Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
INDIETRO LA LEGA AL 18,2%, M5S AL 15%, FORZA ITALIA 7,3%
Le preferenze politiche in Italia stanno cambiando: Fratelli d’Italia resta il primo
partito nelle intenzioni di voto degli italiani, ma con il Pd in ascesa al secondo posto e che segue a un passo.
Questa la fotografia scattata da Emg nell’ultimo sondaggio politico per Cartabianca su Rai 3.
Più in dettaglio, FdI conquisterebbe il podio con il 19,5% delle preferenze, secondi i dem con il 19,4%, terza la Lega al 18,2%, quarto il M5S al 15%, quinta con distacco Forza Italia (al 7,3%).
Segue al sesto posto Italia Viva (4,1%), poi Azione (3,7%), quindi Sinistra Italiana al 2,4% e Europa Verde al 2,2%. Il ‘partito degli indecisi e del non voto’ sarebbe al 42,7%.
Coraggio Italia di Brugnaro e Toti è all’1,5%, mentre chiudono la classifica +Europa e Noi con l’Italia, entrambi all’1,4%. Da non sottovalutare il dato relativo a indecisi e astenuti, superiore al 40%, per l’esattezza al 42,7%.
(da agenzie)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
LOLLOBRIGIDA STRAPARLA DI “LIBERTA’ DI ESPRESSIONE”, MA LA COSTITUZIONE PARLA DI VACCINO OBBLIGATORIO NEI CASI DI EMERGENZA SANITARIA NAZIONALE CON APPOSITA LEGGE AD HOC
Il caso di Stefano Puzzer arriva in Parlamento. Alla Camera dei deputati si discute della misura presa contro l’ex portavoce dei portuali di Trieste, salito alla ribalta con le proteste delle scorse settimane, dopo che la questura di Roma ha emesso nei suoi confronti un foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno nella Capitale per un anno.
Puzzer ieri era a Piazza del Popolo, a Roma, per chiedere un confronto con le istituzioni: “La nostra Costituzione permette di manifestare liberamente e pacificamente anche contro un governo con una ampissima maggioranza parlamentare – ricorda il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida – Con Puzzer ho poco da spartire, ma il provvedimento di daspo preventivo per un anno nei suoi confronti è un unicum e non ha senso”.
Il parlamentare di Fratelli d’Italia chiede all’esecutivo di riferire in Aula, sottolineando che “la libertà di opinione non la decide il governo Draghi ma la Costituzione”.
A seguire prende la parola anche il deputato Roberto Giachetti, di Italia Viva, che specifica di intervenire a titolo personale: “Le manifestazioni di no vax e no green pass sono da irresponsabili – premette – ma la ministra Lamorgese deve giustificare un provvedimento così grave”.
In realtà non esiste alcun provvedimento abnorme.
Le misure di prevenzione sono provvedimenti applicati dal questore o dall’autorità giudiziaria con lo scopo di evitare che un soggetto considerato socialmente pericoloso possa compiere reati
I presupposti per l’applicazione del foglio di via obbligatorio sono quelli previsti per ogni misura di prevenzione, cioè la pericolosità sociale della persona e l’esistenza di indizi di reato a suo carico. È necessario, inoltre, che il soggetto destinatario della misura si trovi al di fuori del luogo di residenza.
Cosa dice l’art 32 della Costituzione:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge” Legge che, se non rispettata, potrebbe prevedere anche delle sanzioni.
L’articolo 32 della Costituzione “prevede la possibilità di imporre un trattamento sanitario obbligatorio attraverso una legge determinando così un obbligo generale per i cittadini. Una legge di questo tipo sarebbe giustificata dai benefici documentati che il trattamento, in questo caso il vaccino, porterebbe alla comunità ed ai singoli”.
Puzzer è stato gia’ denunciato per manifestazione non autorizzata e la sua presenza non autorizzata in Piazza del Popolo ha attirato alcune centinaia di No Vax creando problemi di ordine pubblico.
Essendo residente a Trieste il foglio di via ha intimato il rientro entro le 21 di stasera nella sua città di origine.
Tutto perfettamente legale.
Se poi qualcuno ama i No vax se li porti (e li sigilli) a casa propria, la libertà di espressione non va confusa con quella di mettere a rischio la salute degli Italiani.
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
“NON DARO’ PIU’ SPAZIO A TEORIE COMPLOTTISTE”
Il vaccino sia obbligatorio, “senza se e senza ma”. Se lo auspica Fabio Fazio che,
parlando con Adnkronos, ha definito l’inoculazione del farmaco come “l’unica soluzione possibile per tornare a vivere”.
Pur non entrando nel merito delle polemiche di questi legate alle manifestazioni dei no Green pass, in particolare sulla strumentalizzazione dei simboli della Shoah da parte degli scettici del certificato verde, il conduttore di Che tempo che fa ha attaccato chi ha deciso di restare sulle sue posizioni nonostante le evidenze scientifiche.
”Non mi pare accettabile – ha aggiunto – rifiutare un vaccino sicuro oltre ogni più rosea previsione e rivendicare il diritto di infettare gli altri o limitare la vita di chi si è fatto vaccinare. Come per molti altri vaccini per i quali non esistono polemiche, lo renderei obbligatorio”.
Fazio si è sempre speso contro gli antivaccinisti e le sue affermazioni non sono certo una sorpresa. Nel suo salotto ha anche ospitato uno dei protagonisti della pandemia, Anthony Fauci, immunologo consulente della Casa bianca, che sul vaccino in trasmissione ha detto: “Non c’è nessuna ragionevolezza nel credere che tra dieci-venti anni ci sia un effetto deleterio del vaccino, non c’è un precedente, non c’è nemmeno una ragione meccanicistica per pensarlo”.
Già prima della ripartenza di Che tempo che fa, Fazio aveva fatto sapere che non avrebbe dato spazio a complottisti e scettici durante i dibattiti da lui moderati.
“Vorrei applicare solo un po’ di buon senso in televisione. Mi sembra di vivere in un mondo impazzito, pieno di gente che non si vuole vaccinare mentre il virus fa milioni di morti”, disse in un’intervista al Foglio, aggiungendo: “È il momento di essere un po’ assertivi. Bisogna ricominciare come in prima elementare. Lì fuori c’è anche chi va contromano in autostrada. Ma non ci fai un giornale o un talk-show, invitandoli a parlare di guida sicura con il comandante della polizia stradale”.
(da agenzie)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
UNO CHE RIFIUTA IL RICOVERO E CONTINUA A CONTAGIARE IL PROSSIMO E’ UN CRIMINALE E COME TALE VA NEUTRALIZZATO
Una storia che è lo specchio di quello che stiamo vivendo: lo scorso martedì sera, al pronto soccorso dell’ospedale di Jesolo, un no vax di Portogruaro (Venezia), arrivato in gravi condizioni, ha rifiutato il ricovero e ha firmato le dimissioni
Il dottor Lucio Brollo, primario del reparto di Medicina e Cardiologia riabilitativa, che ospita l’area Covid, intervistato dal Corriere, ha dichiarato:
“Non c’è stato niente da fare. Neppure di fronte al pericolo di morire e di infettare altre persone a lui vicine, si è convinto. Ha continuato a ripetere che il virus non esiste, non si rende conto che potrebbe morire, non accetta nessuna verità.”
Il primario ha proseguito spiegando che tra tutti i sanitari “serpeggia una certa insoddisfazione” per tutte quelle persone, come il no vax convinto in questione, che continuano a negare l’esistenza del Covid, dopo tutte le persone che sono morte.
Alla domanda su cosa dicono i non vaccinati che finiscono all’ospedale, il primario risponde:
“I no vax sono convinti che nell’anti-Covid ci siano carbonio, mercurio, microchip. Gli anziani spesso rivelano di non essersi immunizzati perché i figli non hanno voluto, poi c’è chi ammette di non aver ricevuto chiarimenti e rassicurazioni convincenti da parte del proprio medico ma ciò che mi sconcerta è la confessione generale di aver visto la pandemia come qualcosa di lontano. Erano sicuri che, stando attenti, a loro non sarebbe capitato nulla, contavano sull’immunità procurata a tutti dal sacrificio di chi si vaccina. Questo 15% di non immunizzati non ha capito l’efficacia e l’innocuità dell’anti-Covid.
Il dottor Brollo prosegue dicendo che quando vede migliaia di persone non vaccinate che, senza mascherina né altra protezione, da 15 sabati manifestano contro il Green pass, “vorrebbe che venissero a fare un giro all’ospedale”.
A vedere i malati che soffrono, piangono, muoiono soffocati e consapevoli, con l’orribile sensazione di essere sott’acqua e dover cercare l’aria, l’ossigeno.
Non capire la strage che il Covid ha fatto e sta facendo, non ricordare la terribile sfilata di bare a Bergamo è un atteggiamento ingiustificabile e che mi dà fastidio.
Quando vede le proteste dei no vax in tv, come quella a Trieste, le contestazioni a Milano e nel resto d’Italia, cambia canale. “Come si fa a non capire che la storia potrebbe ripetersi?”, conclude.
(da agenzie)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
“L’ITALIA CON IL GREEN PASS E’ UN MODELLO, L’HO VERIFICATO DI PERSONA A ROMA, HO DOVUTO ESIBIRE IL GREEN PASS PIU’ SPESSO IN UN GIORNO CHE IN GERMANIA IN UN MESE”
La Germania sta vivendo “una pandemia dei non vaccinati”. Lo ha detto il ministro
della Salute tedesco Jens Spahn. “In alcune regioni i posti di terapia intensiva sono di nuovo quasi insufficienti”, ha aggiunto sottolineando che “voler chiudere lo stato di emergenza pandemico non significa affatto che la pandemia sia finita”.
Ministro salute tedesco: “In Germania c’è una pandemia dei non vaccinati, terapie intensive verso il collasso”© Ansa Ministro salute tedesco: “In Germania c’è una pandemia dei non vaccinati, terapie intensive verso il collasso”
La quarta ondata “La quarta ondata è qui con piena forza – ha aggiunto -. Viviamo una pandemia dei non vaccinati ed è massiccia, con numeri di contagio in aumento”. Oltre il 66% della popolazione è completamente vaccinato, ma Spahn ha espresso frustrazione per il rallentamento della diffusione dei vaccini e per il fatto che un gruppo significativo di persone di età compresa tra 18 e 59 anni abbia scelto di non fare il vaccino.
Più controlli sul Green pass, come in Italia Il ministro ha esortato a controllare di più il Green pass nei ristoranti, nei musei e nei luoghi pubblici in cui è richiesto.
E ha citato a questo proposito l’Italia. “L’ho vissuto personalmente a Roma: in occasione del G20 mi è capitato di dover esibire il certificato vaccinale più spesso in un giorno di quante forse qui in quattro settimane”. Spahn ha affermato che in Germania “troppo spesso” si rinuncia a controllare sulla base della “fiducia”.
Accelerare i richiami La Germania, come precisato dallo stesso Spahn, vuole anche accelerare sui richiami del vaccino con la terza dose, prendendo come modello Israele, “che è riuscito a far abbassare la curva dei vantaggi grazie al booster”.
Intanto, secondo il presidente dell’istituto tedesco Robert Koch, Lothar Wieler, i numeri legati al Covid “sono preoccupanti. In un giorno ci sono di nuovo oltre 100 morti”. “La quarta ondata si sviluppa esattamente come immaginavamo proprio perché molti non si sono vaccinati”, ha precisato.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 194 decessi, mentre una settimana fa erano stati 114.
(da agenzie)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
LE DUE ANIME DEL CARROCCIO NON SONO PIU’ CONCILIABILI. SALVINI VA A RENDERE OMAGGIO A BOLSONARO E STRIZZA L’OCCHIO A BERLUSCONI PER IL QUIRINALE, GIORGETTI CONTINUA A VEDERE LA LEGA NEL PPE E PER IL COLLE RILANCIA DRAGHI. TRA I FEDELISSIMI DEL CAPITONE C’E’ IL SOSPETTO DI UN’INTESA GIORGETTI-BRUNETTA PER PORTARE DRAGHI AL COLLE
Uno va a rendere omaggio a Bolsonaro e l’altro continua a vedere la Lega nel Ppe. Uno strizza l’occhio a Berlusconi che sogna il Quirinale e l’altro per il Colle rilancia Draghi. Uno, nei periodi caldi, viaggia al ritmo di un migliaio di selfie al giorno e l’altro lo invita a smettere i panni del primattore nei film di cassetta. Ma come fanno a stare insieme Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti?
A Salvini era toccato fare una nota ufficiale per ribadire il sostegno ai portabandiera della coalizione. Il copione si ripete. E anche stavolta il leader non la prende bene. Nessuna critica diretta al vicesegretario, ma una battuta («Giancarlo mi paragona a Bud Spencer? A me piace il teatro») e soprattutto un atto concreto quanto emblematico: il numero uno della Lega convoca per domani un consiglio federale, per ribadire la sua linea e verificare se coincide con quella degli altri dirigenti.
Mossa non casuale, come spiegano diversi parlamentari vicini a Salvini che manifestano «stupore, irritazione e anche rabbia» per le parole del ministro dello Sviluppo Economico.
«Ma perché Giorgetti queste cose non le dice mai negli incontri di partito?», si chiedono gli uomini più vicini a Salvini, rammentando come sia nel consiglio federale di inizio settembre che nella riunione dei parlamentari di 15 giorni fa nessuno abbia contestato la linea del segretario. Ma il fuoco del dissenso, evidentemente, ha continuato a covare sotto la cenere, visti anche i cattivi risultati delle amministrative. Giorgetti, d’altronde, mai aveva criticato tanto nettamente la condotta ondivaga di Salvini: «Non ha ancora deciso da che parte stare».
Anche se il ministro, si apprende, è rimasto spiazzato dalla pubblicazione di alcuni brani dell’intervista, che sarebbero «forzati» ed «estrapolati dal contesto». Ma in questo scenario il consiglio federale di domani assume, di nuovo, il significato di un redde rationem: occorre puntellare la linea sul Quirinale e riaffermare il posizionamento nel panorama europeo.
Per quanto riguarda la prima, Salvini ha detto che voterebbe «anche domani» Draghi ma sa che Berlusconi si attende un sostegno da lui. Inoltre, c’è qualche perplessità sul semipresidenzialismo di fatto che rafforzerebbe le prerogative del Capo dello Stato. Salvini ricorda le critiche ricevute, anche dentro il partito, quando due anni fa chiese «pieni poteri» dopo aver fatto cadere il Conte I. E ci si interroga, fra i fedelissimi salviniani, sul significato da attribuire al fatto che, a convergere sulla formula del semipresidenzialismo di fatto, siano due ministri molto vicini a Draghi, ovvero lo stesso Giorgetti e Brunetta
C’è una strategia, sconosciuta in via Bellerio, per favorire il trasloco del premier sul Colle più alto? Sulla collocazione fra i sovranisti, Salvini continua invece a non avere dubbi: e anzi sta accelerando per giungere in tempi brevi a un nuovo gruppo della Destra al parlamento europeo che comprenda esponenti del Partito popolare, dei Conservatori e anche di Identità e democrazia, con l’uscita – si sottolinea – dei tedeschi di Alternative fur Deutschland. Un’iniziativa che va in direzione opposta agli auspici di Giorgetti. E che, soprattutto, allontana la Lega dalla rotta del governo. Il Carroccio è di nuovo un rebus.
(da La Repubblica)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
I DUE “FILO DRAGHI” A CENA INSIEME DOPO UNA GIORNATA AD ALTA TENSIONE NELLA LEGA
Una pizza “antisovranista” in un ristorante sulla Flaminia, a Roma, al termine di
una giornata ad alta tensione per la Lega.
I commensali – come riporta il Corriere della Sera – sono il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Entrambi molto più “draghiani” dei rispettivi leader.
Il confronto a conclusione di una giornata in cui Giorgetti ha assestato due colpi per spingere il Carroccio verso il Ppe, prima proponendo un “semipresidenzialismo de facto” con Draghi al Colle, poi osservando che “il problema non è Giorgetti, che una sua credibilità internazionale se l’era creata da tempo. Il problema è se Salvini vuole sposare una nuova linea o starne fuori”.
(da agenzie)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
FINISCE IN FARSA L’ULTIMA PAGLIACCIATA NO VAX
Ieri vi avevamo raccontato che Stefano Puzzer, referente dei portuali di Trieste, dopo essersi seduto su una panchina a Piazza del Popolo aveva piazzato sedie e tavolino in attesa di Draghi, del Papa e altri grandi della Terra. Alla fine è stato denunciato per manifestazione non preavvisata.
La notizia è arrivata nel bel mezzo della trasmissione Fuori dal coro con un Mario Giordano trafelato che annunciava che Puzzer era “sconvolto” dopo essere stato trattenuto in questura per cinque ore:
Il conduttore di Fuori dal Coro ha anticipato anche qual è stato il provvedimento della Questura di Roma nei suoi confronti; un Daspo urbano ovvero è stato emesso il foglio di via obbligatorio con divieto di soggiorno per un anno da Roma, con provvedimento motivato e intimandogli di fare rientro a Trieste entro le ore 21 di oggi. Successivamente in trasmissione c’è stato anche l’intervento di Puzzer che ha voluto ringraziare le forze dell’ordine invitando alla calma tutti, smentendo presunti trattamenti poco gentili, e dicendosi tranquillissimo al contrario di quanto affermato poco prima da Mario Giordano:
Cosa succede ora? Puzzer deve tornare a Trieste e in caso di violazione commetterá un nuovo reato. L’accusa per il portuale è quella di manifestazione non preavvisata e sono in corso ulteriori analisi per verificare se ci sono situazioni penalmente rilevabili di altre persone. Insomma doveva rimanere sulla panchina fino a quando qualcuno non fosse arrivato a parlargli. In effetti è andata davvero così. Anche se probabilmente non si aspettava quel tipo di interlocutori, e quel finale.
(da NextQuotidiano)
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Novembre 3rd, 2021 Riccardo Fucile
I PM HANNO DISPOSTO SEI MISURE CAUTELARI NEI CONFRONTI DI ALCUNI IMPRENDITORI ACCUSATI DI TRASFERIMENTO FRAUDOLENTO DI VALORI, AUTORICICLAGGIO, CORRUZIONE IN ATTI GIUDIZIARI, ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE, FRODE NELLE PUBBLICHE FORNITURE, CON L’AGGRAVANTE DI AVER AGEVOLATO ASSOCIAZIONI DI TIPO MAFIOSO
La Procura di Catanzaro nell’ambito dell’indagine che ha portato all’esecuzione di
sei misure cautelari nei confronti di imprenditori, ha disposto il sequestro, con facoltà d’uso, del viadotto “Bisantis”, noto come ponte Morandi di Catanzaro, e della galleria Sansinato sulla Statale 280 dei due mari, allo scopo di svolgere accertamenti di natura tecnica.
Per un ingegnere dell’Anas è stata disposta l’interdizione dall’esercizio della professione (6 mesi)e per un geometra (9 mesi). Il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di tre società di costruzione e di oltre 200mila euro quale profitto dei reati contestati.
I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla Dda di Catanzaro, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale del Catanzaro, nei confronti di 6 soggetti indagati a vario titolo per trasferimento fraudolento di valori, autoriciclaggio, corruzione in atti giudiziari, associazione per delinquere, frode nelle pubbliche forniture, con l’aggravante di aver agevolato associazioni di tipo mafioso in relazione fra l’altro, per i lavori di manutenzione straordinaria del ponte “Morandi” di Catanzaro e di un tratto della SS280 “dei Due Mari”.
(da agenzie)
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