A VENEZIA MANIFESTAZIONE PER FERMARE IL CARGO “MSC MELANI III”, CHE FA SPOLA OGNI DUE SETTIMANE TRA ISRAELE E ITALIA
“FUORI GUERRA E GENOCIDIO DAL PORTO DI VENEZIA”…NAVE DIRETTA IN ISRAELE DA VENEZIA IL BLITZ PRO PAL: «BLOCCO IN LAGUNA»
Doveva arrivare al porto commerciale di Venezia nel pomeriggio, poi il suo ingresso è stato posticipato con ormeggio previsto in banchina Tiv alle 23.
Ma, come già accaduto prima a Ravenna e, tra giovedì e venerdì, a Trieste in città la voce dell’arrivo di una nave «israeliana» ha iniziato a circolare e, di pari passo, è montata la protesta con un appello a mobilitarsi «contro guerra e genocidio» lanciato sui suoi canali social dal centro sociale Morion di Venezia, protagonista del blocco all’accesso del porto commerciale di Marghera il 22 settembre e, il 30 agosto, della manifestazione alla Mostra del cinema del Lido.
«Blocchiamo la nave Msc Melani III: fuori guerra e genocidio dal porto di Venezia», il primissimo lancio di un’iniziativa che, nelle intenzioni dei promotori, dovrebbe dovuta proseguire, in mare, nel pomeriggio di oggi.
La Msc Melani III (la compagnia è svizzera, la nave batte bandiera liberiana) è stata accusata, a Ravenna e Trieste, di trasportare armi. Accusa ribadita ieri a Venezia.
Si tratta di un cargo merci — trasporta cioè container — e fa spola ogni due settimane tra Israele e Italia: passa da Haifa e Ashdod, a quaranta chilometri da Tel Aviv, e quindi transita nuovamente dai tre porti italiani dell’Alto Adriatico per riprendere la rotta verso il Medio Oriente.
Arrivata in rada, al largo del Lido, già domenica poco prima delle 15 il suo ingresso al porto commerciale di Marghera era inizialmente fissato per le 16, con inizio dell’entrata in laguna a partire dalle 14. Poi, i piani sono evidentemente cambiati, forse nel timore di manifestazioni di protesta come era stato pochi giorni fa a Trieste dove il sindacato di base Usb ha organizzato un presidio dalle 6 di mattina. E in effetti l’area portuale, per tutta la giornata di ieri, è stata vigilata dalle forze dell’ordine.
I pro Pal, però, hanno deciso di entrare in azione nel pomeriggio con una chiamata alla mobilitazione via social che «rientra nel percorso che ha portato alle mobilitazioni con migliaia di partecipanti al Lido e a Marghera», sottolineano gli attivisti che si sono dati appuntamento a Punta Fusina oggi alle 16 per «bloccare via mare» la Msc e per questo ai partecipanti si chiede: «Vieni con la tua barca».
«Gaza sta bruciando, Israele sta ha avviato la fase finale del suo progetto coloniale di sterminio mentre, nel frattempo, la Global Sumud Flotilla naviga verso le acque palestinesi — prosegue il centro sociale Morion —. Dobbiamo continuare ad agire per bloccare la macchina del genocidio che parte anche da casa nostra: blocchiamo la Msc Melani III». Intorno alle 21 di ieri sera, l‘imbarcazione ha iniziato le operazioni di uscita dalla rada per entrare in porto: oggi la mobilitazione pro Pal.
(da Corriere della Sera)
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