475 MORTI, IL DATO PIU’ ALTO DA QUANDO E’ INIZIATA L’EMERGENZA
2658 I NUOVI CONTAGIATI (SALGONO A 28.710)… GUARITI 1084 (AUMENTO DEL 37%).. I DECESSI TOTALI ARRIVANO A 2648
2648 positivi in più, per un totale di 28.710 contagiati in tutta Italia, “un trend stazionario in questa settimana”. Angelo Borrelli ha aggiornato i dati sul coronavirus in Italia nella conferenza stampa giornaliera.
I guariti di oggi sono 1084 guariti, “un numero veramente importante, che porta il numero dei guariti a 4025, un incremento del 37%”, ha detto il capo della Protezione Civile. I deceduti aumentano di 475, portando il totale a 2648. Nemmeno in Cina hanno avuto un numero così alto di morti in un solo giorno.
Del totale dei contagiati, 12.090 in isolamento domiciliare, 2257 in terapia intensiva. Nei dati di oggi manca però il numero della regione Campania.
Il professor Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità , ha spiegato che secondo il rapporto dell’Iss la curva epidemica “a livello nazionale è in crescita. Ancora una volta sono alcune regione del nord Italia ad essere quelle più coinvolte nella circolazione locale”.
Nelle altre aree del paese “c’è una crescita ma non così veloce. È un elemento importante, che non deve illuderci”, perchè “soltanto se tutti ci comportiamo in un determinato modo, come raccomandato […] solo questa è la vera misura che ci può aiutare a rallentare la diffusione della curva epidemica”.
Per questo, Borrelli ha ribadito l’appello a rimanere nelle proprie abitazioni: ”È necessario contenere al massimo gli spostamenti. I numeri di oggi sui contagiati ci fanno pensare positivo con l’adozione di corretti comportamenti”.
“Siamo in una fase in cui misuriamo l’effetto delle misure adottate in tutto il paese, siamo in una fase in cui non possiamo ancora vedere i benefici, ci vorrà ancora qualche giorno. Per questo non dobbiamo mollare”, ha ribadito il presidente dell’Iss. “Se a Brescia e Bergamo le misure saranno adottate sistematicamente, allora si può attenuare la curva ed evitare che si riproduca in altre province”.
Sulla mortalità , Brusaferro ha spiegato che il virus “colpisce persone con patologie e anziane, e il combinato è lo scenario più presente nei dati di mortalità ”.
Per questo, “la raccomandazione è fare in modo che queste persone fragili abbiano la protezione più elevata, che vuol dire stare in casa. La rete di protezione sociale li deve aiutare”.
Le analisi sui deceduti dell’Iss hanno confermato che si tratta di “una popolazione che ha più o meno 80 anni, soprattutto di tipo maschile. Le donne sono soltanto il 30%”. La differenza di età tra i deceduti e ricoverati “mostra quasi 15 anni di differenza”. In particolare, “i picchi più alti sono nelle fasce tra i 60 e i 79” mentre il numero più alto di morti è nella fascia che va dagli 80 agli 89 anni.
“Il 48,5% ha 3 o più patologie, il 25,6% ha 2 patologie, l’altro 25,1% ha una patologia”; ha dichiarato Brusaferro. “Soltanto lo 0,8%” non ha patologie pregresse. Febbre e difficoltà respiratorie sono i “due elementi più importanti, seguiti dalla tosse. 3 persone su 4 hanno febbre e dispnea”.
Tra i giovani “troviamo persone che già sono affette da alcune patologie”, che le rendono più fragili. Quando gli hanno chiesto il perchè di una mortalità così alta in Italia, Brusaferro ha dichiarato che “un primo elemento è sicuramente l’età media. Non abbiamo indicazioni che sia un virus diverso da quello che circola in altre parti del mondo, Cina compresa. Detto questo, stiamo analizzando le cartelle cliniche per un approccio più analitico”.
Sulla questione del reperimento delle mascherine e del materiale sanitario, Borrelli ha voluto ribadire “il lavoro immane che stiamo facendo. Il ministro Speranza e la Farnesina stanno lavorando molto, speriamo che si attivi una produzione nazionale per fronteggiare l’emergenza. Con le regioni ci diamo supporto reciproco per andare a prendere mascherine in Brasile o per sbloccare merci ferme alle frontiere […] alcune commesse non si concretizzano, specie per chiusure di frontiere. A livello diplomatico la Farnesina sta lavorando molto su questo fronte”. Inoltre, “Il dipartimento della Protezione civile ha aperto un conto corrente per raccogliere le donazioni da parte dei nostri connazionali, le risorse saranno utilizzate per l’acquisto delle apparecchiature e dei dispositivi sanitari”.
Il capo della Protezione Civile ha spiegato che è ancora troppo presto per capire se le misure di contenimento del coronavirus verranno prorogate: “Tra una settimana vedremo”
(da “Huffingtonpost”)
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