Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
I LEGALI: “ISRAELE NON INTERFERISCA CON LA CONSEGNA DI AIUTI DA PARTE DI UNA MISSIONE UMANITARIA IN LINEA CON IL DIRITTO INTERNAZIONALE”
La Flottilla ha diffidato tramite i suoi legali il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’ambasciatrice d’Italia a Cipro Federica Ferrari Bravo, l’ambasciatore Michele Quaroni dell’ambasciata d’Italia in Egitto, l’ambasciatore d’Italia nella Republica Ellenica Paolo Cuculi e l’ambasciatore italiano a Tel Aviv Luca Ferrari.
Nel documento si invitano i destinatari a “inviare immediatamente comunicazioni diplomatiche formali e pubbliche al Governo israeliano, sollecitando la non interferenza con le navi della Global Sumud Flotilla, e la protezione delle imbarcazioni, del loro carico di aiuti umanitari, e dei passeggeri; condannare fermamente e prevenire qualsiasi ulteriore tentativo o atto di intercettazione delle navi e di detenzione dei loro passeggeri; riconoscere ed affermare lo status di missione umanitaria della “Global Sumud Flotilla”, dichiarando che qualunque intercettazione, atto violento, ferimento, arresto o rapimento di cittadini italiani costituisce un atto ostile e illegittimo ai sensi del diritto internazionale; attivarsi per l’immediato accertamento delle responsabilità relative di ogni atto ostile e illegittimo ai sensi del diritto internazionale e integrante gli estremi di reato contro la vita e l’incolumità delle persone; prevenire ogni forma di arresto o trasferimento forzato di cittadini italiani in Israele, garantire un monitoraggio di qualsiasi misura adottata anche attraverso attivazione costante delle autorità consolari sui procedimenti e sugli atti adottati e sulle condizioni dei cittadini italiani, anche considerati i precedenti trattamenti subiti dagli equipaggi delle navi Madleen e Handala”.
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
“DIVERSE INTELLIGENCE HANNO ANTICIPATO NUOVE OFFENSIVE ISRAELIANE”… AGLI INFAMI SEDICENTI DESTRORSI CHE CRITICANO LA MISSIONE DICIAMO: A BORDO DI QUELLE BARCHE AVREBBE DOVUTO ESSERCI LA GIOVENTU’ DI DESTRA, QUELLA CHE HA SACRIFICATO ANCHE LA VITA PER LA LIBERTA’ E I DIRITTI DEI POPOLI. VOI SIETE DIVENTATI I SERVI DELLA FECCIA SOVRANISTA E CAPITALISTA INTERNAZIONALE
“La missione della Global Sumud Flotilla continua e punta, come in origine, a raggiungere
Gaza”. Nonostante abbiano ricevuto da diverse intelligence informazioni su “possibili attacchi israeliani nelle prossime 48 ore”, gli attivisti dicono no all’ipotesi a cui stava autonomamente lavorando il governo italiano, che prevedeva di scaricare a Cipro gli aiuti, da far arrivare poi nella Striscia tramite il patriarcato latino di Gerusalemme.
L’obiettivo della missione umanitaria della Flotilla, spiegano, non cambia: “Rompere l’assedio illegale e consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione assediata di Gaza, vittima di genocidio e pulizia etnica. Qualsiasi attacco o ostruzione alla missione costituirebbe una grave violazione del diritto internazionale”.
E sulla stessa linea sono i parlamentari italiani che alla flotta umanitaria si sono aggregati: “Questa missione – spiega Scuderi – non punta semplicemente a consegnare cibo e farmaci, ma anche a aprire dei canali perché quelli che ci sono evidentemente non funzionano. Si continua a omettere che la maggior parte degli aiuti inviati non vengono effettivamente consegnati perché rimangono bloccati ai valichi”.
Secondo i dati forniti dalle agenzie delle Nazioni Unite, da maggio Israele lascia entrare mediamente nella Striscia non più di 60-70 camion al giorno, ma il fabbisogno minimo calcolato è di almeno seicento.
Preoccupazione a bordo per nuove possibili attacchi
A bordo però c’è preoccupazione. Le indiscrezioni su possibili attacchi sono fondate. Nelle prossime 48 ore, hanno fatto sapere le intelligence di tre diversi Paesi, inclusa quella italiana, ci potrebbero essere nuovi attacchi israeliani sulla Global Sumud Flotilla e di intensità anche maggiore di quelli sferrati nella notte fra il 23 e il 24 settembre. I dettagli verranno condivisi con chiunque voglia ascoltare nel corso di una conferenza stampa on line prevista a breve.
“Queste segnalazioni sono arrivate al direttivo, che le ha
condivise con i capitani – dice l’europarlamentare di Avs, Benedetta Scuderi – Anche le dichiarazioni pubbliche di diversi esponenti del governo italiano e la decisione di inviare due fregate, annunciata dal ministro Crosetto, lo confermano”.
Alla Fasan, che già incrocia nell’area di Creta ed è stata attivata “non come nave scorta ma di soccorso in caso servisse, si aggiungerà nelle prossime ore la Alpino, “che dispone di altre capacità, casomai servissero”, ha detto Crosetto senza scendere in dettagli.
È partita dal porto di Cartagena e si sta dirigendo in zona a tutta macchina anche la Furor, la nave militare spagnola che il governo spagnolo di Pedro Sanchez ha deciso di schierare “a protezione della Flotilla”. Approcci che appaiono molto diversi.
L’evoluzione in parte anticipata dall’esercitazione militare congiunta di Marina e Idf pubblicizzata con tanto di nota stampa e video da Israele poco prima dell’arrivo della delegazione spagnola della Global Sumud Flotilla a Tunisi. Ma anche di fronte alla nuova minaccia, gli attivisti non hanno intenzione di fare passi indietro o di lato.
(da La Repubblica)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
IL PROPRIETARIO DELLA SOCIETÀ TECNOLOGICA “PALANTIR”, CHE STA MACINANDO MILIARDI IN APPALTI E CONTRATTI DA QUANDO “THE DONALD” È ALLA CASA BIANCA, INCITA IL SUO PUBBLICO A SOSTENERE IL PROGRESSO SCIENTIFICO COME SOLUZIONE PER “BLOCCARE LA VENUTA DELL’ANTICRISTO”
Il passo da fondatore di PayPal a ieratico predicatore su temi come Anticristo e Armageddon è breve. Almeno se sei Peter Thiel, caro amico del presidente Trump nonché investitore miliardario in aziende di tecnologia per lo sviluppo di dati, intelligenza artificiale, difesa, armi e non solo.
Da qualche mese Thiel, che a quanto pare macina dollari e preghiere con la stessa voracità, ha iniziato a tenere delle conferenze sul tema profezie bibliche. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, mister PayPal – un curioso mix di pragmatismo e utopia – incita regolarmente il suo pubblico a impegnarsi per il progresso scientifico, sia nell’intelligenza artificiale che in altre forme di tecnologia. Temerlo, regolamentarlo o opporsi al progresso tecnologico accelererebbe la venuta dell’Anticristo. Niente di meno.
Cristiano devoto, Thiel sta approfondendo il non proprio facile tema Anticristo in una serie di conferenze a porte chiuse a San Francisco, divise in quattro parti. La seconda conferenza si è tenuta lunedì e la serie si concluderà all’inizio di ottobre. I rischi esistenziali – da lui raccontati – si presentano sotto forma di guerra nucleare, disastro ambientale, armi biologiche pericolosamente ingegnerizzate e persino robot killer autonomi guidati dall’intelligenza artificiale.
Per il visionario Thiel mentre gli esseri umani corrono verso un’ultima battaglia – l’Armageddon – si formerà un governo mondiale unico, che promette pace e sicurezza. Questo regime
autoritario totalitario, con vera forza e vero potere, segnerà l’avvento dell’Anticristo moderno, una figura definita negli insegnamenti cristiani come l’avversario personale di Dio che apparirà prima della fine del mondo.
Lo scopo di questi colloqui è infatti “non essere disfattisti”, ha affermato lo stesso Thiel. Spingendo le persone a riflettere di più sull’Armageddon o sull’Anticristo, la sua speranza è che la società umana possa trovare una terza via ed evitare entrambi gli esiti. “Penso che il linguaggio biblico suoni più folle, ma in realtà è più promettente”, ha rassicurato il pubblico prevedibilmente perplesso dall’avvicinarsi dell’apocalisse
(da agenzie)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
“FERMARE I TRAFFICI CHE ALIMENTANO IL MASSACRO A GAZA”
“La petroliera Seasalvia, attesa a Taranto per rifornirsi di 30mila tonnellate di greggio
destinate all’aviazione militare israeliana, non entrerà in porto”. Lo ha annunciato l’Usb al termine del presidio che si è svolto ieri sera davanti all’ingresso del porto mercantile, insieme a numerose realtà sociali come movimento Taranto per la Palestina, Cobas, Giustizia per Taranto e Comitato Cittadini, Lavoratori Liberi e Pensanti.
“Fermare la nave significa fermare la logistica di guerra che alimenta il massacro del popolo palestinese”, hanno dichiarato i promotori.
A informare i manifestanti dello stop, secondo quanto riferisce l’Unione sindacale di base, “è stato il comandante della Capitaneria di porto, comunicando l’annullamento delle autorizzazioni per l’attracco deciso dall’Eni, responsabile dell’area di ormeggio e delle operazioni di carico. Resta incerta – si aggiunge – la nuova destinazione della nave e il timore che possa completare la missione altrove”.
Sarà “fondamentale mantenere alta l’attenzione a Taranto e in tutti gli snodi logistici del Paese”, osserva l’Usb, richiamando “l’esempio dei portuali di Genova, Livorno e Ravenna”, già mobilitati da tempo contro i traffici bellici. Un impegno che si lega allo sciopero generale del 22 settembre scorso. “Blocchiamo tutto è l’impegno che abbiamo preso. Anche Taranto ieri ha fatto la sua parte”, conclude la nota.
(da agenzie)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
SECONDO GLI ANALISTI MILITARI E’ ATTUALMENTE IMPOSSIBILE, MA KIEV E’ RIUSCITA A BLOCCARE I RUSSI E IN QUALCHE CASO A RIPRENDERSI DEI CENTRI ABITATI… E I DRONI SULLE RAFFINERIE RUSSE STANNO PAGANDO
Secondo gli analisti militari quello che ha auspicato Trump è attualmente impossibile. La situazione di stallo a fronte e la necessità di una vittoria militare per Putin
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump continua a ondeggiare sulla guerra tra Russia e Ucraina. Dopo l’invito e i complimenti a Vladimir Putin – e dopo essersi accorto della sostanziale inutilità del tutto – il tycoon ha detto che Kiev è in grado di combattere e «riconquistare tutti i territori persi» mentre la Russia è una «tigre di carta». Lo ha fatto a margine dell’assemblea dell’Onu e dopo un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il quale ha parlato di «progressi sul campo» e di 360 chilometri quadrati occupati in precedenza dai russi e liberati. Ma anche di un’offensiva che richiederebbe il sostegno di intelligence statunitense.
La riconquista dei territori ucraini
Eppure la riconquista completa sul campo per gli analisti militari non è aderente alla realtà. Il Corriere della Sera spiega che l’inverno è in arrivo e nelle prossime settimane i soldati dell’armata russa devono avanzare per dare a Putin un successo sul campo che gli permetta di far salire la pressione su Kiev. Mentre gli ucraini devono resistere ancora. Nonostante l’estate di
battaglie sul campo. La previsione è che la stanchezza sarà decisiva. Soprattutto a Est e Sud-Est, la perdita di anche un solo snodo strategico può provocare un effetto domino molto pericoloso. L’esercito russo ha occupato i villaggi di Novomykolaivka nell’oblast’ di Dnipropetrovsk e Novoivanivka nell’oblast’ di Zaporizhzhia. Anche Kupiansk, secondo la propaganda di Mosca, è sull’orlo di una caduta. Sarebbe così aperta la strada per Kharkhiv.
La trappola di Kupiansk
Si parla di una trappola mortale per i russi che si sono infilati nei tubi delle condotte per entrare a Kupiansk, così come avevano fatto ad Avdiivka. Gli ucraini avrebbero allagato le tubature e provocato così ingenti perdite al nemico. Anche qui si tratta di informazioni di guerra. Da prendere comunque con le molle. Mentre è certo che l’esercito ucraino è avanzato nei pressi di Borova, Novopavlivka e nell’area di Dobropillya e nell’oblast occidentale di Zaporizhzhia. Mentre i russi avanzano a Kostyantynivka–Druzhkivka e nei pressi di Siversk.
Uno stallo
Secondo l’ex comandante in capo delle Forze armate di Kiev Valery Zaluzhny la situazione somiglia allo stallo della prima guerra mondiale. Anche quella tra Ucraina e Russia è diventata una guerra di trincea. Ma le armi in campo sono più letali delle baionette. L’Ucraina è arrivata intanto a più di 30 raid contro raffinerie e depositi russi. Secondo il Financial Times gli attacchi
hanno limitato la capacità di raffinazione di Mosca di oltre 1 milione di barili al giorno e fatto scendere le esportazioni al di sotto dei livelli prebellici. Ma uscire da questo stallo sarà molto difficile. In un modo o nell’altro.
(da Open)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
IL RESPONSABIE ESTERI DEL PD: “IRRESPONSABILE E’ NON AVER FERMATO NETANYAHU”
«Sulla Flotilla sventola anche la bandiera italiana, se Giorgia Meloni tenesse davvero al
tricolore difenderebbe la barca attaccata dagli israeliani». A dirlo in un’intervista a La Repubblica, Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd. Per Meloni gli irresponsabili sono i parlamentari saliti a bordo, che usano Gaza e si mettono in pericolo. «Di irresponsabile e pericoloso qui c’è solo non aver fatto nulla per fermare i crimini di Netanyahu», replica Provenzano. «Stiamo parlando di una straordinaria missione umanitaria che si svolge nel rispetto del diritto internazionale e si pone l’obiettivo che avrebbero dovuto perseguire gli Stati: rompere l’assedio a Gaza, salvare le vite dei bimbi e dei civili palestinesi che muoiono di fame».
La replica di Meloni
Meloni, replicando all’appello di Schlein, «ha promesso che avrebbe garantito l’incolumità degli italiani. Ecco come ha risposto Israele», dice il Dem. «Invece di insultare i parlamentari che fanno il loro mestiere, il governo convochi l’ambasciatore israeliano e gli dica che ogni attacco alla Flotilla è un attacco all’Italia. Servirebbe un momento Sigonella perché è in gioco la nostra dignità nazionale. Ma Meloni, che si riempie la bocca di patria, si preoccupa solo di non dare un dispiacere a Trump e Netanyahu».
Il tradimento della tradizione diplomatica
E ancora: «FdI aveva persino accusato gli attivisti di filoterrorismo. Insultano le centinaia di migliaia di persone che hanno offerto aiuti e il sentimento di un popolo. Crosetto almeno manda una nave di soccorso, esprimendo una sensibilità diversa nel governo. Urge una svolta radicale della posizione che il nostro governo ha portato su Gaza nelle sedi Ue. Dove hanno sempre frenato sulle sanzioni e sul riconoscimento della Palestina, isolandoci nel mondo». Per il responsabile Esteri del Pd, Meloni «sta tradendo la tradizione diplomatica del nostro Paese e il ruolo che l’Italia ha sempre svolto nel Mediterraneo: l’inerzia su Gaza non è soltanto ingiustizia e complicità, è contro l’interesse nazionale. Altri, a partire da Francia e Spagna, si stanno sostituendo a noi nel dialogo con il mondo arabo e nella costruzione della pace».
(da agenzie)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
POI PARLA DEL MALFUNZIONAMENTO DEL “GOBBO” MA CONCLUDE “HO RICEVUTO RECENSIONI FANTASTICHE”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che i servizi segreti Usa stanno indagando su un presunto «sabotaggio» da lui subito alle Nazioni Unite. Sostenendo che un malfunzionamento di una scala mobile, il guasto al “gobbo” del suo discorso e alcuni problemi audio avevano rovinato il suo intervento all’Assemblea del giorno prima a New York.
Il complotto della scala mobile
In un post sulla sua piattaforma Truth Social il tycoon ha sostenuto che una scala mobile su cui si trovavano lui e sua
moglie Melania «si è fermata bruscamente» mentre si dirigevano al piano principale. Rischiando di farli cadere. Poi ha chiesto l’arresto del responsabile. Ha anche sostenuto che il “gobbo” che doveva aiutarlo nel discorso si è spento all’inizio dell’intervento. E che i leader mondiali presenti nella sala non sono riusciti a sentirlo. A causa di un guasto all’impianto audio. «Non uno, non due, ma tre eventi molto sinistri!», ha scritto Trump. Per il quale, evidentemente, tre indizi fanno una prova.
«Tre eventi molto sinistri!»
I funzionari delle Nazioni Unite hanno fatto sapere a Reuters che il meccanismo di sicurezza integrato nella scala mobile era stato attivato. E che il “gobbo” era gestito dalla Casa Bianca, non dall’organizzazione. Definendo la serie di eventi «triplice sabotaggio», Trump ha affermato di aver chiesto all’Onu di conservare i filmati delle telecamere di sicurezza e di aver richiesto un’indagine. Ha anche detto che i Servizi Segreti Usa stavano indagando sulla questione. «Ho subito pensato: “Che razza di posto è questo?”. Ho quindi iniziato a fare un discorso senza gobbo, che ha iniziato a funzionare circa 15 minuti dopo. La buona notizia è che il discorso ha ricevuto recensioni fantastiche. Forse hanno apprezzato il fatto che pochissime persone avrebbero potuto fare quello che ho fatto io», ha scritto su Truth.
Il «triplice sabotaggio»
I funzionari dell’ONU non hanno risposto immediatamente alla richiesta di un commento sulla richiesta di Trump di un’indagine. Un portavoce delle Nazioni Unite, Stéphane Dujarric, ha dichiarato lunedì 22 settembre che un’immagine esterna all’unità di elaborazione centrale della scala mobile indicava che questa «si era fermata dopo che un meccanismo di sicurezza integrato sul gradino a pettine era stato attivato in cima alla scala mobile». Dujarric ha affermato che l’operatore video di Trump stava risalendo la scala mobile a ritroso per catturare il suo arrivo con la first lady. «L’operatore video potrebbe aver attivato inavvertitamente la funzione di sicurezza», ha affermato.
Il sistema audio difettoso?
Un altro funzionario delle Nazioni Unite ha invece dichiarato martedì a Reuters che la Casa Bianca aveva utilizzato un proprio gobbo. Rispondendo all’accusa secondo cui i delegati non erano riusciti a sentire Trump, il funzionario ha affermato che il sistema audio era stato progettato per consentire alle persone sedute ai propri posti di ascoltare i discorsi tradotti in sei lingue diverse tramite auricolari.
(da agenzie)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
LA DIRETTRICE SILVIA MASSARELLI, UNA CARRIERA IMPORTANTE CHE L’HA PORTATA A DIRIGERE LE PIU’ IMPORTANTI ORCHESTRE MONDIALI: “VENEZI E’ UNA INCOMPETENTE, LE MANCANO LE BASI, GESTUALITA’ DA CIRCO EQUESTRE”… “LA MELONI E’ INTERVENUTA SU COSE CHE NON CONOSCE”
Secondo Massarelli «non è una questione personale. Dopo 32 anni di carriera non ho niente
da chiedere e niente da dare, se non questo messaggio di allarme e attenzione. Alla mia età penso ai giovani dei conservatori ai quali insegno da una vita. Come faccio a dire loro che per affermarsi e fare una carriera musicale servono sacrifici, studio e impegno, se poi vedono che a ricoprire le posizioni più ambite e prestigiose sono dei mediocri assoluti?».
Venezi, secondo lei, «non ha nessun curriculum, nessuna attitudine, null’altro che questa carta da giocare che sono le aderenze politiche. Se anche a dirigere un’orchestra come la Fenice si mette un incompetente, musicalmente parlando, non c’è speranza. Io dico che qualche cosa nel sistema è sbagliato».
«Le mancano le basi»
E spiega l’«incompetenza» di Venezi: «Mancano proprio le basi. Il direttore d’orchestra interpreta la partitura musicale e con la sua gestualità, che non deve essere da circo equestre, deve trasmettere agli orchestrali i tempi e i colori che ritiene di dare riuscendo a far suonare tutti gli strumenti in maniera omogenea rispettando quanto il compositore ha scritto». E rincara la dose parlando degli orchestrali: «Qualcuno mi ha detto “tanto non la guardiamo, suoniamo lo stesso”. Ma non va bene, perché così non emergono le incompetenze e le incapacità del direttore». Non è vero, secondo Massarelli, che Venezi è giovane e imparerà: «Il talento o c’è o non c’è, non si costruisce. La tecnica si può affinare, ma se non c’è carisma, se non c’è un rapporto profondo con la partitura, non si diventa direttori. E
soprattutto non si impara a spese della Fenice, un tempio della musica».
«La presidentessa del Consiglio»
Infine Massarelli se la prende con Giorgia Meloni, chiamandola in un modo curioso: «Mi scusi, ma da quando la presidentessa del Consiglio si permette di intervenire su cose che non conosce? Ma siamo impazziti? Non c’è nessuna norma che obblighi la direzione, il sovrintendente. E l’orchestra non è stata certo consultata». Anche se, rileva, pure a sinistra «abbiamo visto nomine politiche di mediocri. Qui non è destra contro sinistra: è politica contro musica. Beatrice Venezi è il caso più eclatante perché è amica della premier, ma il sistema è trasversale».
E a chi definisce Venezi «orgoglio nazionale» replica: «Se la modernità è trasformare un direttore mediocre ma influencer in un genio musicale, allora dobbiamo vergognarci tutti. La musica non è un concorso di bellezza».
(da agenzie)
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Settembre 25th, 2025 Riccardo Fucile
DA MOTOSEGA AD ACCATTONE CON IL CAPPELLO IN MANO: IL CIALTRONE SOVRANISTA CON L’ECONOMIA ARGENTINA A PUTTANE SALVATO DAL SUO DEGNO COMPARE
Un sospiro di sollievo, l’Argentina evita un’ennesima crisi finanziaria. Il presidente Javier Milei, senza motosega ma con il cappello in mano, ottiene un aiuto dal Tesoro americano.
Il Segretario al Tesoro Scott Bessent lancia un salvagente da 20miliardi di dollari alla Casa Rosada e soprattutto alla Banca centrale argentina che potrà soccorrere la crisi valutaria in corso. Bessent ha scelto di parafrasare gli annunci effettuati martedì da Trump. Su X scrive : «Gli Stati Uniti sono pronti a riacquistare parte del debito argentino denominato in dollari, e lo faranno se le condizioni lo richiederanno». «Come ha affermato il presidente Trump, siamo pronti a fare tutto il necessario per sostenere l’Argentina e il popolo argentino», ha affermato Bessent.
«Sono stato anche in contatto con numerose aziende statunitensi che intendono effettuare ingenti investimenti diretti esteri in diversi settori dell’Argentina, in caso di esito positivo delle elezioni»
Milei ha ottenuto risultati molto peggiori del previsto alle elezioni locali della provincia di Buenos Aires, che hanno
preoccupato gli investitori sulla sua capacità di mantenere il sostegno necessario per portare a termine il suo progetto. A preoccupare è anche la velocità con cui Milei sta spendendo i soldi che gli sono stati prestati dal Fondo Monetario Internazionale, senza riuscire a stabilizzare l’economia. Come conseguenza, negli ultimi due mesi i prezzi dei titoli di Stato argentini in dollari sono diminuiti drasticamente e lo stesso è avvenuto con il tasso di cambio del peso.
A ottobre in Argentina ci sono le elezioni legislative per rinnovare parte del parlamento: un risultato negativo confermerebbe anche la perdita di popolarità di Milei, e questo potrebbe far perdere fiducia agli investitori che sostengono il suo progetto politico.
(da agenzie)
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