IL “NEW YORK TIMES” DIFENDE IL “WALL STREET JOURNAL”, GIORNALE CONCORRENTE E SEMPRE IN POSIZIONI OPPOSTE (IL “TIMES” È LIBERAL, IL “JOURNAL” DI MURDOCH CONSERVATORE), A CUI IL TYCOON HA NEGATO L’ACCREDITO ALLA CASA BIANCA
“UNA RITORSIONE. UN ATTACCO AI PRINCIPI COSTITUZIONALI FONDAMENTALI CHE SOSTENGONO LA LIBERTÀ DI PAROLA E LA LIBERTÀ DI STAMPA”
Il New York Times difende il Wall Street Journal dopo che l’amministrazione Trump ha deciso di escludere la testata giornalistica dal pool stampa della Casa Bianca a seguito della sua copertura investigativa sui legami tra Donald Trump e Jeffrey Epstein.
In una dichiarazione pubblica, un portavoce del Nyt ha affermato che le azioni della Casa Bianca rappresentano “una semplice ritorsione da parte di un presidente nei confronti di un’organizzazione giornalistica che fa un’informazione che non
gli piace”, avvertendo che “tali azioni privano gli americani di informazioni su come opera il loro governo”.
“Il rifiuto della Casa Bianca di consentire a una delle principali organizzazioni giornalistiche del Paese di coprire la carica più alta del Paese è un attacco ai principi costituzionali fondamentali che sostengono la libertà di parola e la libertà di stampa”, ha affermato il portavoce.
“Gli americani, a prescindere dal partito, meritano di conoscere e comprendere le azioni del presidente, e i giornalisti svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere questo interesse pubblico”, ha aggiunto.
L’intervento del Times segue la recente esclusione del Wall Street Journal dal pool di reporter che seguirà la visita del presidente in Scozia, a seguito della pubblicazione di un articolo secondo cui Trump avrebbe inviato una lettera di compleanno “oscena” a Epstein nel 2003.
(da agenzie)
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