COSI’ AUMENTANO GLI STIPENDI DI SINDACI E ASSESSORI: + 160% NEI CAPOLUOGHI, IL DOPPIO NELLE GRANDI CITTA’
L’AUMENTO PREVISTO NELLA NUOVA LEGGE DI BILANCIO
La Legge di Bilancio aumenta i compensi di sindaci, presidenti dei consigli comunali e assessori delle città. Con una spesa da parte dello Stato di 200 milioni.
La nuova regola cambia i limiti ai compensi agganciandoli a quelli dei presidenti di Regione, ovvero 13.800 euro lordi al mese come massimo e in decrescita in base alla dimensione demografica dei comuni.
Ma, spiega oggi Il Sole 24 Ore, nei piccoli centri gli incrementi possibili sono più ampi, perché oggi i tetti di legge non sono quasi mai raggiunti.
Attualmente le indennità di sindaci e assessori sono stabilite dal decreto 119/2000 del ministero dell’Interno. Per i primi cittadini delle città con oltre mezzo milione di abitanti è previsto un tetto mensile lordo di 15 milioni e 100 mila lire (ovvero 7.799 euro)
I compensi dei primi cittadini
Per i comuni fra 250 e 500 mila residenti il compenso è di 11 milioni e 200 mila mentre è di 2 milioni e mezzo per i comuni più piccoli. La Finanziaria 2006 ha anche tagliato del 10% le indennità: ora ammontano a 780 euro per i sindaci delle città più piccole.
Le nuove regole cambiano decisamente la prospettiva dal punto di vista economico. Per le grandi città il compenso potrà essere uguale a quello dei governatori: parliamo di Roma, Milano, Torino, Napoli, Bologna e Firenze.
Nelle altre si scende all’80% quando gli abitanti sono più di centomila, e al 70% quando sono di meno. Per i Comuni non capoluogo si va dal 45% dei più grandi al 16% di quelli sotto i 3 mila abitanti
Il balzo è di tutto rispetto.
Da settemila a 13 mila euro per i sindaci delle grandi città mentre nei capoluoghi più piccoli, calcola il giornale, si arriva a incrementi del 160%.
Poi ci sono vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali. Queste figure hanno un’indennità parametrata su quella dei loro sindaci. E quindi le percentuali salgono con il crescere della dimensione demografica.
I vicesindaci delle città metropolitane possono arrivare a 7.500 euro nel 2022, 8.732 nel 2023 e 10350 nel 2024, con un incremento del 97%.
Per gli assessori delle grandi città il compenso nel 2024 arriverà a 8.970 euro. La stessa cifra si metteranno in tasca i presidenti dei consigli.
(da agenzie)
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