volentieri è entrata in rotta di collisione con quella del deputato bergamasco Cristian Invernizzi, spedito anni fa in Calabria per commissariare proprio Furgiuele e promosso sul campo segretario della Lega Calabria. Una marcatura raddoppiata in occasione delle Europee prima e delle Regionali dopo con l’arrivo di Rauti, calabrese d’origine ma milanese di formazione, spedito da via Bellerio a mettere il naso nella Lega calabrese e da sempre mal digerito dagli autoctoni, soprattutto di sponda lametina.
Sull’accaduto la Lega tace, lui preferisce non fare alcun commento. “Ci sono indagini in corso” si limita a dire. E sulla stessa linea si attesta il segretario regionale Invernizzi, che però si lascia strappare “è nostro interesse andare fino in fondo e se tutto fosse confermato sarebbe molto grave”.
Solidarietà  aperta invece è arrivata dal Pd catanzarese, che con un post della sua segretaria provinciale Emanuela Neri su facebook afferma: “Aldilà  di ogni posizione politica mi sento di esprimere tutta la mia vicinanza a Walter Rauti e a tutta la sua famiglia. Con forza bisogna respingere questi atti vili che rappresentano ciò che la politica non dovrebbe essere e ciò che la Calabria e i calabresi non sono”.
Non è la prima volta che il deputato Domenico Furgiuele provoca direttamente o indirettamente imbarazzi alla Lega. E non solo a causa del suocero e dei suoi ingombranti trascorsi giudiziari, incluso il sequestro per mafia dell’intero patrimonio, che – emerge da un’inchiesta della procura di Salerno – avrebbe tentato di ribaltare avvicinando un giudice, adesso a processo per corruzione.
O della suocera, scopertasi titolare di un centro estetico finito sotto sequestro perchè abusivo, proprio mentre Furgiuele in parlamento si sgolava a difesa del settore, danneggiato dal lockdown. Anche il deputato in persona con la giustizia ha avuto guai.
Qualche mese fa, l’azienda di cui Furgiuele è stato amministratore e legale rappresentante fino a due mesi dopo le elezioni è stata sequestrata nell’ambito di un’inchiesta antimafia su un cartello di aziende in odor di mafia costituito nella Piana di Gioia Tauro per spartirsi gli appalti pubblici.
Quella misura è stata in seguito revocata, ma il deputato è rimasto indagato per concorso in turbativa d’asta.
Ma per Salvini, che ha animato la campagna elettorale per le regionali in Calabria predicando urbi et orbi “dove c’è la ‘ndrangheta ci sarà  la Lega per prenderla a calci nel sedere”, la cosa non ha avuto grande peso.
“Un sospetto non mi basta per condannare una persona, così funziona in un Paese civile” ha detto per difendere Furgiuele “Se c’è una condanna è un altro paio di maniche”. Insomma, decidono i giudici. Almeno per i deputati.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

MA IL SALVINI CHE VUOLE CONDONI “PERCHE’ SIAMO IN GUERRA” E’ LO STESSO CHE DUE GIORNI FA DICEVA CHE “IL COPRIFUOCO SI FA IN GUERRA E NOI NON SIAMO IN GUERRA”?

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

COERENZA, QUESTA SCONOSCIUTA

Prima gli italiani? Meglio prima gli evasori.
Staccato clamorosamente nei sondaggi da Giorgia Meloni, il leader della Lega ricorre alla sua formuletta magica per recuperare consensi: i condoni.
Stavolta ne chiede tre, fiscale, tombale ed edilizio. E propone la metafora che aveva già  tirato fuori a maggio, alla fine del primo lockdown, per spiegare la sua idea che all’apparenza è semplicissima: “Io Stato ti chiedo 20 euro sui tuoi 100 euro che non puoi utilizzare per vari motivi, così quegli altri 80 euro li puoi rimettere nell’economia”.
Peccato che quei ‘vari motivi’ che Salvini non specifica siano evasioni fiscali, denaro non dichiarato, che non viene utilizzato in maniera legale ma che circola lo stesso, arricchendo sempre i soliti noti.
Che con la pandemia si sono arricchiti ancora di più, con la ricchezza che non viene distribuita a causa del blocco totale. I più ricchi sono più ricchi, i più poveri diventano poverissimi. Ma tra gli uni e gli altri, Salvini sceglie sempre gli alleati di sempre
Peraltro, nel suo tentativo di riguadagnare terreno, in pochi si accorgono di un’altra modifica nei discorsi del leader della Lega: “Se non fai un condono in tempi di guerra, quando lo fai?”. La guerra, beninteso, è la pandemia che stiamo affrontando.
La stessa che fino a due giorni fa fa Salvini sminuiva, come aveva fatto per tuta l’estate. “Il coprifuoco si fa in guerra, e noi non siamo in guerra” diceva.
E poi si domanda anche come mai stia precipitando nei consensi.

(da agenzie)

argomento: Costume | Commenta »

L’INTERCETTAZIONE SULL’IMPRENDITORE LEGHISTA ARRESTATO: “ERA UN IDRAULICO CHE AGGIUSTAVA I TUBI DELLE CALDAIE, HA FATTO LAVORI PER LA LEGA PER 2 MILIONI”

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

“SPOSTA SOLDI IN RUSSIA”

“Questo qui ha fatto lavori per la Lega per due milioni di Euro in un anno e mezzo. Questo qui era un idraulico che aggiustava i tubi delle caldaie. Ma come mai?”.
Questo qui è Francesco Barachetti, l’ultimo personaggio finito agli arresti nell’inchiesta sui commercialisti della Lega.
A definirlo “un idraulico che aggiustava i tubi delle caldaie” è Michele Scillieri, il professionista che aveva “prestato” il suo studio in via delle Stelline a Milano come prima sede della Lega per Salvini premier, la versione sovranista del partito di Alberto da Giussano.
“Com’è che Di Rubba ha messo su un autosalone di macchine di lusso poco lì accanto a Barachetti, che ha comprato un edificio dove ha fatto la sede grandiosa della sua società ? Ma da dove arrivano i soldi? Ma come mai la società  di noleggio auto ha fatturato quasi un milione di euro alla Lega in un anno?”, si chiedeva Scillieri intercettato il 14 maggio del 2020.
Parole che per gli inquirenti sono importanti visto che il giudice per le indagini preliminari, Giulio Fanales, le inserisce nelle 70 pagine della misura cautelare di Barachetti.
Soldi in Val Seriana
L’indagine del procuratore aggiunto Eugenio Fusco sui professionisti della Lega, infatti, è tutt’altro che chiusa. Oltre a Barachetti, accusato di concorso in peculato ed emissione di false fatture, nel registro degli indagati sono finiti altri due nomi: quelli di Pierino Maffeis e di Elio Foiadelli, amministratori di società  che per la procura hanno giocato un ruolo in questo complesso risiko di bonifici, fatture e lavori mai fatti. Un puzzle che da Casnigo e Gazzaniga, piccoli centri della Val Seriana, passano per Bergamo e arrivano fino alla periferia nord di Milano e a via Bellerio, dove c’è la storica sede della Lega.
E dove Barachetti ha lavorato con la sua azienda: negli ultimi tempi aveva cominciato ad occuparsi delle sanificazioni anti Covid. Il 10 settembre nell’indagine della Guardia di Finanza sono già  finiti ai domiciliari sia Scillieri che Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, rispettivamente direttore amministrativo e revisore contabile del Carroccio al Senato e alla Camera: sono i personaggi principali dell’indagine.
A luglio era stato invece fermato Luca Sostegni, considerato un prestanome di Scillieri, che ha cominciato a collaborare coi magistrati. Al centro dell’inchiesta, come è noto, c’è l’acquisto da parte di Lombardia film commission — all’epoca presieduta da Di Rubba, scelto in quota Lega Nord — di un capannone a Cormano, da una società  gestita da Fabio Barbarossa, cognato di Scillieri. La compravendita, per l’accusa, era stata compiuta al prezzo gonfiato di 800mila euro: soldi pubblici, una parte dei quali è stata retrocessa a Di Rubba e Manzoni.
Barachetti, l’idraulico russo che lavorava per la Lega (e comprava rubli)
Oggi a finire agli arresti è Barachetti, già  indagato e citato più volte nelle informative della Guardia di finanza: i domiciliari sono scattati perchè per il gip “ricorre un concreto e attuale pericolo di commissione di delitti della stessa specie di quelli per i quali si procede”.
In pratica può reiterare i reati, visto che — tra le altre cose — “reperisce con facilità , un individuo disposto a fungere da prestanome nel suo interesse”, scrive il gip. Pregiudicato (nel 2004 è stato condannato in via definitiva a un anno quattro mesi per cessione di stupefacenti), ex consigliere comunale con una lista d’ispirazione leghista a Casnigo in Val Seriana, è titolare del 95% della Barachetti service, società  il cui rimanente 5 % è in mano alla moglie russa, Tatiana Andreeva.
E sono proprio i contatti con la Russia che hanno un peso nelle esigenze cautelari: “Non può non sottolinearsi l’acclarata disponibilità , in capo al Barachetti, di un sicuro canale internazionale, utile a convogliare, in tutto o in parte, verso un paese extra Unione Europea, la Russia, le somme di derivazione pubblicistica oggetto d’impossessamento“, scrive il giudice. Degli 800mila euro usciti dalle casse della Regione Lombardia, infatti, più di duecentomila finiscono nelle casse di Barachetti attraverso un complesso giro di bonifici. Di questi, 45mila euro vengono usati per acquistare rubli russi, poi girati alla società  Sozidanie OOO, con sede legale nelle vicinanze di San Pietroburgo, presso la Banca Sberbank in Mosca.
Il bonifico riporta come causale: “Purpose of payment buying property”. È solo uno dei mille rivoli di questa storia fatta di soldi e rapporti di alto livello. “L’imprenditore Barachetti — scrive il gip — è in grado di rapportarsi alla pari con il presidente della fondazione di diritto pubblico e, più in generale, con esponenti del mondo delle professioni che vantano entrature politiche di prim’ordine, tanto da avanzare nei loro confronti, mediante minaccia, pretese sempre crescenti in merito alla spartizione del profitto illecito”.
“Quando abbiamo fatto tutti i conti nessuno ci perdeva” — Secondo le indagini della procura di Milano l’imprenditore della Val Seriana è l’uomo che guadagna di più dall’affare del capannone di Cormano. “In sostanza — scrive il giudice — il Barachetti concepisce ed implementa un articolato sistema negoziale, avente ad oggetto l’appalto delle opere edili da parte della committente Immobiliare Andromeda s.r.l. in favore delle società  appaltatrici gestite di diritto o di fatto dall’indagato, destinato primariamente a celare, dietro all’esecuzione dei lavori appaltati, quantomeno soltanto parziale e notevolmente tardiva, il definitivo impossessamento della provvista pubblica, in parte a beneficio dell’odierno indagato ed in altra parte a vantaggio di ulteriori membri del sodalizio“. In pratica l’immobile di Cormano viene ceduto a 800mila euro (prezzo doppio rispetto a quello d’acquisto di pochi mesi prima ndr) perchè la società  immobiliare Andromeda si era impegnata ad occuparsi della “sistemazione interna ed esterna, realizzazione degli impianti elettrico e di riscaldamento-raffreddamento“. Lavori che vengono affidati alla Eco srl, amministrata da Maffeis ma nei fatti — secondo gli inquirenti — gestita dallo stesso Barachetti.
Nelle carte dell’inchiesta gli investigatori hanno quantificato che la società  Immobiliare Andromeda, proprietaria dell’immobile che cede alla Lombardia film commission, “riconosce all’appaltatrice Eco s.r.l. un corrispettivo per le opere commissionate, pari ad Euro 650.000,00, del tutto esorbitante“.
Un capannone comprato sulla carta a 400mila euro (ma ne fatti mai pagato), venduto a una fondazione pubblica per il doppio dei soldi, quasi tutti usati per ristrutturarlo: è evidente che nell’affare i conti non tornano. Se ne accorge pure Scillieri. “Quando all’inizio abbiamo fatto tutti i conti nessuno ci perdeva. Quindi la proprietari prendeva la sua parte; quello lì (da intendersi Sostegni ndr) prendeva la sua parte; io (da intendersi Scillieri, tramite Barbarossa ndr) prendevo la mia parte e voi (da intendersi Di Rubba e Manzoni ndr) prendevate…. E’ andata storta ad un certo punto”, diceva il commercialista intercettato con Di Rubba.
“Soldi reimpiegati per finalità  estranee all’appalto”
Ma perchè, come dice Scillieri, l’affare del capannone è andato storto “a un certo punto”? Annota il gip: “Inspiegabile risulta, almeno all’apparenza, il comportamento della Eco. La società , malgrado non abbia ottenuto alcun introito finanziario dal tempo del conferimento del capitale sociale, ad eccezione della cospicua somma versatale dall’Immobiliare Andromeda a titolo di acconto (Euro 400.000,00), riversa immediatamente gran parte della provvista nelle casse della subappaltatrice Barachetti Service s.r.l., peraltro a notevole distanza dalla futura realizzazione degli impianti oggetto del subappalto, così privandosi delle risorse economiche indispensabili per l’esecuzione delle opere commissionatele da Immobiliare Andromeda”.
Che ne fa Barachetti di quei soldi? Li reimpiega “per finalità  del tutto estranee a quanto oggetto di subappalto e così sostanzialmente disperse”.
Una parte del denaro, come abbiamo visto, viene inviata in rubli a una società  con sede legale nelle vicinanze di San Pietroburgo. Un’altra parte ancora viene trasferita su conti intestati a società  terze, che alla fine servono “per l’acquisto di due immobili da villeggiatura, fittiziamente intestati ad un’ulteriore società  di comodo, ma in realtà  destinati ad arricchire il patrimonio del presidente della fondazione, Di Rubba Alberto, e del suo più stretto sodale, Manzoni Andrea”.
Sono le due villette sul lago di Garda recentemente sequestrate dagli inquirenti. “In conclusione — è il conto che fanno gli investigatori — il Barachetti, dopo avere ricevuto il complessivo importo di Euro 390.000,00, in virtù di bonifici disposti dalla Eco s.r.l. in favore della Barachetti Service s.r.l., retrocedeva a vantaggio del soggetto munito della qualifica pubblicistica, Di Rubba Alberto, e del suo più stretto sodale, Manzoni Andrea, il complessivo importo di Euro 188.444,00″. La parte rimanente — cioè 201.556,00 euro — viene “definitivamente incamerata dalla società  rappresentata dal Barachetti, salva la parziale distrazione a favore del conto della società  russa Sozidanie OOO presso la Banca Sberbank in Mosca”.
Duecentomila euro per l’ex idraulico
Insomma alla fine la fetta più grossa della torta spetta all’ex idraulico di Casnigo. L’imprenditore “si mostra altamente determinato ad ottenere dall’affare illecito il massimo profitto, tant’è vero che riesce a riservarsi ed a trattenere in via definitiva, all’esito della vicenda, una quota significativa del denaro in origine erogato da Regione Lombardia, oggetto di appropriazione illecita (somma incamerata dall’indagato pari ad Euro 201.556,00, a fronte di un capitale pubblico pari ad Euro 800.000,00)”, è scritto nelle accuse.
Nelle carte dell’inchiesta, tra l’altro, gli investigatori appuntano che “oltre nell’analisi delle circostanze da ritenersi sintomatiche della natura sostanzialmente appropriativa dello schema adottato, occorre sottolineare il significativo comportamento serbato dal Barachetti immediatamente dopo l’inizio dei lavori”. In pratica l’imprenditore cominciò ad avanzare “con sempre maggiore insistenza, nei confronti dei coindagati, la pretesa di continui aumenti del prezzo, arrivando a minacciare gli interlocutori d’interrompere definitivamente i lavori.
Le sue pretese, d’altronde, non vengono affatto ignorate dai coindagati, quali rivendicazioni contrattuali prive di fondamento, bensì ascoltate e, almeno in parte, accolte, tanto è vero che sarà  proprio lui ad essere considerato dal Di Rubba il sodale maggiormente arricchitosi grazie all’affare illecito“. In pratica dopo essersi accordati per una somma di denaro, Barachetti comincia ad aumentare il suo prezzo con Di Rubba, Manzoni e Scillieri per mettere a posto il capannone.
Per il gip “il comportamento serbato dal Barachetti trova logica spiegazione proprio nell’usuale dinamica degli affari illeciti di gruppo, laddove ciascun partecipe tenta di ritagliarsi, se del caso con prepotenza, la porzione maggiore nella spartizione del profitto“.
Tra gli indizi a carico anche il tentativo di “comprare il silenzio” di Sostegni. Il prestanome di Scillieri, infatti, a un certo punto comincia a minacciare i commercialisti: o gli davano quanto pattuito — 30mila euro — o sarebbe andato a raccontare tutto ai giornali. Barachetti tenta di mettere a tacere Sostegni “nella consapevolezza della propria vulnerabilità  quale partecipe all’illecito, come d’altronde confermato dall’uso dell’ennesimo negozio giuridico simulato e dalla marcia indietro innestata al momento della prima emersione di circostanze compromettenti sugli organi di stampa”.
“Lavori al capannone mai fatti”
Tra l’altro i famosi lavori di adeguamento dell’immobile, alla fine, non sono neanche stati ultimati. Almeno secondo gli inquinreti. Per il gip, infatti, l’immobiliare Andromeda si rese del “tutto inadempiente rispetto all’obbligo, sulla medesima gravante, avente ad oggetto l’esecuzione dei lavori, dal momento che gli stessi non risultavano terminati nè allo scadere del termine statuito nel preliminare, nè al tempo del definitivo, concluso per atto pubblico del 13.09.2018″.
Con due testimonianze di tecnici “è stato appurato”, spiega il giudice, “che, a seguito dello stato di morosità  della Paloschi”, che deteneva il capannone prima di Andromeda, “era stata dapprima sospesa e poi definitivamente interrotta l’erogazione dell’energia elettrica” a partire dal 30 agosto 2016, con riattivazione e “contratto intestato alla fondazione, a decorrere dal 29 giugno 2018”.
Un tempo “talmente breve di fornitura” che non può “avere consentito il completamento delle opere”. Nonostantegli inadempimenti la Lombardia film commission “non attiva affatto i rimedi previsti, fra i quali spicca in primo luogo l’esercizio del diritto alla restituzione del doppio della caparra versata”. Un vero affare

(da “il Fatto Quotidiano”)

argomento: Giustizia | Commenta »

METODO CINESE: IL GIORNALISTA FILIPPO SANTELLI, POSITIVO ALL’AEROPORTO, IN ISOLAMENTO DA 26 GIORNI IN UNA STANZETTA

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

UN LOCALE 3 METRI PER 5 SENZA LUCE NATURALE

“Sono al 26° giorno di isolamento, comincio ad essere stanco”. Raggiungiamo Filippo Santelli, corrispondente in Cina per Repubblica, via Skype. Ci risponde dalla stanza di un ospedale a Nanchino, capoluogo della provincia di Jiangsu, nella Cina Orientale, dove è “letteralmente” chiuso da ormai 26 giorni perchè ai controlli che fanno ai viaggiatori in ingresso nel Paese, è risultato positivo al Coronavirus.
Qui vige, come ci racconta, un sistema di monitoraggio e di contenimento dell’epidemia molto rigoroso: una catena di montaggio che dall’aeroporto l’ha condotto in un hotel e da lì, “in ambulanza e di notte” nella struttura sanitaria creata ex-novo dalle autorità  cinesi per accogliere i positivi.
“Per tutti passeggeri che arrivano in Cina sono previste due settimane di quarantena che si fanno in un hotel, una struttura designata dalle autorità  dove ti chiudono e stai per due settimane”, ci racconta. “Lì ti sottopongono a due tamponi: al secondo sono risultato positivo, per questo hanno immediatamente allertato il Centro per il Controllo delle Malattie locale della città  di Nanchino e mi hanno traghettato qui”.
Filippo non nasconde il disorientamento e la sofferenza dei primi giorni.
“Mi hanno messo in isolamento in una stanzetta gelida, mi hanno chiuso la porta alle spalle e da questa struttura non esco fin quando non risulterò negativo. Il primo giorno che mi sono trovato qui dentro ho avuto un momento di profondo sconforto: ho pianto. Mi sentivo perso e lontanissimo da qualsiasi forma di conforto delle persone a me care. Qui sono isolato in una struttura, in una stanza da cui non posso uscire e in cui non può entrare nessuno, in un Paese in cui i miei amici e parenti non possono venire.
Non deve esser facile. Anche perchè da quel che possiamo vedere anche seguendo il tuo reportage quotidiano su Instagram, la stanza non sembra accogliente.
La progettazione della struttura non aiuta: hanno puntato sulla rapidità  della costruzione, realizzata in 12 giorni e non sugli ambienti. La mia stanza è 3 metri per 5, senza luce naturale, vedo solo neon e led da 26 gg. La mattina mi sveglio, è buio, ma potrebbe essere anche mezzogiorno, accendo la lampadina diventa giorno; spengo la lampadina, è notte. I primi giorni mi hanno testato molto, mi hanno fatto tamponi per 4 gg di fila ed esami del sangue. Da quel momento in poi mi hanno lasciato un po’ più da solo e ho cercato di darmi delle regole, una routine: cammino un’ora al giorno, sono 8 passi da un angolo all’altro della stanza, poi faccio una doccia e per fortuna ho internet: lavoro e racconto tutto su La Repubblica e su Instagram.
Come comunichi con il personale infermieristico?
Loro non parlano inglese, io parlo un po’ di mandarino. Per fortuna esiste una app che si chiama Wechat che ha una funzione di traduzione simultanea. Di base mi portano i pasti tre volte al giorno e ho 40 secondi alla mattina per “spiare” la luce naturale: quando entrano per le pulizie mi appoggio allo stipite della porta di ingresso, mi lasciano guardare fuori, prima di richiudermi di nuovo dentro dove non vedo altro che il grigio e bianco delle pareti, la plastica e l’alluminio.
Un approccio davvero duro quello cinese.
Sì, improntato alla massima cautela. Lo vedi anche dal fatto che io sono un caso asintomatico o paucisintomatico, non ho mai avuto una linea di febbre, solo piccoli dolori muscolari alle gambe un giorno e ho perso olfatto e gusto. Io sarei un caso che in Italia trascorrerebbe la sua degenza a casa aspettando di negativizzarsi. Qui invece ti isolano anche se sei asintomatico. E’ un sistema improntato alla massima prudenza: hanno contenuto il virus anche grazie a questo approccio draconiano e adesso non vogliono che gli ritorni in casa il virus portato dalle persone che arrivano dall’estero. Questo comporta una grossa limitazione dei viaggi in ingresso, innanzitutto. E poi tutte le persone che sbarcano in Cina entrano in questa procedura sanitaria che ti porta o alle due settimane in hotel se sei negativo o a una quarantena di lunghezza indefinita in una struttura sanitaria, come questa, se sei positivo.
Molto distante dal sistema italiano, ad esempio.
In Italia i passeggeri che sbarcano sono obbligati alla quarantena, ma si tratta di una quarantena fiduciaria, nessuno ti chiama per accertarsi che tu la faccia effettivamente. I tamponi a chi entra? A me ad esempio, quando sono tornato in Italia, non l’hanno fatto. Credo lo facciano solo ai viaggiatori che tornano da Paesi considerati ad alto rischio. D’altra parte la Cina non è ad alto rischio perchè non ha casi.
Sarebbe possibile un “metodo cinese” da noi?
Questa è una domanda a cui non sono in grado di rispondere. Posso dire però che la Cina non è il solo Paese a prevedere dei luoghi di quarantena per le persone che entrano: lo fa anche la Corea del Sud, ad esempio. Ho visto in Asia diverse sfumature di limitazione delle libertà  personali: la Cina rappresenta l’estremo più duro. Qui le persone, allo scoppio delle epidemia, sono state letteralmente prese dalle loro case e messe in isolamento. Gli altri hanno utilizzato delle misure intermedie: per esempio il braccialetto elettronico a Hong Kong. L’estremo più leggero è la quarantena fiduciaria: presuppone, però, un maggiore spirito civico di adesione alle regole da parte delle persone e una soglia di tolleranza del rischio più alta da parte della società  nel suo insieme. E la Cina non vuole rischiare che qualcuno esca fuori e riporti il virus nella società .
Torniamo al tuo isolamento. Ha un costo?
La quarantena in hotel è a pagamento sia per i cinesi che per gli stranieri. In ospedale i cinesi non pagano: il governo ha detto dall’inizio che tutte le cure per il coronavirus sarebbero state gratuite per i cinesi. Questo perchè hanno un enorme problema di copertura assicurativa. I cittadini cinesi hanno un’assicurazione che non copre quasi nulla e molto spesso finiscono in bancarotta quando devono curarsi. Per evitare che nascondessero di essere contagiati dal virus per non andare in ospedale, il governo ha adottato la soluzione delle cure gratuite. Gli stranieri pagano, non so quanto di preciso. Molto dipende anche dalle cure e dai farmaci. Io personalmente ho lasciato una caparra di 600 euro circa al mio ingresso. Mi ha detto un’infermiera che una persona che è rimasta all’interno della struttura 30 gg ha pagato circa 1600 euro.
Che tipo di farmaci ti hanno somministrato?
Io sono asintomatico, mi hanno proposto una serie di terapie: un antivirale, farmaco di produzione russa che usano fin dall’inizio la cui efficacia non è stato dimostrata; interferone, aerosol di una proteina che dovrebbe impedire al virus di replicarsi; medicina cinese, che loro usano e io ho rifiutato.
Nei tuoi racconti, hai parlato anche dei vaccini cinesi…
Ci è capitato di leggere che la Cina è in vantaggio nella corsa al vaccino: fra le decine di vaccini autorizzati alla fase 3 della sperimentazione, quattro sono cinesi. Sono scettico per due motivi: innanzitutto per la storia dell’industria farmaceutica in Cina, che racconta di una non grande eccellenza nella ricerca e parecchi scandali di corruzione e addirittura di vaccini nocivi. Gli stessi cinesi si fidano poco o nulla dei vaccini prodotti in Cina. Il secondo motivo è politico: la voglia del regime cinese di arrivare al vaccino prima degli altri sarebbe una vittoria mostruosa, per poter cancellare e ricostruirsi la reputazione e dare il vaccino a tutti gli amici. Quando la Cina ha una priorità  politica, le cose vengono spinte avanti in maniera molto rapida a dispetto delle regole della sperimentazione e qualche volta anche dell’evidenza scientifica. Quindi il fatto che 4 vaccini siano arrivati alla fase 4, mi dice poco sull’efficacia e sulla qualità . In tutto questo però la Cina sta inoculando il vaccino a tantissimi cittadini, a discapito dell’evidenza dell’efficacia e della sicurezza.
Sei al 26° giorno di isolamento e il tuo tampone è ancora positivo...
Ricevo ogni due giorni un test dell’espettorato che considerano la base da cui partire: quando quello sarà  negativo, mi faranno il tampone e dovrò avere due tamponi negativi per uscire. Nel frattempo la tecnologia mi aiuta tanto. Ho provato a trasformare questa esperienza in un racconto personale e giornalistico: è quello che faccio nella vita, d’altronde. La quantità  di affetto che ricevo, anche da parte di persone che non conosco, mi sorprende e mi conforta.

(da “Huffingtonpost”)

argomento: emergenza | Commenta »

COVID, FUGA DAGLI OSPEDALI CAMPANI, ESODO DELLA DISPERAZIONE VERSO LE STRUTTURE DEL LAZIO

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

CENTINAIA DI PAZIENTI NOLEGGIANO LE AMBULANZE PER FUGGIRE VERSO LATINA E ROMA

Non sono più dei casi isolati. Con le strutture sanitarie della Campania sempre più in crisi a causa del dilagare del coronavirus, verso i vicini ospedali della provincia di Latina, e in particolare del sud pontino, si sta registrando un vero e proprio piccolo esodo di pazienti.
Alle prese con il Covid o con altre patologie, chi dalla Campania può noleggiare un’ambulanza o avere la forza di affrontare il viaggio in auto spera di riuscire a ottenere un posto letto e cure più adeguate in terra pontina.
Un trend che sta mandando in affanno la sanità  nel basso Lazio, dove proprio per il Covid i posti scarseggiano e i problemi sono numerosi. I pazienti campani che stanno bussando negli ultimi giorni alle strutture sanitarie pontine sono infatti centinaia e non sono solo vittime del virus.
Tra chi ad esempio ha problemi cardiaci o una semplice frattura, temendo di infettarsi in ospedali che in Campania si sono trasformati in gironi danteschi e di dover affrontare attese infinite, il sud della provincia di Latina viene visto come la soluzione più semplice.
Al solo pronto soccorso del “Dono Svizzero” di Formia, il centro più vicino per chi si mette in viaggio dalla vicina regione e dove di recente è stata attrezzata nuovamente un’area per le vittime del coronavirus, in una settimana, e precisamente dal 4 all’11 novembre, hanno fatto ricorso ben 96 persone delle province di Caserta e Napoli.
E al “Goretti” di Latina altre dieci. Trattandosi a Formia ormai di un paziente ogni cinque proveniente dalla Campania, la stessa Regione Lazio si è attivata e l’assessore alla salute Alessio D’Amato avrebbe già  ricevuto rassicurazioni dalla giunta del governatore Vincenzo De Luca su un intervento per porre un freno a tale preoccupante trend.
Intanto negli ultimi giorni dei pazienti provenienti dalla Campania sedici sono stati anche ricoverati nelle strutture dell’Asl di Latina e 5 per Covid. Un’ulteriore difficoltà  su una rete che già  fatica a reggere l’urto della seconda ondata del virus e dove proprio a Formia nelle ultime ore c’è stato anche chi, con una segnalazione alla sindaca Paola Villa e ai carabinieri del Nas, ha avanzato perplessità  sulla sicurezza degli utenti dell’ospedale, lamentando situazioni di promiscuità , relative anche ai percorsi seguiti, tra Covid e non-Covid, temendo che i contagi possano avvenire così anche all’interno della struttura sanitaria.

(da agenzie)

argomento: sanità | Commenta »

LA CROCE ROSSA E’ DIVENTATA UN BERSAGLIO DI FALSITA’, NEGAZIONISMI E ATTI VANDALICI

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

“SENZA I NOSTRI SOCCORRITORI NON BATTEREMO IL VIRUS”: IL COMUNICATO DELLA CROCE ROSSA

Oltre al Covid-19, circola un virus ugualmente aggressivo: quello della disinformazione o delle vere e proprie fake news.
Albert Einstein diceva che le bugie si possono riconoscere molto più facilmente rispetto alla verità . Ma non siamo tutti Einstein e, oggi più che mai, le sofisticate metodologie di diffusione delle notizie false, rendono il compito di discernimento molto complesso.
Dobbiamo tutelarci e tutelare, soprattutto in un momento storico come questo, perchè qualunque messaggio distorto o scorretto può avere un’amplificazione e delle conseguenze inimmaginabili. Invito chiunque abbia dubbi, a rivolgersi sempre e solo a canali ufficiali, compresi i nostri.
Preoccupanti anche le posizioni dei cosiddetti “negazionisti”, altri agenti di caos e generatori di (comprensibile) paura in chi incorre in questo tipo di manipolazioni. Alcune delle fake news sul Covid-19 sono considerate credibili da una fetta consistente della popolazione, e dove la percentuale di chi crede alle ‘bufale’ cresce, sale anche quella di chi è scettico nei confronti del sistema sanitario nazionale, degli operatori sanitari o dei vaccini.
È nostro dovere condannare, segnalare e arginare questo malcostume, che ferisce e avvilisce non solo i nostri ma tutti gli operatori sanitari del Paese, sfiancati da un lavoro snervante che dura da mesi.
Dal video girato da un automobilista che segue un’ambulanza della Croce Rossa Italiana vicino Napoli, di rientro dopo un servizio e pronta a effettuarne subito un altro (ragione per cui ha le sirene accese) e che diviene virale come “prova” del tentativo di seminare panico tra la popolazione, alle notizie false sui circa 2000 euro che spenderebbe lo Stato per ogni paziente Covid ricoverato, fino alle foto e video sugli ospedali vuoti. Solo per fare qualche esempio di falsi comprovati.
Tutto questo, oltre a distruggere quanto stiamo facendo, ha portato a nuovi incredibili risvolti: le stesse figure professionali che a marzo abbiamo definito “eroi”, oggi sono additate – da troppi – come nemici e seminatori di panico.
In più, assistiamo a un incremento preoccupante di episodi di violenza insensati: sono aumentati gli atti vandalici ai danni di nostri mezzi e strutture, come testimoniano i fatti della provincia di Firenze, Napoli, fino a Levico Terme. Che senso ha rendere inutilizzabili tende per tamponi rapidi, mezzi di soccorso o strutture che potrebbero servire, un domani, anche ai vandali?
Da anni la Croce Rossa Italiana attraverso una campagna condivisa da tutte le sigle del soccorso, ribadisce che gli operatori sanitari “Non sono un Bersaglio”. I nostri volontari di certo non sono un bersaglio, il vero bersaglio resta il virus. Ma, senza la loro assistenza, sarà  ben difficile sconfiggerlo.

Croce Rossa italiana

argomento: denuncia | Commenta »

BONUS SPESA COVID, NEL COMUNE DI AFRICO 91 CITTADINI SU 98 PERCEPIVANO I SOLDI CON FALSE CERTIFICAZIONI

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

AVEVANO UN IMPIEGO STABILE MA DICHIARAVANO IL CONTRARIO: POI SI LAMENTANO DEI POLITICI “LADRI”

I finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno effettuato controlli su 98 cittadini del comune di Africo. Sono 91 quelli che hanno dichiarato, attraverso autocertificazioni false, di trovarsi in condizioni di difficoltà  economica e di indigenza, tali da non consentire nemmeno il minimale approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità .
Le verifiche hanno dimostrato che uno o più componenti del nucleo familiare avevano ricevuto lo stipendio, anche per importi cospicui.
In sostanza la maggioranza di chi, ad Africo, nella città  metropolitana di Reggio Calabria, ha chiesto il buono spesa Covid aveva anche un regolare posto di lavoro. Altri, invece, percepivano, il reddito di cittadinanza, l’indennità  di disoccupazione o prestazioni sociali agevolate.
C’è stato chi, addirittura, ha alterato il proprio stato di famiglia, indicando soggetti fittizi o non residenti per incrementare la somma da percepire.
Sono scattate, quindi, le sanzioni amministrative per indebita percezione di erogazioni pubbliche. Complessivamente i 91 soggetti, a cui è stato dato dal Comune di Africo il “bonus spesa Covid”, hanno incassato 21 mila e 500 euro. Adesso dovranno invece pagarne 64 mila e 500 euro.

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

QUASI 4.000 MEDICI HANNO GIA’ FIRMATO UNA PETIZIONE CONTRO BASSETTI NOMINATO COORDINATORE DEL GRUPPO PER LA GESTIONE DEI PAZIENTI COVID

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

“AUTORE DI DICHIARAZIONI FUORVIANTI, SERVE UNA FIGURA MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVA”

I colleghi di Matteo Bassetti non ci stanno e non condividono la nomina del direttore delle malattie infettive del San Martino di Genova come coordinatore del gruppo di lavoro — istituito da Agenas — per la gestione dei pazienti Covid.
Si tratta di un team che opererà  all’interno dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e che dovrebbe avere un ruolo cruciale: valutare i principi con cui i pazienti affetti da Covid-19 vengono ricoverati sia nei reparti ospedalieri intermedi, sia all’interno delle terapie sub-intensive e intensive. §Un ruolo — come si può immaginare — di grande responsabilità , che avrà  senz’altro un impatto anche sugli indicatori regionali che determinano restrizioni all’interno delle regioni per cercare di piegare la curva dei contagi da coronavirus. Tuttavia è stata avviata una petizione contro Bassetti.
Per firmare questa petizione su Change.org occorre essere iscritti all’ordine dei medici. Infatti, oltre ai nominativi è richiesto anche il numero di ordine. L’obiettivo iniziale era stato fissato a 500 firme, ma l’adesione è stata molto più ampia. Al momento — nella serata del 13 novembre — le firme sono molte di più, circa 3.800 e l’obiettivo finale è stato fissato a 5mila adesioni.
«Le dichiarazioni del Professore — si legge nella petizione -, rese pubbliche sin dall’inizio della pandemia, si sono dimostrate fuorvianti.   Di fronte alla emergenza sanitaria più significativa dell’ultimo secolo, causata da una malattia grave ed ancora poco conosciuta, l’atteggiamento   più corretto non poteva e non doveva essere quello delle affermazioni perentorie e delle previsioni incaute».
Insomma, una situazione non proprio favorevole della comunità  dei medici italiani nei confronti di Matteo Bassetti.
I medici che hanno lanciato la petizione hanno chiesto una figura maggiormente rappresentativa della categoria per ricoprire il ruolo di coordinatore del gruppo di lavoro per la valutazione dei criteri di gestione dei pazienti Covid-19 all’interno degli ospedali. «Chiediamo — si conclude la petizione — di essere rappresentati da Colleghi più prudenti nel gestire questa emergenza sanitaria, al fine di tutelare la salute dei nostri cittadini e per consentire una maggiore qualità  delle nostre cure con massima sicurezza degli operatori sanitari».

(da agenzie)

argomento: denuncia | Commenta »

SALVINI HA IL RIMEDIO CONTRO IL COVID: ALTRO CHE VACCINO, SERVONO TRE CONDONI PER GLI EVASORI

Novembre 13th, 2020 Riccardo Fucile

TRE CONDONI PER L’ESATTEZZA: “EDILIZIO, FISCALE E TOMBALE”… COSI’ CERTIFICA CHE CHI PAGA LE TASSE E’ UN FESSO E I DELINQUENTI CHE LE EVADONO DEGLI ESEMPI DA SEGUIRE

Partecipando a Porta a Porta su Rai Uno, il leader leghista ha affermato:” Se non fai un condono in tempo di guerra non lo fai più: edilizio, fiscale, tombale: c’è bisogno di fare emergere tutto quello che è nascosto, perchè l’Italia ha bisogno di recuperare questi soldi. Se c’è qualcuno che ha cento euro che non può utilizzare gli dici me ne dai 20 e gli altri 80 li rimetti in circolo nell’economia, Verrebbero fuori parecchie decine di miliardi. In tempo di guerra bisogna mettere in campo tutto quello che c’è ”.
A parte che tutti i vari condoni che ha già  fatto approvare nel Conte 1 hanno portato nelle casse dello Stato cifre irrisorie perchè chi delinque non ci tiene a far sapere che è un evasore fiscale e confida nel fatto di non essere identificato, proporre tre condoni come soluzione alla crisi da Covid è vergognoso.
Se quei deliquenti che evadono avessero versato il dovuto (100 miliardi l’anno, secondo i dati ufficiali le somme evase in Italia), oggi non avremmo una sanità  pubblica allo sfascio, perchè si sarebbe potuto investire in reparti, in terapie intensive, in strutture pubbliche ospedaliere all’avanguardia, invece che fare marchette ai privati.
Lo stesso dicasi per l’evasione edilizia: con quei miliardi si sarebbero potute costruire case popolari per tutti, evitando guerre tra poveri.
Per chi evade una destra della legalità  prevede la galera, non i condoni sovranisti.

(da agenzie)
—

argomento: denuncia | Commenta »

« Previous Entries
  • Destra di Popolo.net
    Circolo Genovese di Cultura e Politica
    Diretto da Riccardo Fucile
    Scrivici: destradipopolo@gmail.com

  • Categorie

    • 100 giorni (5)
    • Aborto (20)
    • Acca Larentia (2)
    • Alcool (3)
    • Alemanno (150)
    • Alfano (315)
    • Alitalia (123)
    • Ambiente (341)
    • AN (210)
    • Animali (74)
    • Arancioni (2)
    • arte (175)
    • Attentato (329)
    • Auguri (13)
    • Batini (3)
    • Berlusconi (4.297)
    • Bersani (235)
    • Biasotti (12)
    • Boldrini (4)
    • Bossi (1.223)
    • Brambilla (38)
    • Brunetta (83)
    • Burlando (26)
    • Camogli (2)
    • canile (4)
    • Cappello (8)
    • Caprotti (2)
    • Caritas (6)
    • carovita (170)
    • casa (247)
    • Casini (120)
    • Centrodestra in Liguria (35)
    • Chiesa (276)
    • Cina (10)
    • Comune (343)
    • Coop (7)
    • Cossiga (7)
    • Costume (5.592)
    • criminalità (1.404)
    • democratici e progressisti (19)
    • denuncia (14.536)
    • destra (573)
    • destradipopolo (99)
    • Di Pietro (101)
    • Diritti civili (276)
    • don Gallo (9)
    • economia (2.332)
    • elezioni (3.303)
    • emergenza (3.080)
    • Energia (45)
    • Esselunga (2)
    • Esteri (784)
    • Eugenetica (3)
    • Europa (1.314)
    • Fassino (13)
    • federalismo (167)
    • Ferrara (21)
    • Ferretti (6)
    • ferrovie (133)
    • finanziaria (325)
    • Fini (823)
    • fioriere (5)
    • Fitto (27)
    • Fontana di Trevi (1)
    • Formigoni (90)
    • Forza Italia (596)
    • frana (9)
    • Fratelli d'Italia (291)
    • Futuro e Libertà (511)
    • g8 (25)
    • Gelmini (68)
    • Genova (543)
    • Giannino (10)
    • Giustizia (5.796)
    • governo (5.805)
    • Grasso (22)
    • Green Italia (1)
    • Grillo (2.941)
    • Idv (4)
    • Immigrazione (734)
    • indulto (14)
    • inflazione (26)
    • Ingroia (15)
    • Interviste (16)
    • la casta (1.396)
    • La Destra (45)
    • La Sapienza (5)
    • Lavoro (1.316)
    • LegaNord (2.415)
    • Letta Enrico (154)
    • Liberi e Uguali (10)
    • Libia (68)
    • Libri (33)
    • Liguria Futurista (25)
    • mafia (544)
    • manifesto (7)
    • Margherita (16)
    • Maroni (171)
    • Mastella (16)
    • Mattarella (60)
    • Meloni (14)
    • Milano (300)
    • Montezemolo (7)
    • Monti (357)
    • moschea (11)
    • Musso (10)
    • Muti (10)
    • Napoli (319)
    • Napolitano (220)
    • no global (5)
    • notte bianca (3)
    • Nuovo Centrodestra (2)
    • Obama (11)
    • olimpiadi (40)
    • Oliveri (4)
    • Pannella (29)
    • Papa (33)
    • Parlamento (1.428)
    • partito del popolo della libertà (30)
    • Partito Democratico (1.034)
    • PD (1.192)
    • PdL (2.781)
    • pedofilia (25)
    • Pensioni (129)
    • Politica (32.579)
    • polizia (253)
    • Porto (12)
    • povertà (502)
    • Presepe (14)
    • Primarie (149)
    • Prodi (52)
    • Provincia (139)
    • radici e valori (3.690)
    • RAI (359)
    • rapine (37)
    • Razzismo (1.410)
    • Referendum (200)
    • Regione (344)
    • Renzi (1.521)
    • Repetto (46)
    • Rifiuti (84)
    • rom (13)
    • Roma (1.125)
    • Rutelli (9)
    • san gottardo (4)
    • San Martino (3)
    • San Miniato (2)
    • sanità (306)
    • Sarkozy (43)
    • scuola (354)
    • Sestri Levante (2)
    • Sicurezza (454)
    • sindacati (162)
    • Sinistra arcobaleno (11)
    • Soru (4)
    • sprechi (319)
    • Stampa (373)
    • Storace (47)
    • subappalti (31)
    • televisione (244)
    • terremoto (402)
    • thyssenkrupp (3)
    • Tibet (2)
    • tredicesima (3)
    • Turismo (62)
    • Udc (64)
    • Università (128)
    • V-Day (2)
    • Veltroni (30)
    • Vendola (41)
    • Verdi (16)
    • Vincenzi (30)
    • violenza sulle donne (342)
    • Web (1)
    • Zingaretti (10)
    • zingari (14)
  • Archivi

    • Giugno 2025 (450)
    • Maggio 2025 (591)
    • Aprile 2025 (622)
    • Marzo 2025 (561)
    • Febbraio 2025 (352)
    • Gennaio 2025 (640)
    • Dicembre 2024 (607)
    • Novembre 2024 (609)
    • Ottobre 2024 (668)
    • Settembre 2024 (458)
    • Agosto 2024 (618)
    • Luglio 2024 (429)
    • Giugno 2024 (481)
    • Maggio 2024 (633)
    • Aprile 2024 (618)
    • Marzo 2024 (473)
    • Febbraio 2024 (588)
    • Gennaio 2024 (627)
    • Dicembre 2023 (504)
    • Novembre 2023 (435)
    • Ottobre 2023 (604)
    • Settembre 2023 (462)
    • Agosto 2023 (642)
    • Luglio 2023 (605)
    • Giugno 2023 (560)
    • Maggio 2023 (412)
    • Aprile 2023 (567)
    • Marzo 2023 (506)
    • Febbraio 2023 (505)
    • Gennaio 2023 (541)
    • Dicembre 2022 (525)
    • Novembre 2022 (526)
    • Ottobre 2022 (552)
    • Settembre 2022 (584)
    • Agosto 2022 (585)
    • Luglio 2022 (562)
    • Giugno 2022 (521)
    • Maggio 2022 (470)
    • Aprile 2022 (502)
    • Marzo 2022 (542)
    • Febbraio 2022 (494)
    • Gennaio 2022 (510)
    • Dicembre 2021 (488)
    • Novembre 2021 (599)
    • Ottobre 2021 (506)
    • Settembre 2021 (539)
    • Agosto 2021 (423)
    • Luglio 2021 (577)
    • Giugno 2021 (559)
    • Maggio 2021 (556)
    • Aprile 2021 (506)
    • Marzo 2021 (647)
    • Febbraio 2021 (570)
    • Gennaio 2021 (605)
    • Dicembre 2020 (619)
    • Novembre 2020 (575)
    • Ottobre 2020 (639)
    • Settembre 2020 (465)
    • Agosto 2020 (588)
    • Luglio 2020 (597)
    • Giugno 2020 (580)
    • Maggio 2020 (618)
    • Aprile 2020 (643)
    • Marzo 2020 (437)
    • Febbraio 2020 (593)
    • Gennaio 2020 (596)
    • Dicembre 2019 (542)
    • Novembre 2019 (316)
    • Ottobre 2019 (631)
    • Settembre 2019 (617)
    • Agosto 2019 (639)
    • Luglio 2019 (654)
    • Giugno 2019 (598)
    • Maggio 2019 (527)
    • Aprile 2019 (383)
    • Marzo 2019 (562)
    • Febbraio 2019 (598)
    • Gennaio 2019 (641)
    • Dicembre 2018 (623)
    • Novembre 2018 (603)
    • Ottobre 2018 (631)
    • Settembre 2018 (586)
    • Agosto 2018 (362)
    • Luglio 2018 (562)
    • Giugno 2018 (563)
    • Maggio 2018 (634)
    • Aprile 2018 (547)
    • Marzo 2018 (599)
    • Febbraio 2018 (571)
    • Gennaio 2018 (607)
    • Dicembre 2017 (579)
    • Novembre 2017 (634)
    • Ottobre 2017 (579)
    • Settembre 2017 (456)
    • Agosto 2017 (368)
    • Luglio 2017 (450)
    • Giugno 2017 (468)
    • Maggio 2017 (460)
    • Aprile 2017 (439)
    • Marzo 2017 (480)
    • Febbraio 2017 (420)
    • Gennaio 2017 (453)
    • Dicembre 2016 (438)
    • Novembre 2016 (438)
    • Ottobre 2016 (424)
    • Settembre 2016 (367)
    • Agosto 2016 (332)
    • Luglio 2016 (336)
    • Giugno 2016 (358)
    • Maggio 2016 (373)
    • Aprile 2016 (308)
    • Marzo 2016 (369)
    • Febbraio 2016 (335)
    • Gennaio 2016 (404)
    • Dicembre 2015 (412)
    • Novembre 2015 (401)
    • Ottobre 2015 (422)
    • Settembre 2015 (419)
    • Agosto 2015 (416)
    • Luglio 2015 (387)
    • Giugno 2015 (397)
    • Maggio 2015 (402)
    • Aprile 2015 (407)
    • Marzo 2015 (428)
    • Febbraio 2015 (417)
    • Gennaio 2015 (434)
    • Dicembre 2014 (454)
    • Novembre 2014 (437)
    • Ottobre 2014 (440)
    • Settembre 2014 (450)
    • Agosto 2014 (433)
    • Luglio 2014 (437)
    • Giugno 2014 (392)
    • Maggio 2014 (392)
    • Aprile 2014 (389)
    • Marzo 2014 (436)
    • Febbraio 2014 (386)
    • Gennaio 2014 (419)
    • Dicembre 2013 (367)
    • Novembre 2013 (395)
    • Ottobre 2013 (447)
    • Settembre 2013 (433)
    • Agosto 2013 (389)
    • Luglio 2013 (390)
    • Giugno 2013 (425)
    • Maggio 2013 (413)
    • Aprile 2013 (345)
    • Marzo 2013 (372)
    • Febbraio 2013 (293)
    • Gennaio 2013 (361)
    • Dicembre 2012 (364)
    • Novembre 2012 (336)
    • Ottobre 2012 (363)
    • Settembre 2012 (341)
    • Agosto 2012 (238)
    • Luglio 2012 (328)
    • Giugno 2012 (288)
    • Maggio 2012 (258)
    • Aprile 2012 (218)
    • Marzo 2012 (255)
    • Febbraio 2012 (247)
    • Gennaio 2012 (259)
    • Dicembre 2011 (223)
    • Novembre 2011 (267)
    • Ottobre 2011 (283)
    • Settembre 2011 (268)
    • Agosto 2011 (155)
    • Luglio 2011 (210)
    • Giugno 2011 (264)
    • Maggio 2011 (273)
    • Aprile 2011 (248)
    • Marzo 2011 (255)
    • Febbraio 2011 (234)
    • Gennaio 2011 (253)
    • Dicembre 2010 (237)
    • Novembre 2010 (187)
    • Ottobre 2010 (159)
    • Settembre 2010 (148)
    • Agosto 2010 (75)
    • Luglio 2010 (86)
    • Giugno 2010 (76)
    • Maggio 2010 (75)
    • Aprile 2010 (66)
    • Marzo 2010 (79)
    • Febbraio 2010 (73)
    • Gennaio 2010 (74)
    • Dicembre 2009 (74)
    • Novembre 2009 (83)
    • Ottobre 2009 (90)
    • Settembre 2009 (83)
    • Agosto 2009 (56)
    • Luglio 2009 (83)
    • Giugno 2009 (76)
    • Maggio 2009 (72)
    • Aprile 2009 (74)
    • Marzo 2009 (50)
    • Febbraio 2009 (69)
    • Gennaio 2009 (70)
    • Dicembre 2008 (75)
    • Novembre 2008 (77)
    • Ottobre 2008 (67)
    • Settembre 2008 (56)
    • Agosto 2008 (39)
    • Luglio 2008 (50)
    • Giugno 2008 (55)
    • Maggio 2008 (63)
    • Aprile 2008 (50)
    • Marzo 2008 (39)
    • Febbraio 2008 (35)
    • Gennaio 2008 (36)
    • Dicembre 2007 (25)
    • Novembre 2007 (22)
    • Ottobre 2007 (27)
    • Settembre 2007 (23)
  • Novembre 2020
    L M M G V S D
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    30  
    « Ott   Dic »
  • Leggi gli ultimi articoli inseriti

    • TRUMP HA PERSO LA PAZIENZA, IMPRECANDO IN DIRETTA TV, SULLE “VIOLAZIONI” DELLA TREGUA IN MEDIO ORIENTE DA PARTE DI NETANYAHU: “NON SANNO COSA CAZZO STANNO FACENDO. DOBBIAMO FAR CALMARE ISRAELE, PERCHÉ STAMATTINA SONO ANDATI IN MISSIONE”?
    • TRUMP NON HA CAVATO URANIO DAL BUCO: GLI STATI UNITI HANNO DISTRUTTO I SITI NUCLEARI IRANIANI DI FORDOW, NATANZ E ISFAHAN… MA ERANO VUOTI
    • MA COME SCEGLIE I COMPONENTI DELLE COMMISSIONI L’INFOSFERICO MINISTRO DELLA CULTURA, ALESSANDRO GIULI?
    • I TASSISTI SONO ALLERGICI ALLE TASSE: CHI GUIDA UN TAXI IN MEDIA DICHIARA AL FISCO 19.900 EURO LORDI ANNUI, PARI A UN INCASSO DI 1.492 EURO MENSILI. È QUANTO EMERGE DALLE DICHIARAZIONI DEI REDDITI DEL 2023
    • SPERIAMO CHE KHAMENEI CAMPI ANCORA A LUNGO: GLI UOMINI CHE LO CIRCONDANO SONO MOLTO PEGGIO DI LUI
    • PUTIN VUOLE UCCIDERE ZELENSKY A OGNI COSTO, LO SCORSO ANNO IL PRESIDENTE UCRAINO HA RISCHIATO, PER DUE VOLTE, DI ESSERE ELIMINATO
  • Commenti recenti

    • Log In

      • Accedi
      • Feed dei contenuti
      • Feed dei commenti
      • WordPress.org
    • Credits: G.I





    Usiamo i cookie anche di terze parti autorizzate. Continuando a navigare su questo sito, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
    PreferenzeCONTINUA
    Manage consent

    Privacy Overview

    This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
    Necessary
    Sempre abilitato
    Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
    CookieDurataDescrizione
    cookielawinfo-checbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
    cookielawinfo-checbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
    cookielawinfo-checbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
    cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
    cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
    viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
    Functional
    Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
    Performance
    Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
    Analytics
    Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
    Advertisement
    Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
    Others
    Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
    ACCETTA E SALVA