GLI ITALIANI STANNO ALLA FRUTTA: CIRCA IL 40% DELLE FAMIGLIE DEL NOSTRO PAESE HA RIDOTTO GLI ACQUISTI DI FRUTTA E VERDURA A CAUSA DELL’AUMENTO DEI PREZZI
MOLTI SONO COSTRETTI A COMPRARE ALIMENTI A PIÙ LUNGA CONSERVAZIONE, CHE SONO MENO COSTOSI DELLE ALTERNATIVE “FRESCHE”, MA ANCHE DI QUALITÀ PIÙ BASSA
Cresce la domanda di prodotti locali e tracciabili (+73%), ma quasi quattro famiglie su dieci riducono gli acquisti di frutta e
verdura a causa dell’aumento dei prezzi e quasi una su tre dichiara di aver modificato la dieta privilegiando alimenti a più lunga conservazione. E’ quanto emerge dal Rapporto Italmercati-Ismea 2025, curata dal Censis, presentato al Cnel, seconda edizione dello studio dedicato all’evoluzione del sistema dei mercati all’ingrosso italiani e al loro ruolo nella filiera agroalimentare.
Si tratta di una trasformazione profonda nei comportamenti di consumo degli italiani: negli ultimi tre anni, il 73% dei cittadini dichiara di prestare maggiore attenzione all’origine e alla tracciabilità dei prodotti, mentre il 68% afferma di privilegiare alimenti locali e di stagione. Il 56% sceglie con più frequenza mercati rionali e punti vendita specializzati, spinto dal desiderio di sicurezza e fiducia e il 49% considera il prezzo un fattore decisivo nella scelta dei prodotti freschi.
Eppure, precisa lo studio, il 39% delle famiglie ha ridotto gli acquisti di frutta e verdura nell’ultimo anno, una ‘frattura alimentare’, indicatore crescente di disuguaglianza sociale, che separa chi può permettersi una dieta sana e bilanciata da chi, pur volendola, non riesce più a sostenerne i costi.
(da agenzie)
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