Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
PD 20,5% (+ 0,4%), FDI 20% (- 0,3%), LEGA 18,8% (- 0,2%), M5S 16,4% (+ 0,1%), FORZA ITALIA 7% (-0,2%), AZIONE 4% (-0,1%)
Il Partito democratico di Enrico Letta è il primo partito italiano con il 20.5%.
È quanto risulta dal sondaggio di Swg commissionato dal Tg La7.
Segue Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni al 20%.
Al terzo posto la Lega di Matteo Salvini al 18.8%.
Insegue il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte con il 16.4%. Forza Italia di Silvio Berlusconi al 7%.
Nel dettaglio calano tutti e tre i partiti di centrodestra per un totale dello 0,7%, Fdi è in discesa da tre settimane, come la Lega, segno che i sovranisti sono in difficoltà.
Mentre continua l’ascesa di Letta che ha riportato il Pd oltre il 20%, Conte riesce a mantenere stabile il M5S.
Tra i partiti minori salgono i Verdi, grazie anche al dibattito in corso sui media sull’emergenza climatica.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
I MERCATI ANDREBBERO IN FIBRILLAZIONE E LO SPREAD ALLE STELLE, METTENDO A RISCHIO IL PNRR E LA STESSA UE
Uno “spettro” si aggira per l’Europa. Lo chiamano “rischio Berlusconi”. Il
rischio, cioè, che potrebbe pagare l’Italia e con essa la stessa Europa se Silvio Berlusconi dovesse farcela ad approdare al Quirinale e diventare il successore di Sergio Mattarella.
Di cosa si tratta? È molto semplice: i mercati (che a Silvione non lo hanno mai amato) entrerebbero immediatamente in fibrillazione (l’Italia è in tenuta in piedi dalla BCE che ne acquista i titoli di Stato), lo spread salirebbe in breve tempo a quota 500 o 600 (un film peraltro già visto proprio con lo stesso Berlusconi) i partiti comincerebbero ad agitarsi rompendo l’unità del governo e quest’ultimo non sarebbe più in grado di rispettare le scadenze del Pnrr con la grave conseguente della perdita dei soldi dell’Europa.
Insomma, il rischio di un approdo di Berlusconi al Colle sarebbe quello di un vero e proprio caos politico ed istituzionale che in breve tempo partendo dall’Italia rischierebbe di investire come uno tsunami tutta l’Europa e di mettere a repentaglio la stessa unità europea così faticosamente ricostruita negli ultimi mesi.
A Berlusconi, a quel punto, con l’Italia in pieno caos istituzionale non resterebbe altro da fare che sciogliere le Camere e mandare il Paese alle elezioni anticipate entro l’estate (giugno 2022) per la gioia di Matteo Salvini e Giorgia Meloni (i due infatti vorrebbero spedirlo al Quirinale proprio per ottenere in cambio le elezioni anticipate, questo è il vero “patto” siglato dai tre durante l’ultimo incontro a Villa Zeffirelli).
Insomma, è un vero e proprio scenario da incubo quello che comincia a circolare con una certa insistenza nelle cancellerie di mezza Europa (che a Berlusconi non lo hanno mai amato e continuano a non amarlo) e nel deep state nazionale dove già si cominciano a prefigurare tutti i possibili scenari e gli “incroci pericolosi” per il futuro del Paese. Il più rischioso, appunto, sarebbe proprio quello che vedrebbe Silvio Berlusconi nuovo presidente della Repubblica.
Considerato un vero e proprio fattore di instabilità per il Paese. Rischioso non soltanto per l’Italia, per il trambusto economico-finanziario che ne seguirebbe ma per l’Europa stessa: perché se l’Italia è a rischio instabilità anche l’Europa diventa a rischio instabilità.
Insomma, con Berlusconi al Quirinale tutti gli sforzi fatti per rilanciare il Paese e per rilanciare l’Europa potrebbero andare a farsi benedire. Chi ne trarrebbe vantaggio? Anche questo si sta valutando. I nomi sono due: Putin (grande amico di Berlusconi) e Xi Jimping, Russia e Cina, considerati i veri nemici dell’Europa e degli Stati Uniti. Non per niente Biden ha già fatto sapere di essere assolutamente contrario al possibile approdo di Berlusconi al Colle.
La Casa Bianca è fermamente contraria ad un’ipotesi del genere. Ma di sicuro l’”amico Putin” non la pensa così.
(da TPI)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
DENUNCIATO PER MALTRATTAMENTI IN FAMIGLIA E ALLONTANATO DA CASA
Lui, un fervente no vax, deciso a tutto – perfino a licenziarsi – pur di non farsi somministrare il vaccino anti-covid. Lei invece si era fatta immunizzare, e stava pensando di farlo fare anche al loro figlio.
Così a Torino un uomo ha dato in escandescenze nel quartiere Mirafiori e due agenti di polizia sono dovuti intervenire per sedare una lite, l’ennesima, all’interno dell’appartamento.
A chiamare le forze dell’ordine sono stati i vicini, allarmati dalle grida e dai rumori provenienti dalla casa. Il marito aveva preso malissimo la decisione di sua moglie di farsi somministrare il vaccino, e da quel momento le discussioni sono aumentate, fino a giovedì sera quando l’uomo in preda alla rabbia ha scaraventato a terra due decoder televisivi. Aveva perfino intimato a sua moglie di non uscire più di casa, ed è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia.
I tentativi di farlo ragionare si sono sempre rivelati inutili: davanti alle minacce la donna aveva invitato il marito a lasciare l’abitazione e a sistemarsi altrove, ma lui ha risposto avvertendo che avrebbe sfasciato tutto e dato fuoco alla casa.
Nei suoi confronti, con la denuncia, è stato disposto l’allontanamento d’urgenza. La sua avversione al vaccino era talmente forte che, come detto, era disposto perfino a licenziarsi pur di non farsi somministrare il farmaco.
Aveva anche intimato alla moglie di fare la stessa cosa per cambiare vita, per poi iniziare a denigrarla per la sua scelta. L’ipotesi di far vaccinare anche suo figlio, rendendolo di fatto l’unico non immunizzato della famiglia, deve averlo fatto sentire in minoranza, scatenando la sua rabbia.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
SI TEME PER LA TENUTA DELLE TERAPIE INTENSIVE
L’incidenza settimanale delle nuove infezioni Covid sale ancora in
Germania e lunedì mattina tocca 201,1: un record dall’inizio della pandemia. A
nche se 33 morti in 24 ore potrebbero apparire in proporzione pochi, il dato è sconvolgente perché ci si attende che nelle prossime settimane il numero dei pazienti in terapia intensiva possa raddoppiare.
Già ora ci sono circa 2.500 ricoverati per Covid in Germania, dove domina la variante indiana Delta B.1.617.2. Per il presidente dei medici di base, Andreas Gassen, nei prossimi mesi tutti i non vaccinati, che sono ancora il 30% della popolazione, si ammaleranno.
In Sassonia la situazione è tra le più gravi, l’incidenza è salita a 491,3 e da oggi è entrata in vigore la regola dell’accesso a tutte le occasioni di vita pubblica solo a vaccinati e guariti (la cosiddetta regola 2G).
Il ministro degli affari sociali Petra Köpping (Spd) ha previsto squadre di controllo degli uffici di ordine pubblico e di sanità accompagnate dalla polizia.
Misure accettate dalla maggioranza ma non popolari: nel fine settimana a Lipsia un migliaio di manifestanti circa (contro tremila preannunciati) è rimasto coinvolto in tafferugli con la polizia. Si parla di 600 infrazioni amministrative, un poliziotto ricoverato in ospedale, 500 persone fermate, 300 allontanate, cui si devono aggiungere 24 arresti di estremisti “Querdenker” fatti prima della dimostrazione.
Allarme anche in Baviera, l’incidenza settimanale ogni 100mila abitanti registrata dal Robert Koch Institut è salita a 316,2 e il numero di ricoveri per Covid nelle terapie intensive è salito drammaticamente fino a quota 609. Numero che fa scattare il semaforo rosso (previsto con il raggiungimento della soglia di 600): da martedì entra in vigore anche qui la regola 2G. Il governatore Markus Söder vorrebbe d’altronde che la regola venisse introdotta in tutto il Paese, così come che valesse a livello nazionale il 3G sul posto di lavoro.
In Turingia le cose vanno poco meglio, l’incidenza è cresciuta a 427,5 e da oggi in tutte le scuole è scattato l’obbligo di test e la mascherina a lezione.
Il ministero della sanità della Turingia vorrebbe l’applicazione delle regole 3G+ (l’unico tampone valido è quello molecolare) in tutto il settore della gastronomia, ma molti Comuni intendono restare al 3G (vaccinati, guariti, testati).
Il governatore Bodo Ramelow, tre giorni fa, aveva indicato che potrebbero non essere più ammessi alle cure negli ospedali i non vaccinati se il numero di ricoveri dovesse salire ancora.
Il dottor Christoph Spinner della Clinica Rechts der Isar di Monaco di Baviera in un’intervista al Bayerischer Rundfunk ha d’altronde avvisato che oltre ad ultraottantenni interamente vaccinati, che non hanno ancora ricevuto un richiamo ed il cui sistema immunitario non garantisce più una risposta sufficiente, la terapia intensiva si riempie di pazienti trentenni non vaccinati che devono essere intubati.
La situazione si aggrava anche in Brandeburgo dove l’indice è salito a 232,5 e per la nuova ordinanza in vigore fino a fine mese varata dalla coalizione semaforo (Spd, Verdi e Fdp) al governo del Land i ristoratori possono optare per la regola 2G, mente la 3G è obbligatoria.
Il capo-frazione della Spd Daniel Keller si è detto favorevole all’introduzione del 2G in tutto il Land sull’esempio della Sassonia. A Berlino anche se l’incidenza di 194,5 è ancora leggermente inferiore alla media nazionale gli ospedali sono vicini al collasso e il sindaco Michael Müller (Spd) ha già ventilato che si potrebbe passare al 2G. Finora i ristoratori possono decidere se applicare il 3G od il 2G.
Con l’imperversare della quarta ondata si levano voci anche a favore dell’introduzione dell’obbligatorietà del vaccino, finora sempre esclusa. L’associazione tedesca dei medici Marburger Bund ha preso apertamente posizione per un obbligo, quantomeno per tutto il personale che lavora in ospizi, nosocomi, scuole e asili.
C’è allarme anche dalla associazione tedesca degli insegnanti per l’aumento di alunni colpiti dal Covid. L’obbligo di indossare una mascherina a lezione, già disposto in diversi Länder, dovrebbe a loro avviso essere esteso a tutto il Paese.
Anche se nella maggior parte dei casi i bambini hanno un decorso leggero, il presidente del Robert Koch Institut, il professor Lothar Wieler, già la scorsa settimana ha avvertito che non devono essere sottovalutati i casi di long-covid nei minori. L’atmosfera intorno al tema Covid si surriscalda e la Frankfurter Allgemeinen Sonntagszeitung in questo fine settimana ha riferito di un clima di minacce a medici che offrono vaccinazioni da parte dei No Vax.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
L’AUMENTO PREVISTO NELLA NUOVA LEGGE DI BILANCIO
La Legge di Bilancio aumenta i compensi di sindaci, presidenti dei consigli comunali e assessori delle città. Con una spesa da parte dello Stato di 200 milioni.
La nuova regola cambia i limiti ai compensi agganciandoli a quelli dei presidenti di Regione, ovvero 13.800 euro lordi al mese come massimo e in decrescita in base alla dimensione demografica dei comuni.
Ma, spiega oggi Il Sole 24 Ore, nei piccoli centri gli incrementi possibili sono più ampi, perché oggi i tetti di legge non sono quasi mai raggiunti.
Attualmente le indennità di sindaci e assessori sono stabilite dal decreto 119/2000 del ministero dell’Interno. Per i primi cittadini delle città con oltre mezzo milione di abitanti è previsto un tetto mensile lordo di 15 milioni e 100 mila lire (ovvero 7.799 euro)
I compensi dei primi cittadini
Per i comuni fra 250 e 500 mila residenti il compenso è di 11 milioni e 200 mila mentre è di 2 milioni e mezzo per i comuni più piccoli. La Finanziaria 2006 ha anche tagliato del 10% le indennità: ora ammontano a 780 euro per i sindaci delle città più piccole.
Le nuove regole cambiano decisamente la prospettiva dal punto di vista economico. Per le grandi città il compenso potrà essere uguale a quello dei governatori: parliamo di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Firenze.
Nelle altre si scende all’80% quando gli abitanti sono più di centomila, e al 70% quando sono di meno. Per i Comuni non capoluogo si va dal 45% dei più grandi al 16% di quelli sotto i 3 mila abitanti
Il balzo è di tutto rispetto.
Da settemila a 13 mila euro per i sindaci delle grandi città mentre nei capoluoghi più piccoli, calcola il giornale, si arriva a incrementi del 160%.
Poi ci sono vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali. Queste figure hanno un’indennità parametrata su quella dei loro sindaci. E quindi le percentuali salgono con il crescere della dimensione demografica.
I vicesindaci delle città metropolitane possono arrivare a 7.500 euro nel 2022, 8.732 nel 2023 e 10350 nel 2024, con un incremento del 97%.
Per gli assessori delle grandi città il compenso nel 2024 arriverà a 8.970 euro. La stessa cifra si metteranno in tasca i presidenti dei consigli.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
ECCO QUANTO INCASSERANNO DI VITALIZIO
Altro che Quota 100 o 102. Per il vitalizio ai parlamentari basta Quota 70. 
Mentre continua la discussione parlamentare sulle pensioni dei comuni cittadini, ai nostri onorevoli basta avere almeno 65 anni di età e 5 anni di contributi per assicurarsi l’assegno.
Un privilegio se confrontato rispetto a chi, stando alle ultime bozze di Manovra, nel 2022 dovrà tagliare il traguardo anagrafico dei 64 anni con 38 annualità contributive faticosamente accumulate per assicurarsi la pensione.
I dati parlano per tutti: secondo l’ultimo aggiornamento dell’Inps l’importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.271,04 euro.
Nei casi dei nostri parlamentari in carica, invece, di quanto parliamo? Prendiamo Pierferdinando Casini, in Parlamento ininterrottamente dal 1983. Se nel 2023 non dovesse essere rieletto avrebbe accumulato ben 40 anni di mandato che gli consentirebbero di portare a casa un assegno mensile di circa 7.500 euro lordi. Poco più di un altro highlander della politica italiana: Roberto Calderoli
(da TPI)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
LO DICA AL SUO SEGRETARIO CHE HA FATTO IL GURU DELLE CURE DOMICILIARI PER MESI
“Un errore c’è stato, noi abbiamo abdicato a parlare ai cittadini perché c’è stata un un’unica comunicazione: quella dei social alimentata da fake news. Dobbiamo parlare ai cittadini perché credo che molti di coloro che non si sono vaccinati hanno paura, dobbiamo dare una informazione corretta. Il vaccino funziona e oggi ci permette di essere liberi”. È quanto ha detto a Mattino Cinque il governatore del Veneto, Luca Zaia.
“In Veneto – ha spiegato Zaia – abbiamo l’84,6% di vaccinati, il vaccinato ha 6,8 possibilita’ in meno di contagiarsi e 8 possibilità in meno di finire in ospedale. Finiamola poi con la baggianata che si possono chiudere gli ospedali e i cittadini si possono curare tutti a casa. Dobbiamo chiedere fortemente ai cittadini di vaccinarsi”.
“In un paese democratico e civile nessuno è contro le manifestazioni – ha aggiunto il presidente della Regione Veneto commentando le recenti manifestazioni contro il Green Pass (leggi l’articolo) -, ma quando si priva delle libertà altre persone vuol dire che qualcosa non funziona. Qui parliamo di 16 settimane di privazione della libertà di altri cittadini”.
“Siamo tolleranti e rispettiamo le manifestazioni – ha detto ancora Zaia – ma queste devono avere un principio: non ci deve essere violenza, veder picchiati i poliziotti e non vedere rispettare le regole significa che non siamo più nell’alveo delle manifestazioni civili, le immagini parlano da sole, abbiamo visto atti di violenza e in alcuni casi di guerriglia che non sono più tollerabili”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
GIMBE: “TROPPO POCHE 15-20.000 NUOVE PRIME DOSI AL GIORNO”
In Italia ci sono ancora 7 milioni di non vaccinati, tra No Vax ed esentati e
tra questi 2,7 sono over 50 ad alto rischio.
A dirlo è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, che commentando l’ottimismo del Governo avverte: “Non si riuscirà ad andare oltre le 15-20mila nuove dosi al giorno, ed è una criticità in vista dell’inverno”.
Secondo i numeri riferiti ieri dal Commissario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, al momento sono di media 100mila al giorno (qui il report) le somministrazioni della terza dose del vaccino anti-Covid.
Un numero che dovrebbe consentire di raggiunge il traguardo dei 7 milioni di immunizzati con la dose booster entro il 2021. La prossima categoria che potrebbe usufruirne, a partire da dicembre, è quella degli under 60.
“A breve – ha detto questa mattina Figliuolo – incontrerò il ministro Speranza e il Comitato scientifico per sciogliere le riserve su un ulteriore abbassamento, ovviamente in base alle evidenze scientifiche, dell’età alle quale somministrare le terze dosi. Il Piemonte è partito velocissimo. Bisogna continuare su questa strada”.
“Nonostante l’aumento dei contagi in tutta Europa – ha aggiunto il Commissario – l’Italia è tra le nazioni europee e nel mondo messe meglio e credo che il prossimo Natale sarà un buon Natale. Confido ancora, e non smetterò di farlo, che gli indecisi facciano la prima dose. Attualmente siamo a 15-20.000 prime dosi in Italia. Mi accontenterei di proseguire così. Con circa 20.000 dosi al giorno in 2 mesi arriveremo vicino al 90% di cittadini vaccinati”.
“Più che di quarta ondata parlerei di risalita dei casi – ha detto ancora Cartabellotta a Radio Cusano Campus -, con modesto impatto in ambito ospedaliero. Sul fatto che ci sia un incremento importante dei casi non ci sono dubbi, sta avvenendo in tutta Europa. In Italia l’impatto dell’aumento dei casi sugli ospedali è quantitativamente inferiore rispetto al periodo in cui non c’erano i vaccini ed è anche meno grave perché l’incremento maggiore è stato in area medica, non in terapia intensiva. Attenzione però a mantenere tutte le precauzioni, come l’utilizzo della mascherina, per evitare un’ulteriore incremento della circolazione del virus”.
“In questo momento – ha spiegato il numero uno della Fondazione Gimbe – abbiamo due criticità fondamentali. La prima è legata al fatto che, ad oggi tra la popolazione vaccinabile, le persone che non hanno fatto il vaccino sono oltre 7 milioni di cui circa 2,7 milioni sono over 50. Ho l’impressione che tra esenzioni e zoccolo duro, non si riuscirà ad andare oltre i 15-20mila nuova vaccinati al giorno. Questa rimane una criticità in vista dell’inverno”.
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »
Novembre 8th, 2021 Riccardo Fucile
“NON E’ POSSIBILE ASSISTERE A QUESTI ATTACCHI IMPUNITI”
La scritta «A Morte Bassetti» su un autobus dell’AMT di Genova.
E qualcuno che la cancella e ci aggiunge una W a mo’ di “Viva”.
Questa la denuncia del primario dell’ospedale San Martino di Genova Matteo Bassetti su Facebook: «Ora basta. Non è possibile continuare ad assistere a questi attacchi vili e violenti senza che nessuno venga punito. Da cittadino chiedo che si trovino i responsabili e siano puniti». Il medico era stato oggetto di minacce di morte in una chat Telegram.
All’epoca la procura di Genova ipotizzò che ci fosse una regia unica – da imputare ai No vax – dietro le minacce.
Oggi Bassetti torna a chiedere tutela: «Uno stato che non sa tutelare i suoi medici, i suoi politici, i suoi sanitari, i suoi giornalisti e i suoi cittadini onesti e ligi alle regole è uno stato debole. Assistiamo ogni giorno a manifestazioni violente di una minoranza che è una minoranza di una piccola minoranza che in maniera criminale e surreale mette a rischio la vita, la salute, la sicurezza e la ripresa, anche economica della stragrande maggioranza degli italiani. È arrivato il momento di dire BASTA».
(da agenzie)
argomento: Politica | Commenta »